L’arte non conosce confini e, soprattutto, si arricchisce con le sperimentazioni, in particolare quella dell’ unione di forme grafiche diverse che, se unite, danno vita a raffigurazioni originali.  Una prova è quella della mostra “personale” di Paolo Manazza in corso, alla Click!Gallery,  “Paesaggi dell’Anima”. Resterà aperta  fino al prossimo 26 novembre.

La rassegna, curata da François Inglessis, propone venti Uniques Works,  realizzati con interventi di pittura ad olio su un supporto di tela stampata con scatti realizzati  dall’autore.

I temi svolti sono sostanzialmente tre: paesaggi, persone e citazioni verbali od oggettuali (vetrine, performance, ecc). Tutti declinati al tentativo di sviscerare semanticamente l’aura dell’anima contemporanea. Soprattutto attraverso le vibrazioni cromatiche che compongono queste opere. Alcune si presentano con l’uso massiccio della pittura che quasi cancella la fotografia. Altre con semplicissimi e sintetici interventi, che, secondo lo scopo di Paolo Manazza,  è  quello di cercare un equilibrio formale ed estetico della visione.

Nella più piccola, la magica fotografia di una semplice e commerciale vetrina di un negozio femminile, scattata in una cittadina del nord Italia, sembra intrecciare il tema delle partiture con l’accamparsi e susseguirsi di rossi, rosa e bianchi. Suggerendo la traslitterazione in un minuetto della tragica partitura iniziale. Nella versione grande tutto sembra quasi rasato e confluito nel gesto pittorico. O, ancora, in “East West”, un misterioso scatto che ha immortalato una performance di donne con il burqua su un ponte veneziano nel periodo della Biennale del 2009: proposto dall’artista in diverse versioni, tutte giocate sulla colorazione dei due spazi cielo-terra che incorniciano perfettamente la scena, rafforzando così poeticamente l’attualissima allegoria di Venezia, un tempo come oggi, ponte tra diverse culture (per la cronaca la prima versione di “East West” è stata acquistata da Ann Pearlman Cocollo, già direttrice dello spazio pubblico di Beausoleil). Non resta che attendere il vernissage per ammirare gli altri lavori che l’artista ha ideato e realizzato, tutti nel 2011.