Di Angelo Sessa.

 

Dal 21 (con la cena inaugurale) al 23 gennaio si è svolta a Vienna la quinta edizione dell’ACTB (Austrian and Central European Travel Business) che ha visto la partecipazione di circa 800 espositori e 800 buyer provenienti da 48 Paesi. Come annunciato da Petra Stolba, Chief executive dell’Ente del Turismo Austriaco, si è trattata dell’ultima edizione in collaborazione tra Austria, Slovenia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria e Regioni del Danubio. Dal 2013 la manifestazione sarà dedicata solo all’Austria, tornerà a chiamarsi ATB e presenterà una nuova formula: un anno sarà ATB Experience con giornalisti ed esperti del turismo (con accento sulla promozione) e un altro si chiamerà ATB Sales dedicata ai buyer e ai seller (parte commerciale).

Dopo aver annunciato i cambiamenti Petra Stolba ha fornito alcuni dati sullo stato di salute del turismo austriaco. “Il 2011 – ha detto – è stato un anno soddisfacente nonostante le difficoltà congiunturali: da gennaio a novembre in Austria sono stati registrati circa 31,8 milioni di arrivi pari a un +3,6% e 116,6 milioni di pernottamenti, +1,2% rispetto allo stesso periodo del 2010. E per la stagione 2012 ci aspettiamo una sostanziale tenuta delle nostre performance con una crescita di almeno un 2%. Proprio nei periodi di crisi le persone hanno ancora più diritto e più bisogno dei momenti di evasione e di relax offerti da una vacanza e da un viaggio e l’Austria ha tutte le caratteristiche per soddisfare questi bisogni primari”.

A trainare il mercato estero è stata la Germania (43%) seguita da Olanda (8%), Svizzera (4%), Gran Bretagna (2,8%) e Italia (2,7%).
“La sfida del futuro – ha sottolineato Petra Stolba – non riguarda solo il far fronte alla crisi economica che attanaglia l’Europa, ma adeguarsi ad un nuovo modo di viaggiare, nel quale i turisti preferiscono vacanze più brevi, anche se più frequenti, nell’arco dell’anno, alla ricerca di una evasione e un break dalla routine quotidiana”.
Quali saranno le “armi” che l’Austria utilizzerà per far fronte alla sfida le ha illustrate Johann Schenner, presidente della Camera Federale di Industria e Turismo dell’Austria: “Saranno le stesse che hanno garantito il successo in questi ultimi anni di crisi, che hanno consentito di superare il difficile 2009 e che ci stanno garantendo la crescita in un periodo di crisi globale: l’arte, la cultura, il benessere e il prodotto-neve. L’Austria – ha proseguito Schenner – può contare su infrastrutture all’avanguardia in Europa con una ricettività di oltre un milione di posti-letto con un alto profilo nel rapporto qualità-prezzo”.
Poi hanno preso la parola i rappresentanti degli altri Paesi partecipanti all’ACTB che hanno presentato i numeri del 2011 (tutti hanno dovuto fare i conti con la crisi economica globale pur presentando sempre dati con il segno positivo) e presentato in breve le strategie per il futuro basate sulle caratteristiche dei propri territori: arte, natura e benessere i prima linea.
“Lo scorso anno – spiega Gergely Horvat, General Director Hungarian Tourist Office – il turismo in Ungheria è finalmente tornato a crescere del 2% in termini di arrivi dopo quattro anni di calo, grazie al ruolo dei mercati emergenti come Cina e Russia e agli arrivi dai paesi confinanti”.
“Il settore turistico – ribatte Maja Pak, Director Slovenian Tourist Board – è quello che ha reagito meglio alla crisi economica che ha colpito anche il nostro paese: infatti nel 2011abbiamo registrato un aumento di arrivi del 9% (circa tre milioni di visitatori) e nove milioni di presenze. Siamo consapevoli dei cambiamenti in atto e per questo siamo pronti a raccogliere la sfida puntando sui nostri prodotti migliori: la costa adriatica con Portorose, il turismo benessere e termale,  quello naturalistico e sulla promozione di Maribor, che proprio quest’anno sarà Capitale Europea della Cultura. Inoltre, la Slovenia, con le sue ottime infrastrutture può essere un buon punto di partenza per visitare anche i paesi limitrofi”.
“Nel 2010 abbiamo sofferto per l’entrata nell’Euro –  sottolinea Frantisek Stano, Deputy General Manager Slovak Tourist Board – ma già nel 2011 abbiamo ripreso a crescere. A fine anno è stata approvata una legge specifica che prevede finanziamenti per il settore turistico, per la cultura e l’ambiente”.
Infine ha preso la parola Michala Sivekovà, Director for Austria of Czech Republic per spiegare che il paese punterà sulla promozione dei molti siti dichiarati patrimoni universali dell’Unesco e sugli 87 campi da golf.

Nella foto: Gerhard Skoff (presidente della Commissione Danubio), Michala Siveková (direttore generale Turismo Ceco), Maja Pak (direttore generale Turismo Slovenia), Petra Stolba (direttore generale Turismo Austria), Gergely Horváth (direttore Ufficio Turismo Ungheria), Frantisek Stano (direttore generale Turismo Slovacchia), Johann Schenner (presidente Camera Federale Industria-Turismo Austria).

Pre-tour Burgenland

Prima dell’ACTB di Vienna giornalisti di diversi paesi, tra i quali Italia, Canada, Australia, Usa, Germania e Moldavia, hanno partecipato ad un pre-tour alla scoperta del Burgenland. La regione è la più orientale dell’Austria, l’ultima che si è unita alla federazione nel 1921, mentre prima era parte del territorio ungherese. La capitale del Burgenland è la città di Eisenstadt il cui monumento più caratteristico è l’antico castello della dinastia Esterhàzy, oggi sede di mostre. Il nome della città è inscindibilmente legato a quello del compositore nazionale Haydn, che vi ha soggiornato per oltre 40 anni lavorando come maestro di cappella a corte (è nato nel Burgenland anche un altro grande musicista e compositore, Franz Liszt).
Non lontano dalla città si trova il Lago Neusiedl, il più grande lago di steppa della Mitteleuropa, dichiarato patrimonio dell’umanità dall’Unesco con il suo affascinante paesaggio che offre dimora a centinaia di specie di uccelli migratori tra i quali le cicogne, i cui caratteristici nidi sono visibili su molti comignoli delle case vicine. Sulle sue rive sono stati costruiti, con il contributo economico dell’Unione Europea, centro termali (come il St. Martins Spa) e villaggi per vacanze all’avanguardia (ad esempio il Vila Vita Pannonia). Nella caratteristica cittadina di Rust ha sede l’importante Accademia del Vino, dove si possono scoprire tutti i segreti del nettare degli dei e acquisire un diploma finale riconosciuto a livello mondiale. Infatti, il Burgenland, con il suo clima mite, è una regione ricca di prodotti agricoli ed è un’area di produzione agricola di tutto rispetto.

Angelo Sessa