di Harry di Prisco.

 

Il vivace mercato provenzale è uno dei tanti affascinanti temi per cui vale proprio fare un viaggio ad Antibes sulla Costa Azzurra per scoprire profumi e colori della Provenza, che si possono ammirare da vicino nei campi di lavanda in fiore, fra villaggi meravigliosamente arroccati. Questo affascinante e variegato territorio, profondamente legato alla sua cultura e alle sue tradizioni popolari, è una delle importanti mete del turismo internazionale, grazie alla mitezza del suo clima, alla bellezza del suo litorale, al fascino delle sue città d’arte e all’alto livello della sua cucina. Il mercato, situato nel cuore della città medioevale,  offre una  grande varietà di prodotti ed è tra i più apprezzati della Costa Azzurra. Tra i colori dominanti il rosso, l’arancio, il giallo ocra ed il lilla. I profumi sono quelli intensi e rassicuranti di una volta, non ultimo quello di lavanda, fiore simbolo della Provenza.

Antibes originariamente era chiamata dai Fenici Antipolis  e divenne un centro commerciale, questo nel IV secolo a.C. Quando i Romani vi si stabilirono, Antipolis si trasformò in Antiboule. In seguito Antibes divenne sede vescovile e con le invasioni barbariche dei Goti, Visigoti e Saraceni, la città cominciò a fortificarsi, come anche ebbe l’esigenza di farlo all’epoca di Enrico II che volle importanti opere di fortificazione, compresa la costruzione di Fort Carré, che sarà completata con i bastioni dal Maresciallo Vauban sotto Luigi XVI.

La lunga storia militare di Antibes, che ha affrontato molte invasioni nel corso dei secoli, si concluse con l’annessione della Contea di Nizza alla Francia nel 1860, perdendo il ruolo di città sentinella del territorio francese. È nella fine dell’Ottocento che iniziò lo smantellamento delle mura che circondano la città con il conseguente sviluppo del turismo, in particolare nella località di Juan-les-Pins. Sotto la guida del miliardario americano Frank Jay Gould, che ivi costruì il famoso palazzo “Le Provençal” e il casinò, la località diventò il ritrovo dei miliardari e degli artisti che, come Scott Fitzgerald vennero qui per vivere “tra il bagno e le feste stravaganti”. E dello scrittore americano c’è traccia all’Hotel Belle Rives.

L’albergo era allora la Villa Saint Louis e Juan Les Pins accolse, in questa splendida dimora sul mare, Fitzgerald e la sua stravagante compagna Zelda e fu qui che cominciò a scrivere “Tenera è la notte”, scritti che alternava alla vita notturna a cui prendevano parte celebrità artistiche come Rodolfo Valentino, Hemingway, nonchè magnati americani come Gerald Murphy, che si stabilì a Cap d’Antibes nella villa “America”, dando vita ad una appassionante storia che fa di Antibes la capitale della musica afro – americana, ma anche dell’arte e della cultura moderna, che continua nel tempo. “Jazz a Juan” (www.jazzajuan.com), il più antico dei festival di jazz in Europa, dedicato al compositore francese Sidney Bechet, è dal 1960 uno straordinario appuntamento annuale col pubblico dove si mescolano tutte le tendenze tra cui il «jazz age» e gli “Enfants du Jazz”.

Un discorso a parte merita poi Picasso che, innamoratosi di Antibes, arrivò a donare la sua collezione di opere realizzate nel Castello Grimaldi durante il suo soggiorno antibese  (23 dipinti, 44 disegni, nonché 78 ceramiche fatte nel laboratorio di Madura Vallauris).

Tra i dipinti più famosi: la gioia di vivere, satiro, donna con ricci di mare, natura morta con civetta, i tre monelli e la capra. «La città continua a crescere, dopo la prima guerra mondiale, ma rimane meno urbanizzata rispetto ad altre parti della costa ed è questo che la rende fascinosa agli occhi dei turisti e degli artisti di ieri come di oggi.

È qui che hanno lavorato Prévert, Audiberti, Greene, Picasso e Monet  ed è al Castello Grimaldi, che gli artisti hanno trovato nuova fonte di ispirazione», così Beatrice Di Vita, responsabile della stampa dell’Ufficio del Turismo e dei Congressi di Antibes – Juan les Pins.

La città affascina oggi come allora un po’ tutti ( giovani, famiglie, vip, sportivi), che la prescelgono sia come approdo turistico, grazie ai suoi porti in primis Port Vauban (primo porto da diporto in Europa, con i suoi 25 chilometri di banchina), ma anche per il suo mare blu che le ha permesso di ricevere, dalla giuria europea della Fondazione per l’Educazione all’Ambiente, una delle prime dodici “bandiere blu” dei porti d’Europa come anche il riconoscimento di “Stazione Vela – Nautica e Turismo” per i prestigiosi eventi velici osptati.

Ad Antibes Juan-les-Pins lungo i suoi 23 km di costa sono presenti spiagge sabbiose, scogliere a picco, spiagge di ghiaia, calette nascoste e tanto altro. Nello sport, Antibes Juan-les-Pins ha più di 160 organizzazioni che offrono una vasta gamma di discipline sportive, che si avvalgono di infrastrutture avanzate, tanto che nel 2009 è stato eletta, la seconda città più sportiva di Francia.

È in fase di completamento il Palazzo Omnisport da cinquemila posti seduti “che  – come ci dice il direttore dell’Ufficio del Turismo e dei Congressi di Antibes – Juan les Pins, Philippe  Baute, sarà ultimato entro la fine dell’anno, mentre il Palazzo dei Congressi, da 500 posti, e quello per gli Spettacoli da 1.300 posti saranno pronti nel prossimo anno”.

Per gli appassionati di cucina  si può scegliere tra un gran numero di ristoranti di pregio, fra cui tre hanno ottenuto una stella Michelin: “De Bacon” (www.restaurantdebacon.com) con lo chef Serge Philippin; “Les Pecheurs” (www.lespecheurs-juan.com) con Philippe Jego del Beach Hotel di Cap d’Antibes, che fa parte dell’Associazione dei Relais & Chateaux e “Le Figuier de Saint-Esprit (www.christianmorisset.fr).

Il titolare di quest’ultimo ristorante è il noto chef, Christian Morisset, che ha aperto nel novembre 2007 con la moglie Josiane ed il figlio Jordan, sui bastioni di Antibes, una sala da appena 50 posti, all’ombra di un fico. “Sono lieto – dice Morisset – di cucinare in un ristorante a misura d’uomo dove posso curare e coccolare personalmente i miei clienti”.

Morisset caratterizzato dai suoi lunghi baffi all’insù, si vanta di aver servito ad oggi, nell’arco della sua lunga carriera, più di ventitremila ospiti. Antibes, situata ad una decina di chilometri dall’Italia, è raggiungibile con l’auto da Milano in poche ore, ma anche in un’ora e mezza si raggiunge l’aeroporto di Nice Cote d’Azur da Napoli, grazie alla compagnia aerea Air France con i collegamenti il giovedì e la domenica ed alla compagnia low cost Easy Jet, che garantisce tre voli

Christian Morisset

settimanali (martedì, giovedì e sabato).

Per maggiori informazioni sugli spostamenti e sulle località affascinanti della Costa Azzurra si può consultare il sito dell’Atout France Italie (www.rendezvousenfrance.com), o dell’Ufficio del Turismo e dei Congressi di Antibes – Juan les Pins. (www.antibesjuanlespins.com).