Di Alessandro Valentini.


Alla fiera internazionale TTG Incontri di Rimini (6, 7 e 8 ottobre 2011) quest’anno parteciperà per la prima volta anche l’Indonesia, con una delegazione che esporrà le meraviglie del paese nei 48 mq dello stand 29-31 allestito presso il Padiglione D1. Qui saranno presenti insieme società indonesiane come la Lotus Asia Tours, Pacto Tour & Travel, Panorama Destination e Pearl Tour & Travel, oltre ad alcuni dei tour operator più interessati alla promozione di questa meta asiatica molto appetibile per il mercato italiano, come Bell Travel Italia, Etnia Travel Concept e Viaggi del Mappamondo.

Non si fa mistero che una delle priorità del Ministero del Turismo e della Cultura dell’Indonesia sia proprio quella di rafforzare le relazioni col nostro paese e aumentarne i flussi turistici verso il paese asiatico, che già da tempo fanno registrare un trend positivo; infatti secondo le statistiche ufficiali più recenti, nel 2009 sono stati ben 40.000 gli italiani che hanno visitato il paese che sorge sull’arcipelago più grande del mondo. Nel complesso nel 2010 gli arrivi internazionali in Indonesia sono stati 7.002.944, e secondo Sapta Nirwandar, Direttore Generale del Ministero della Cultura e del Turismo indonesiano e capo delegazione a TTG 2011, quest’anno dovrebbe essere facilmente raggiunto il traguardo di 7.700.000 visitatori, che segnerebbe una crescita del 9,95% rispetto al 2010, un obiettivo a portata di mano a fronte dei dati di giugno 2011, che evidenziano una crescita del 6,50% rispetto al 2010.

Se la destinazione indonesiana più nota e più richiesta rimane Bali, tra gli operatori specializzati si stanno facendo strada crescenti richieste per mete come Sumatra, Lombok, Isole della Sonda, Sulawesi, Molucche e Papuasia, mentre come destinazione per il traffico business è in costante crescita Jakarta. D’altronde l’Indonesia, paese multiforme unito nella diversità, propone una estremamente variegata offerta turistica, sulla base del frastagliato territorio fatto di 17.500 isole, della sua ricchezza culturale (si va dalle città ultramoderne ad antichissime tribù che vivono fuori dal tempo), e sulla base della varietà etnica ( i 230 milioni di abitanti, appartengono a 491 diverse etnie e parlano 583 lingue diverse ) e della diversità religiosa, che fa sì che templi buddhisti tra i più famosi al mondo sorgano nel più popoloso dei paesi a maggioranza musulmana del pianeta.

Infine non sono da dimenticare aspetti tutt’altro che marginali come l’alta qualità dell’ offerta ricettiva, e la possibilità di praticare moltissimi sport, dal surf al diving, dal trekking in aree selvagge al golf.