Dal 28 marzo al 1° aprile Locarno ospita la Festa delle Camelie, la più importante rassegna europea del genere e seconda solo alle iniziative promosse in Giappone, terra natia di questo splendido fiore. Tra il profumo di oltre 300 varietà di camelie, il programma prevede anche numerosi appuntamenti collaterali, momenti culturali, un mercato di fiori e libri. Un passato profumato ricorda che nel 1885 la baronessa Antonietta Saint-Leger trasformò le Isole di Brissago sul Lago Maggiore, in una dimora frequentata da pittori, scultori, musicisti, scrittori, immersi in coltivazioni esotiche e vegetazione spontanea. Qualche decennio prima, lo scultore Vincenzo Vela costruiva la villa all’interno del Parco del Museo di Ligornetto. Una passeggiata nel parco permette di ammirare il giardino formale italiano e quello paesaggistico inglese, le coltivazioni di agrumi e le piccole esposizioni di piante ornamentali tra cui rose, camelie e peonie.
Il parco ospita mostre di arte contemporanea. Siamo agli inizi del Novecento e Ida Hoffmann e Henri Oedenkoven fondarono il “Sanatorium” del Monte Verità ad Ascona, una colonia sulla collina Monescia che consisteva in una comunità improntata su un sistema di vita alternativo che cercava il ritorno alla natura e professava una dieta vegetariana, lunghe esposizioni al sole, il naturismo e l’adesione alla filosofia teosofica. Sulla Riviera del Gambarogno, tra Piazzogna e Vairano, la collina sembra tuffarsi nel Lago Maggiore, nella cornice di un parco che contiene una miriade di piante: circa 950 qualità diverse di camelie e quasi altrettante di magnolie, per non contare le azalee, le peonie e i rododendri, attorniate da pini, ginepri, edere e abeti esotici o rari in Europa. Dal 2 aprile è prevista la fioritura di camelie e magnolie. Il Parco Scherrer, a Morcote è il giardino delle meraviglie.
Qui arte e vegetazione si sono fuse mirabilmente: passeggiando tra il fresco di caratteristici fusti prealpini, mediterranei ed esotici, si possono ammirare sculture e creazioni artistiche (talvolta originali, talvolta imitazioni) ispirate a epoche e culture più o meno lontane. All’entrata due maestosi leoni marmorei accolgono il visitatore. Il sentiero dei fiori si snoda nel parco botanico San Grato sull’Arbostora, una collina che sovrasta il Ceresio. Affacciato sulle rive del Ceresio, a pochi passi dal movimentato centro di Lugano, si estende il parco civico della città, Parco Ciani. Il parco è diviso in due zone ben distinte. La prima ha caratteristiche sia del “giardino all’italiana” che del “giardino all’inglese”. La seconda parte ha un carattere più naturalistico della precedente, con essenze arboree autoctone. All’interno di Parco Ciani si ergono diversi edifici: la Villa, sede del Museo Civico di Belle Arti, il Palazzo dei Congressi, la darsena, il Museo Cantonale di Storia Naturale e la Biblioteca Cantonale.
A Castagnola, Lugano, c’è il Parco degli Ulivi che si estende su una superficie di 20’000 mq. Il clima mite favorisce la vegetazione; ulivi, cipressi, alloro, rosmarino, oleandri e altri arbusti crescono su pendii e terrazzi. Dal parco la vista abbraccia un ampio panorama dal lago di Lugano alle montagne circostanti. Vi si accede dal Sentiero di Gandria o dal Sentiero dell’olivo (in parte coincidenti), che si snoda tra Gandria e Castagnola lungo il lago, tra boschi e uliveti. Il percorso lungo 7 km è arricchito da 18 tavole informative recanti notizie sulla storia, la botanica, la coltivazione dell’olivo, sulle olive e sull’olio.