Ultimi due appuntamenti 2011. Il progetto filantropia e cultura a cura di Alvaro Piccardi. Il progetto In scena diversamente insieme è strutturato come un laboratorio teatrale e si rivolge a quegli strati sociali che vivono un particolare stato di isolamento, solitudine e disagio: tossicodipendenti minori, portatori di handicap o diversamente abili, reclusi minori da integrare nel tessuto sociale, anziani abbandonati, fasce di disagio giovanile in genere soprattutto derivato dalle scelte professionali e dalle difficoltà di inserimento nel mercato del lavoro.

Il teatro si propone come percorso di re-inserimento nel tessuto sociale essendo in grado di valorizzare il grande patrimonio umano e creativo sommerso che  vive dentro ognuno di noi,  di risvegliare attitudini nascoste o sconosciute  capaci di avvicinare l’uomo all’uomo, e l’uomo alla sua storia.

Non è solo il teatro che esalta le sue funzioni sociali, ma è la società stessa che può trarre da questa esperienza stimoli e insegnamenti. Questi laboratori hanno previsto la presenza sia di persone con handicap o disagi, ma anche di individui normodotati.

Questo processo ha trovato gli strumenti adeguati per svilupparsi con  i giusti interlocutori:sia  in campo sociale con strutture pubbliche, asl, assistenti sociali, dirigenti di penitenziari di cura; sia in quello artistico con attori, registi e soprattutto conduttori dei laboratori esperti di recitazione, danza, musica che hanno saputo portare a compimento un’esperienza  forte ma anche molto delicata.

Ogni laboratorio, ha avuto caratteristiche autonome e differenziate, e porta a un risultato finale, a uno spettacolo vero e proprio fondamentale per il tragitto didattico complessivo con risultati sorprendenti.

La Fondazione Roma Terzo Settore, di cui è segretario generale Alessandra Taccone, per il secondo anno sostiene l’iniziativa e intende ancora una volta, con questo progetto a cura di Alvaro Piccardi, confermare le due fondamentali direttive della sua attività: filantropia e cultura.

Il Teatro Quirino Vittorio Gassman, di cui è presidente Geppy Gleijeses e parte attiva del progetto, vuole esaltare la sua funzione sociale e culturale  ponendosi come punto di riferimento  per la città e il suo territorio.

  

 

28  settembre 2011 ore 20.45

IN SCENA DIVERSAMENTE INSIEME

VIAGGIO-SPETTACOLO SULLE DIFFERENZE COME VALORE

Laboratorio multietnico

Conduzione del laboratorio e regia  Giorgio Rossi  e Ivan Truol

Organizzazione Fabio Vincenzi Caterina Prandi

 

“In scena diversamente insieme”è stato un laboratorio aperto a giovani di diverse razze e culture. Il titolo che abbiamo voluto dare a questo laboratorio l’abbiamo preso proprio dal nome del progetto nel suo complesso. Infatti ci sembra che questo titolo abbia un valore oltre che concreto, anche fortemente emblematico del senso del laboratorio medesimo.

Il laboratorio infatti è stato aperto a giovani attori e non, appartenenti a diverse razze, che vogliono scoprire e affermare, attraverso il teatro, la loro identità culturale e scoprire quella dei propri compagni di esperienza.  Per questo non siamo partiti da un testo predefinito, ma dal lavoro che concretamente si è sviluppato durante il laboratorio, sulla base di improvvisazioni, di proposte di materiali teatrali musicali e poetici che i partecipanti hanno presentato o prodotto. Il testo finale è il frutto di questa ricerca e costituisce l’identità del gruppo nel suo complesso.

Il “nuovo” razzismo, quello che stiamo vivendo, punta sull’irriducibilità delle differenze culturali, sull’incompatibilità di culture tra loro storicamente distanti. Queste distanze vanno preservate e mantenute, vissute come destini inevitabili e irreversibili: questi sono alcuni punti fondamentali del nuovo razzismo che può essere definito “culturale” ancor prima che politico.

Il teatro su questi temi può svolgere una funzione importante, proprio perché per le sue caratteristiche concepisce le differenze culturali  come valori, come miniere inesauribili di sapere e di conoscenza. In teatro il rapporto con altre culture e linguaggi diventa ricchezza, scoperta continua e inesauribile.

Abbiamo pensato a questa esperienza  come a un viaggio che ognuno dei partecipanti ha compiuto all’interno di sé stesso e  della propria identità culturale, per condividerla, in una sorta di scambio, con i propri compagni di percorso. Valori come fratellanza, intesa e comunicazione fra razze e genti diverse, sono emersi con forza dal lavoro di laboratorio. Sono presenti nel gruppo di lavoro giovani arabi e israeliani che dimostrano, attraverso la loro testimonianza, la possibilità della convivenza e della pace fra i popoli.

Gli Enti presso i quali saranno reperiti e selezionati i partecipanti al laboratorio sono principalmente i seguenti: Caritas, Ambasciate, Centri Sociali.

L’ ingresso è libero fino ad esaurimento posti