Questi gli spettacoli messi in scena fino al 30/3/2012.

25 – 26 marzo Teatro Cargo QUESTA IMMENSA NOTTE di Chloë Moss traduzione di Eliana Amadio e Laura Sicignano con  Orietta Notari e Raffaella Tagliabue. Scene di Laura Benzi, luci di Sandro Sussi, costumi di Maria Grazia Bisio, regia Laura Sicignano. Iniziativa organizzata in collaborazione con la Fondazione Edoardo Garrone

Il carcere nella testa. Anche quando sei fuori, sei marchiata: hai il carcere nella testa. Queste due donne hanno storie comuni alla maggior parte delle carcerate. Sono vittime assassine, madri tossicomani o alcoliste; hanno storie infantili di abbandono. Dentro, in prigione, gli è scivolata via la femminilità: sono diventate fantocci. Nonostante cio’ non hanno perso dignità.

Quando escono il mondo le respinge. Per loro il carcere assume una dimensione protettiva: è una possibilità di fuga dal mondo. Non sanno affrontare il mondo perchè per loro è un meccanismo che le stritola. Un mondo insopportabile perchè pieno di Mc Donald dove ci sono vecchiette con mani incartapecorite come zampe di passeri che mangiano un hamburger da sole. E viene voglia di morire. Il monolocale nella periferia della grande città senza nome dove le due donne si sono rifugiate, uscite di prigione, in realtà non ha pareti. Lì dentro non sanno far altro che rivivere le relazioni carcerarie. Sono amiche, madre e figlia, amanti, sorelle, nemiche… il carcere lo hanno nella testa. I loro ritratti sono iper-realistici. Sotto una spietata lente di ingrandimento appaiono squadernate le loro fragilità. Unghie tinte da smalto sbrecciato che grattano contro i muri. Muri mentali. Eppure dentro a queste vite slabbrate, sbandate, sconce e disperatamente perdenti, c’è ancora ironia. La capacità di riderci su, di far le pagliacce tra sorrisi e lacrime che colano di rimmel da pochi soldi, ridere a squarciagola, anche se hai perso un dente per un pugno.

Due fragilità che  cercano di sostenersi l’una con l’altra non possono che fallire. Due fragilità chiuse in una stanza fanno solo emergere il lato egoista di sé, per difendersi. Sanno solo mentire per nascondere il lato peggiore di sé o per proteggerlo. Riescono solo a scannarsi.

O forse no.

O forse due donne insieme riescono a ritagliarsi un piccolo angolo di giardino, in quel monolocale di periferia, dove per un’ora al giorno batte anche il sole.

 

27 – 28  marzo

Capo Trave

MISTERMAN

di Enda Walsh traduzione di Lucia Franchi con  Alessandro Roja. Scena Katia Titolo, musiche originali ed effetti sonori di Antonello Lanteri, organizzazione Laura Caruso

mise en espace a cura di Luca Ricci

La passione, l’impegno, la tenacia, la convinzione.

Alcune persone si dedicano completamente a una missione.

Sono estremi, assoluti, limpidi, inattaccabili.

Sono bellissimi.

Mandano avanti Paesi disastrati e corruttibili come il nostro.

Alle volte, però, la loro ostinazione può diventare pericolosa.

È sottile il confine tra costanza e mania.

Qui si indaga il punto di rottura.

 

L’ambigua ricostruzione dei fatti di un giorno catastrofico nell’esistenza di Thomas Magill, trentatreenne per il quale realtà e immaginazione sono profondamente intrecciate. Una decina di incontri tra Thomas e altrettanti abitanti del villaggio di Inishfree danno vita al racconto corale di una cittadina dell’Irlanda rurale di oggi, mentre si fa strada un oscuro presentimento di tragedia.

 

29 –  30 marzo

Ass. cult. Musicale Beat 72 e Ass. cult. Padiglione Ludwig

Hymns

di Chris O’Connell

traduzione di Francesco Gorgoni

con  Alessandro Bertollini, Alessio Genchi, Roberto Laureri, Mattia Mariani

mise en espace a cura di Martino D’Amico

Al funerale del loro caro amico Jimi, si ritrovano, come non accadeva ormai da anni, Scott, Steven, Simon e Karl. Sono quattro giovani, amici da sempre, che la vita, come capita, ha allontanato. Ritrovarsi li, per quell’occasione, sapendo che la morte di Jimi è avvenuta per suicidio, gli impone un confronto. Attraverso un dialogo vivace, ironico e, a tratti, con tinte da giallo, verranno fuori pesanti verità e intimi segreti .   

 

Il contrasto è subito forte : anche davanti all’urna dell’amico morto, quattro amici non possono fare a meno di esprimere la vitalità della loro giovane età. Alle parole e ai contenuti del Salmo di Davide (Il Signore è il mio pastore …) fanno da contraltare battute basse e cameratesche (Perché i cani si leccano le palle? Perché ci riescono). Come se questa inopportuna ilarità potesse fare da armatura contro l’angoscia di affrontare la serietà del momento.

Una giovane vita spezzata non si accetta facilmente, ancor meno se è da parte di un coetano, ancor meno se si tratta di suicidio. È’ come vedere per la prima volta la Fine, riconoscerne l’esistenza, ammetterne la possibilità. Un processo di crescita. Naturale. Ma anche la fine dei giochi, una verità fastidiosa dentro di se, che toglie spazio, seppur in parte, alla leggerezza ed alle bugie  di un mondo sbarazzino. Non si può non fare i conti, scavare nel profondo dell’accaduto, guardarsi in faccia, dare un nome nuovo alle cose.

Veramente possono dirsi amici? Che valore ha il loro legame? Questa allegria manifesta è solo un graffio, un urlo, per celare un ingombro più pesante, duro da digerire e prepotentemente reale e presente?. Le ceneri dell’amico morto suicida nella sua opprimente solitudine, li’ davanti a loro, impongono delle risposte a se stessi. E’ un percorso obbligato durante il quale il mondo dell’adolescenza resiste con violenza e tenacia, la leggerezza ha bisogno di cantare i suoi INNI nel disperato tentativo di non sentirsi soli.

TREND

nuove frontiere della scena britannica

XI edizione

 

Direzione Artistica: Rodolfo Di Giammarco

Organizzazione Generale: Carlo Emilio Lerici

Ufficio stampa: Paola Rotunno e Margherita Fusi

Direttore Tecnico: Loris Pioppo

 

 

Orario spettacoli: tutte le sere alle ore 21,00

Prezzi: Interi € 18,00 – Ridotti € 13,00

 

 

Informazioni e prenotazioni: 06 5894875

[email protected]

www.teatrobelli.it

 

 

Teatro Belli – piazza Sant’Apollonia, 11a – (trasteverre)

 

 

Il Progetto Speciale Teatri è realizzato con il sostegno dell’Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione di Roma Capitale.