… IN MESSICO
Cosa vedere a Uxmal
E’ sempre più turisticamente nota Uxmal, in Messico che significa letteralmente costruito tre volte. Si tratta di un sito maya del tardo  periodo classico, ma attira molti viaggiatori perchè è una espressione tra le più rappresentative e armoniose del periodo dell’architettura Puuc. Non si conosce troppo sulla storia della città ma di sicuro quasi tutti gli edifici vanno dal VII al X secolo d.C, quando l’area dominava l’intera regione. Gli studiosi stanno ancora cercando di capire la reale funzione delle diverse strutture e in più al contrario di molti siti dello Yucatan, Uxmal non ha cenotes e l’acqua era raccolta in cisterne. Spesso c’era siccità e ciò è confermato dalla continua presenza di dipinti di Chac, il dio della pioggia. Da non perdere qui sono soprattutto il Palazzo del Governatore, il quadrangolo delle Monache e la Piramide dell’Indovino. Andiamo a scoprire insieme qualche dettaglio in più: la Piccionaia è un palazzo in rovina che prende il nome dal curioso tetto a cresta. Comprende un giardino rettangolare ed è molto bello e fotografato, nella Grande Piramide è presente una sala che percorre i 30 metri della piramide fino al tempio decorato con maschere di Chac e macao, associati al fuoco. E’ possibile dunque che il tempio fosse dedicato al sole, il Palazzo del Governatore è un vero capolavoro dell’architettura Puuc e risale al IX-X secolo. Riguarda tre edifici uniti tra loro da archi maya. Particolari i nasi adunchi delle maschere di Chac che esaltano i mosaici intorno alla struttura,nella Casa delle tartarughe al piano superiore ci sono delle colonne che hanno in cima un fregio  di piccole tartarughe in processione intorno all’edificio. Quasi certamente fu costruito per il dio dell’acqua, il Trono del giaguaro è un trono intarsiato con un giaguaro a due teste ed era associato a capi e re, la Piramide dell’Indovino è spettacolare e la struttura più alta di tutto Uxmal con 35 metri di altezza. Fu completata in 400 anni a partire dal VI secolo, il Quadrangolo delle Monache vanta 74 stanze con una corte centrale come se si trattasse delle celle di un convento e per questo gli spagnoli chiamarono così la struttura.

… IN USA

Mob Museum: Apre a Las Vegas il museo della criminalità organizzata
Dieci anni di progetto, 42 milioni di dollari spesi. C’è una parete del garage del massacro di San Valentino. L’ospite è trattato da “sospetto”. San Valentino, data dedicata all’amore, ma anche anniversario di una degli eccidi della malavita che più colpì l’immaginazione del mondo: la Strage di San Valentino che vide Al Capone come mandante del massacro della banda del gangster Bugs Morgan, sterminata il 14 febbraio del 1929. Proprio in questo anniversario, intimamente legato alla storia della malavita organizzata, a Las Vegas ha aperto questo 14 febbraio 2012 the Mob Museum, un museo sulla malavita, che racconta la vita, e spesso le morti raccapriccianti, dei personaggi appartenenti al mondo di Al Capone, John Gotti ed una vasta galleria di ladri, truffatori e mafiosi negli Stati Uniti degli anni ’20 e ’30. D’altra parte la stessa Las Vegas ha una storia legata in modo stretto, alla criminalità organizzata, da qui anche il nome di Sin City, città del peccato, dato che i padri fondatori della città tempio del gioco, erano considerati come presunti mafiosi.