Di Liliana Comandé.


Mare, castelli, templi e monti e il Patrimonio dell’umanità:

i Sassi di Matera

Basilicata, o Lucania. Ridotte come estensione le fasce costiere, ma di grande interesse naturalistico e storico. Così la costa di Maratea, appena 30 chilometri dal fiume Noce, confine con la Campania, al canale di Mezzanotte, confine con la Calabria. Un susseguirsi di scogliere e spiagge, calette, promontori, un porticciolo, grotte, “protette” da otto torri di guardia medioevali e da una moderna statua del Redentore eretta in cima al monte San Biagio, a 633 metri d’altezza. Nonché da San Biagio, naturalmente, la cui reliquie sono conservate nel santuario dall’VIII secolo. Una costa stupenda, dove confortevoli alberghi si inseriscono armoniosamente nel paesaggio, mentre il borgo di Maratea si nasconde dietro un promontorio, con i suoi gioielli, come la Chiesa Madre, le altre chiese, un antico convento femminile oggi trasformato in un suggestivo albergo, la Locanda delle Donne Monache.

Di poco più lunga, appena 35 chilometri, è la costa jonica, pianeggiante, con vasti arenili ed una chiara vocazione balneare. Antichi insediamenti, tra i più floridi della Magna Grecia, quali Heraclea, odierna Policoro, e Metaponto, hanno lasciato cospicue testimonianze, parchi archeologici con resti di templi e teatri, musei di straordinaria importanza, quale quello della Siritide a Policoro ed un altro, appunto, a Metaponto. Anche qui sono molte le strutture alberghiere confortevoli.

Dopo il mare i monti. Addentriamoci nel cuore della regione, verso il parco nazionale del Pollino, con le sue molte cime, quali la serra Dolcedorme (2267) e, appunto, il Pollino (2248 metri), i boschi con specie arboree molto particolari quali il Pino Loricato, cosiddetto perché “indossa” una specie di corazza, “lorica” in greco, e una ricca fauna: aquile reali, avvoltoio degli agnelli, gufo reale, cinghiale, lupo, istrice, faina, puzzola, martora.

Molti gli antichi borghi inseriti nel comprensorio, in armonica coesistenza con il paesaggio naturalistico, quali Rotonda, o Viggianello, con accoglienti l’hotel. Un’altra meta d’altura sono le Dolomiti Lucane, con le cime rocciose aspre e ripidi pendii su cui si addossano pittoreschi paesini come Castelmezzano.

Ma la perla della Basilicata è Matera, con i famosi Sassi, abitazioni e chiese ricavate tra le grotte e all’esterno parzialmente costruite, dove l’uomo ha vissuto per millenni, e riconosciuta dall’Unesco come Patrimonio dell’Umanità. Oggi sono restaurate, almeno in parte e ospitano mostre d’arte, locali alla moda. Tra l’altro, sono molto ambite come abitazione anche dai benestanti.

In alto, sul pianoro, è sorta la nuova Matera, con quartieri moderni, centri commerciali e alberghi. Nella valle del Basento s’erge, solitario, il castello di Lagopesole, uno dei tanti voluti da Federico I imperatore germanico del XIII secolo, antesignano dell’unità europea, che prediligeva l’Italia meridionale, in particolare la Basilicata.

Il castello ospita oggi un museo archeologico. Anche Melfi è dominata da un castello del sovrano, pure adibito a museo. Ultima tappa il vulcano spento del Vulture, il cui cratere è invaso dai due laghi di Monticchio, a 656 metri d’altezza, dove si specchia l’abbazia di San Michele. Molti altri i luoghi di interesse storico e naturalistico. Molti i borghi antichi che attendono di essere riscoperti e rivitalizzati.

Liliana Comandè