Spesso, nel turismo, viene a galla il problema dell’abusivismo e sono soprattutto gli agenti di viaggio a parlarne in quanto sono le prime “vittime” di un fenomeno che è ben lungi dall’essere risolto. Il fatto è che ancora oggi non si riesce a capire se sia un caso da combattere o, addirittura, da sostenere. Ciò che ho appena affermato, a prima vista, può sembrare un controsenso ma, in realtà, non lo è affatto. A destra e a manca viene detto che “bisogna combattere l’abusivismo” ma, fino ad oggi, niente o poco è stato fatto per curare una “piaga”, che si è andata sempre più estendendo – anche grazie a certe normative che hanno facilitato questo fenomeno. Da anni si parla di questo disgraziato caso ma nessuno ha mai affrontato seriamente il problema perché, in fondo, tutti condannano gli abusivi ma quando ne capita uno “sotto mano”, soprattutto i T.O. si guardano bene dal denunciarli o dal mandarli presso le ADV per prenotare sia i clienti singoli che i gruppi.
La moralità non è più di casa nel nostro paese…
Senza nessuna moralità trattano direttamente con gli abusivi – anche quando non hanno la licenza che glielo consente – escludendo quelle realtà che sono nate come intermediarie tra i T.O. e i clienti. Ma da troppo tempo gli ADV vengono considerati solo quando i T.O. sono in difficoltà e hanno bisogno dell’aiuto dei dettaglianti per poter andare avanti. Credo che sia arrivato il momento di un ritorno al…passato per ciò che concerne la serietà e l’onestà nei rapporti fra le parti. Mi piacerebbe sapere quando tempo resterebbero in piedi gli operatori se non avessero le agenzie alle spalle! Ricordo ancora con quanto disprezzo il General Manager di Ryanair definì gli ADV “i rami secchi del turismo”, eppure credo che anche le ADV tanto deprecate contribuiscano da anni ad arricchire la compagnia irlandese. Eppure…il settore agenziale, che negli anni d’oro sembrava insostituibile, pare essere diventato una sorta di “peso morto” per tutti. Dalle compagnie aeree a Trenitalia, dai T.O. agli hotel, sembra che tutti possano lavorare autonomamente senza l’aiuto delle ADV.
Abusivismo? No…si…ni
Ma torniamo al nostro discorso iniziale: chi sono esattamente gli abusivi? Generalmente si pensa agli agenti di viaggio che operano senza avere una regolare licenza (e nessuno vuole negare che ne esistano) ma, e qui sta il bello, l’abusivo è spesso una persona che ha già un lavoro ed arrotonda il suo stipendio con le commissioni. Ma non c’è solo questa figura a far concorrenza agli ADV regolari…
Oltre all’intermediario, senza titoli né licenza, infatti, troviamo le tante associazioni culturali, cosiddette senza scopo di lucro, o i Cral che organizzano viaggi per i loro soci appoggiandosi direttamente ai tour operator, oppure alle compagnie aeree e agli alberghi, sostituendosi di fatto, in quest’ultimo caso, anche agli ADV e ai T.O.
Nel primo caso, però, si tratta di persone che hanno una cerchia di conoscenti e amici, che effettuano più di un viaggio l’anno, e che di solito lavorano in posti che lasciano tanto tempo libero da gestire come si vuole oppure sono pensionati.
Nel secondo caso, invece, si tratta di gente che ha fatto parte di Cral o di ex agenti di viaggio che sanno come muoversi agilmente nel mercato, conoscendone ogni segreto.
Il singolo, rivolgendosi direttamente agli operatori, non fa altro che togliere (tanto per cambiare) il lavoro alle agenzie dettaglianti, che esistono proprio per far da tramite tra i clienti e i T.O.. L’intermediario abusivo intasca “in nero” una commissione, che l’agenzia regolare deve fatturare e, addirittura, a volte ottiene commissioni più elevate di quelle dei dettaglianti – tanto niente avviene alla luce del sole e nessuna agenzia lo potrà mai sapere. Non solo, non essendo un agente di viaggio, a volte scredita la categoria per la mancanza di professionalità che inevitabilmente dimostra (non ci si può improvvisare bravi agenti di viaggio così come non ci si può improvvisare geometri o ingegneri ecc..).
Per ciò che riguarda le associazioni, se tutte fossero realmente culturali non ci sarebbe niente da obiettare, purtroppo per la categoria, molte sorgono perché vogliono sostituire l’agenzia di viaggio senza pagare tasse, né personale, né le varie fideiussioni né i diritti tecnici ecc…. Ma vi risulta che quando questi personaggi si presentano ai T.O. qualcuno di questi li mandi via? Non pensate invece che ci siano operatori che hanno un lavoro continuo con questi abusivi? E perché a questi personaggi non viene richiesta la regolare licenza prima di offrire i propri servizi, così come avviene con le agenzie di viaggi? Perché non vengono indirizzati verso le agenzie che perdono quotidianamente un numero considerevole di clienti?
Jungla o anarchia?
Non basta la crisi economica e la disattenzione di un Ministro che si occupa di tutto fuorché di ciò che accade nel settore del quale si dovrebbe occupare, le ADV se la devono vedere da soli anche in situazioni come queste che rendono ancora più critica la loro posizione nel turismo e la loro stessa sopravvivenza. Alcuni T.O., prima di iniziare a lavorare con le ADV, fanno loro il cosiddetto “pelo e contropelo”, ai “praticoni” del turismo, invece, fanno ponti d’oro.
E’ veramente uno dei settori dove vige la legge della jungla: l’animale più grande mangia il più piccolo, oppure regna l’anarchia più totale e ognuno può fare quello che vuole impunemente.
Uno dei grandi problemi del nostro paese è che le leggi esistono ma nessuno le rispetta e nessuno le fa rispettare. Le regole e l’etica professionale vengono buttate senza troppi problemi alle ortiche pur di acquisire un nuovo cliente. Un po’ di serietà non guasterebbe in un settore che va peggiorando anche per l’ingresso di personaggi provenienti da campi che nulla hanno a che fare con il turismo e che, talvolta, si servono delle agenzie per coprire attività meno pulite e più redditizie, a scapito di quelle agenzie che con grandi sacrifici e tanta onestà portano avanti un comparto tanto importante per l’economia nazionale, anche quando avrebbero voglia di buttare alle ortiche tutto quanto perché non viene più riconosciuta la loro utilità, la loro professionalità e il loro grande amore per il lavoro che svolgono.
Viviamo proprio in uno strano paese! Meriterebbe non solo la fuga dei cosiddetti “cervelli”, ma di tutti quegli italiani che il “fu” Belpaese non merita affatto!
Liliana Comandé
Complimenti ottima analisi
Jungla o anarchia?! Io rispondo Far West ! Decisamente siamo arrivato a questo punto. Complimenti per il coraggio nel dichiarare certe cose e nell’esporle con così tanta professionalità. Non c’è una sola riga sulla quale non sono pienamente d’accordo. Spero che anche chi lavora nei T.O. possa leggere questo e farsi un bell’esame di coscienza. Buon lavoro
Liliana, cosa dire se non che, come sempre hai perfettamente ragione? Ha ragione Mario quando dice che dovrebbero leggerlo i T.O.
Dovrebbero farsi un esame di coscienza. La situazione dell’abusivismo la dobbiamo anche a loro!
Sono un’agente di viaggio di Milano e concordo con quanto ha scritto. Una bella analisi su una situazione che ci penalizza tutti.
Cordiali saluti
Vorrei sapere perché il nostro settore è caduto così in basso e perchè nessuno rispetta le regole che ci sono. Non le rispetta nessuno perchè a nessuno conviene riportare un po’ di legalità nel turismo.
Sono pienamente d’accordo con te. Perchè non sei tu il ministro del turismo?
Salve signora Comandè! Sempre fiera battagliera su tutti i mali del turismo, come non se ne vedono piu’! Le dico che aspettavo da tempo un suo editoriale su questa piaga, come ben la definisce lei, visto che proprio uno di questi ha fatto perdere alla mia agenzia un gruppo di fidati clienti, circa 40, che, come ben capuirà, di questi tempi sono piu’ che una pratica, sono una manna dal cielo. Un semplice soggiorno a Marsa Alam, quotato con un T.O. di cui non farò il nome (io ancora ho un minimo di correttezza e di etica che difendo con onore nonostante tutto), era venuta fuori una tariffa davvero buona e irripetibile. Dopo due o tre giorni che non sento il capogruppo, chiamo l’operatore e, tramite le mie conoscenze con le ragazze del booking, vengo a scoprire che hanno prenotato direttamente con il tour operator tramite il famoso capogruppo che di lavoro faceva … l’impiegato presso un ufficio statale. Che dire? A lui direttamente gli era stata data una quota decisamente piu’ bassa. Ecco chi sono gli abusivi, ecco che danno ci fanno. come se non bastasse Internet, i portali, le agenzie in franchising, le agenzie dei gruppi d’acquisto, volete che continuo o che inizio ad elencare ancora una volta i tumori del ns settore? Chi deve tutelarci? Ma, mi raccomando, l’importante è trovare un posto per le vacanze adatto ai nostri amici a 4 zampe. Che amarezza…
Hai proprio ragione Liliana, scusami se ti dò del tu, ma non se ne può più, le agenzie di viaggio sono diventate solo distributrici di cataloghi e di consigli.I signori clienti!!!! vengono, si informano e poi non li vedi più.Quei pochi che restano è perchè andando su internet hanno visto la stessa proposta ad un prezzo più basso quindi ti chiedono come mai, tu chiami il tour operator che ti ha fatto il pacchetto, alla fine si scopre che tante voci sono state omesse ma a questo punto il cliente non prenota più avendo fatto la bocca al prezzo comparso su internet. Non c’è più rispetto per le persone che operano nel settore. Ciao
Finalmente qualcuno che ha il coraggio di affrontare un argomento su cui aleggia sempre una certa omertà. I praticoni imperversano indisturbati mentre verso le agenzie c’è sempre molta diffidenza; a proposito di “pelo e contropelo ” recentemente mi è capitato di iniziare una collaborazione con un T.O. e prima di confermare una pratica (e parliamo di circa € 800)hanno chiesto copia licenza,attribuzione della P.IVA etc, mancava solo il certificato di sana e robusta costituzione dei miei dipendenti ed eravamo a posto. Non voglio poi toccare il discorso delle autorità che dovrebbero tutelarci, però il collega Giovanni potrebbe aver dato una bella idea! Un grande in bocca al lupo a tutte le agenzie dettaglianti.
cara Liliana, seguo i tuoi editoriali da anni e sono contento di conoscerti anche di persona, perchè so benissimo che tutto quello che scrivi è perchè sei sincera e soprattutto schietta, forse come nessuno lo è più nel nostro settore. Anche io vorrei vederti ministro del turismo, ma non credo che questo serva a qualcosa. Siamo stati per anni senza ministero del turismo e nessuno sentiva la mancanza. Più che un altro ministro (ed un altro ministero che, in questi tempi di crisi, direi che non è affatto necessario), servirebbe un’associazione di categoria con tutti gli attributi del caso che difendesse la categoria degli agenti di viaggio e che li rappresenti presso le istutizioni, sia coloro che fanno incoming che coloro che fanno outgoing. Quando si sta a terra, bisogna aiutarci l’uno con l’altro, inutile fare le guerre tra poveri, non vince nessuno. Un caro saluto e in bocca al lupo.
Il Direttore della Ryan Air ci considera i rami secchi del turismo? Le statistiche dicono che l’autoprenotazione su internet degli hotel aumenta tramite i portali di booking, expedia, Venere, Opodo e compagnia bella? Ma questi signori che fanno le statistiche, hanno valutato il fatto che moltissime agenzie, pur di non perdere il cliente prenotano voli low cost, prenotano hotel sui portali ecc…?! Come fanno a giudicare che sia proprio vero che il cliente direttamente prenota aumentando fino al 30% il fatturato di questo o quel portale? Personalmente, persso la mia agenzia, faccio molti biglietti di compagnie aeree Low Cost, applicando una fee insignificante e non mi sento affatto un ramo secco, ma una parte integrante e attiva del sig. Ryan Air che dovrebbe collegare il cervello prima di aprire la bocca. scusate lo sfogoma credo che un pò tutti siamo stanchi di essere visti come gli avvoltoi del turismo, con chissà quale ricarico sulle nostre pratiche e quant’altro. Alziamo la testa e iniziamo anche a difenderci dal fenomeno dell’abusivismo egergiamente descritto dalla sig.ra Comandè. Ciao
Cara Sig.ra Liliana al solito l’unica che riesce a dar voce sui tanti problemi del settore è lei!
Perchè le altre testate del turismo non argomentano su questioni così importanti!…
Il suo articolo ha già fatto il giro in diverse agenzie dove gli agenti di viaggio si stanno mobilitando per dar voce a questo problema sempre più pressante!
Questa frase “uno dei grandi problemi del nostro paese è che le leggi esistono ma nessuno le rispetta e nessuno le fa rispettare” calza a pennello!
Ma ha mai pensato di occuparsi più da vicino del ns caro e amato settore?!?Ne sarebbe più che capace!
Nel frattempo continuerò a leggere con piacere i suoi articoli!Roberta ADV RIETI
parliamo delle struttura abusive invece…che distruggono il territorio..venite a farvi un giro sul Gargano…attenzione alla mafia però
Carissima Liliana, apprezzo il coraggio e la chiarezza espositiva. Il problema non è solo etico e professionale, il problema è l’enorme evasione fiscale che tutto questo comporta, e lo Stato invece con chi è onesto non perde occasione per aumentargli le tasse. Le faccio i migliori auguri per continuare nella sua “campagna” conto l’abusivismo. Purtroppo la Guardia di Finanza pare abbia ben altro da fare,e la ministra Brambila sarà forse competente su molte cose, ma di turismo non ne capisce assolutamente nulla…
Gentile signora Liliana,
sebbene sono a conoscenza dei gravi fatti da Lei espletati devo dire che mi rattrista sapere che chi lavora nel turismo non é tutelato. Sono una guida turistica e anche per la nostra categoria l’abusivismo, che ha sempre esistito, ha raggiunto il culimine.Sembra che non importi a nessuno che migliaia di persone non autorizzate si sostituiscono ai professionisti. Noi, le guide stesse, abbiamo intrapreso molteplici azioni per debellare il fenomeno su piano legale e concreto ma senza l’intervento delle istiuzioni e le forze dell’ordine la battaglia non può essere vinta.
Che nè pensa di attivarsi in sinergia per arrivare a una maggiore visibilità?
Distinti saluti
Norma Hengstenberg
Un argomento davvero scottante trattato con una professionalità e percisione che mancano moltissimo nel nostro settore al giorno d’oggi. Grazie per darci voce.
Come mi sta piacendo Travelling Interline e Liliana Comandè…
Vedi Liliana, l’analisi delle differenti forme di abusivismo sei forse la sola a correttamente evidenziarle, perchè se non si inizia a riconoscere le varie responsabilità e si vuole genericamente aggredire un fenomeno di così vasta portata e su più livelli, mettendo tutto sullo stesso piano equivale a confondere tutto con tutti e certamente a non avere mai risultati. Certo è che l’abusivismo è stato ed è ancora incentivato principalmente da chi ha interesse a bypassare ed a disconoscere la collaborazione con le adv, non solo ma anche chi dovrebbe controllare a che le regole e leggi venissero rispettate.
L’abusivismo nel settore è ormai un problema “incancrenito” e gli stessi adv non si sanno difendere perchè è già molto difficile riconoscere le varie forme di abusivismo e conoscere le regole, scambiano volentieri un qualsiasi “concorrente” come abusivo anzichè cercare di collaborarci.
Ottimo intervento…
Brava Liliana!
Gentile signora Comandè, ho appena finito di leggere il suo articolo e mi devo complimentare con lei perchè ha descritto la realtà che ci circonda.
Un saluto
Brava, Brava e ancora Brava, anzi Bravissima! Siamo in Italia e solo in questo paese si vedono cose del genere. Edicolanti che fanno gli agenti di viaggio, che trattano con i tour operator e compagnie aeree che, come sempre, si calano le braghe (scusate l’espressione piuttosto colorita) davanti a chi gli si presenta con un bel gruppetto già composto di una trentina di persone manifestando chiaramente l’intenzione di non voler prenotare tramite agenzia, dandoci dei ladri e degli approfittatori perchè ricarichiamo troppo sui viaggi. Ma dove andremo a finire? Gliele farei vedere le chiusure di pratica delle agenzie di viaggio, davvero deprimenti. Sono invece curioso di vedere quanto intascano questi signori oltre alla gratuità che spetta loro se superano un certo numero di persone … e attenzione, non dimentichiamoci una cosa : il tutto è esentasse !!! Alla faccia nostra che a fine mese tra gli F24, le tax regionali, quelle provinciali e quelle che ancora devono inventarsi a stento arriviamo a fine mese. Complimenti a chi ha gli occhi foderati e complimenti sinceri anche a lei sig.ra Comandè che ha il coraggio e la voglia di voler cambiare le cose denunciando come veramente stanno i fatti a differenza di tante chiacchiere che si leggono sulle altre riviste del settore. Continui così che sicuramente avrà sempre piu’ lettori.
Concordo pienamente con quanto scritto da Fulvio, e le faccio i miei piu’ sinceri complimenti sig.ra Comandè. Sto seguendo il travelling da qualche mese, e mi sto accorgendo che è davvero l’unico giornale a dichiarare come sta andando il settore turistico e mi sto appassionando a leggere i commenti suoi e dei miei colleghi su questo “forum” che ci sta regalando. Grazie ancora e non molli!
Come se non bastassero i network di agenzie, le compagnie aeree e gli hotel che vendono direttamente al pubblico e tanti altri cancri del turismo a far chiudere le agenzie dettaglianti, anche gli abusivi. Ma a differenza delle altre categorie sopracitate, questi sono i piu’ infami di tutti. I piu’ approfittatori e e piu’ sudici. Si infilano tra le maglie della filiera e riescono sempre a cavarsela portando a casa , oltre che ottimi guadagni (che non si vedono in agenzia da qualche anno) anche un viaggio gratis la maggior parte delle volte. Da vergognarsi. Grazie per aver evidenziato in maniera così egregia questo problema. Saluti
Hai ragione Fausto, queste persone sono proprio le più subdole e quelle che fanno più male al settore. E poi parlano di evasione fiscale da parte di chi sta nel commercio o in proprio…sai quanta gente evade in questo modo?
Grazie Simona, mi fa piacere che consideriate un forum i vostri commenti ai miei redazionali. Non mollerò, non ti preoccupare. Sono ancora in forze e molto battagliera…
Grazie Fulvio, non so dovre andrà a finire il settore. Sicuramente, se non si muoverà in tempo, farà una brutta fine. Ma spero in un risveglio di tutti gli ADV per difendere il proprio lavoro.
Grazie Alessandro, purtroppo questa è la realtà. Vorrei scrivere altre cose, ma non direi la verità. Un saluto anche a te.
Grazie Letizia.
Grazie Liliana, detto da una professionista del settore lo prendo come un grosso complimento.
Caro Luigi, hai perfettamente ragione, ma, come ho già scritto, sarebbe piuttosto facile debellare questo malcostume italiano e far rispettare le Leggi che ci sono. Il problema è che tutti ne parlano e poi se ne dimenticano.
Grazie Andrea…
Marco, sono grata a te per le belle parole che hai usato nei miei confronti.
Gentile Norma, conosco molto bene il problema dell’abusivismo fra le guide turistiche. So che ci sono ovunque, anche al Vaticano – per restare a Roma – ed è un abusivismo molto ben organizzato. La cosiddetta guida compra i biglietti per l’ingresso, manda i “ganci” nella lunga fila di stranieri e fa presente di essere in possesso dei Tkts e di avere anche una guida. I turisti, stanchi di aspettare, seguono il “gancio” e lo portano dalla guida abusiva, che incassa i soldi per la sua prestazione in barba alle guide ufficiali, con tanto di patentino, che fanno il loro lavoro seriamente, senza giocare “sporco” come gli abusivi. Sicuramente sarebbe auspicabile una sinergia, ma in Italia è già difficile mettere d’accordo 2 persone, figuriamoci 2 categorie. Ma non è detta l’ultima parola…Non disperiamo, qualcosa dovrà pur cambiare. Grazie per aver esposto anche il problema delle guide, molto spesso ignorate da tutti.
Cara Ferena, hai perfettamente ragione. Speriamo che la Brambilla torni ad occuparsi privatamente dei suoi amati cani e gatti, perché per il turismo non ha fatto assolutamente niente se non mettersi in mostra ogni volta che gliene veniva data occasione.
Purtroppo le strutture abusive hanno alle spalle o le autorità compiacenti, che prendono le mazzette, o c’è dietro la mafia – o altre società malavitose.
Il problema della distruzione del territorio dovrebbe riguardare il Ministro dell’Ambiente. Ma abbiamo avuto un tale Ministro? A me sembra che siamo stati in balìa delle onde e lascite al nostro destino sotto ogni punto di vista.
Grazie Roberta. Non so perché le altre testate non affrontino gli argomenti che affronto io…Anni fa molti agenti di viaggio mi avevo proposto di fondare una nuova associazione di categoria dovre avrei dovuto essere il Presidente. Ma ce n’erano, e ce ne sono talmente tante – che già non riescono a concludere un granché, che non mi sono sentita di inflazionare il campo. Chissà che un giorno non cambi idea!
Cara Maria Concetta, il signor Ryanair, all’epoca, ha aperto bocca e dato fiato. Credo che non si ponga neppure il problema di sapere quandi passeggeri siano sui suoi voli prenotati dalle agenzie. Mi ricorda un po’ la storia dei portali (vedi Expedia) che, dopo aver fatto la “guerra” alle ADV a base di “prenota con noi online perché risparmi fino al 50% dei prezzi pubblicati”, ha avuto bisogno dell’aiuto delle ADV – facendo accordi con queste – per poter raggiungere determinati numeri di clienti. Gli accordi presi con gli Hotel o le compagnie aeree garativano un certo numero di
persone. Senza l’aiuto delle ADV, credo che non ci sarebbe mai arrivata. E come lei tanti altri portali famosi e con …alle spalle un bel po’ di miliardi.
Ciao Bruno, hai ragione. Servirebbe un’associazione di categoria con i controfiocchi in grado di difendere il settore e far rispettare le Leggi. Purtroppo non è così, anche se qualche Presidente ci ha provato…ma ha trovato ostacoli anche all’interno della stessa associazione. Siamo in Italia, purtroppo, e non conosciamo il senso del corporativismo e della tutela di noi stessi. Non ne siamo in grado. Siamo capaci solo di rubarci l’osso quando ci capita di trovarlo.
Ettore, non fai altro che confermare quanto da me scritto. Buona giornata.
Cara Maria Ida, purtroppo è da molto tempo che non c’è più rispetto per il lavoro degli agenti di viaggio. Gli utili poi, sono talmente bassi che guadagna di più il panettiere o il fruttivendolo che abbiamo sotto casa. Povero mondo turistico!
Ciao Roberta, tu, come gli altri, confermate tutti i malesseri della categoria e il fatto che a nessuno importi di ciò che succede.
Giovanni, questa mi sembra una bella battuta. Io non sono Ministro del Turismo perché non mi occupo neppure di politica “attiva”. E poi, tu pensi che una persona come me non sarebbe considerata una rompiscatola e messa subito a tecere? Grazie comunque per la considerazione.
Carla, vorrei tanto saperlo anch’io. Ai temi d’oro del turismo non c’erano queste porcherie e c’era legalità. Ma i tempi e le persone sono cambiate…
Paolo, i T.O. leggono ciò che scrivo ma, come si dice “sui soldi non si sputa mai” e se arrivano anche in modo illegale, va bene lo stesso. Sicuramente i T.O. sono i primi responsabili di questa situazione, ma pensi che ne provino rimorso? Io non credo!
Mario, cosa cambia se è Far West o anarchia? E’ sempre la stessa cosa. Leggi la risposta che ho dato a Paolo, vale anche per te. Saluti.
Grazie Cesare. Buona giornata.
Bravissima sig.ra Comandè,siamo ormai solo dei consulenti a titolo GRATUITO di informazioni e consigli su come prenotare da se il viaggio.
Purtroppo è proprio così cara Elisabetta. proprio questa mattina ho letto sulla pagina di FB di un’agente di viaggio che una signora si è presentata nella sua agenzia e le ha chiesto se poteva insegnarle a fare le prenotazioni, da sola, su Internet!!! Siamo arrivati veramente a dei livelli di “imbecillità” allucinanti. Bisogna fare cartello e farsi pagare i preventivi…poi se la persona prenota, i soldi le verranno restituiti., altrimenti non se ne verrà mai fuori.
I praticoni imperversano, molti T.O. prendono i clienti direttamente, saltando le agenzie dettaglianti, gli hotel fanno più sconti ai clienti che alle agenzie. Purtroppo ha fotografato perfettamente la reale situazione. Dove andremo a finire? Complimenti per il coraggio e la costanza nel denunciare le numerose “magagne” del ns. settore.