Di Liliana Comandè.
Se il 2011 è stato pessimo il 2012 si presenta ancora più brutto dell’anno passato. E’ ora di svegliarsi!
Da qualche anno, gli operatori turistici che programmano voli charter, per arginare il fenomeno del last minute hanno inventato il “Prenota Prima”, meglio conosciuto come “advanced booking”. Un’ottima e condivisibile idea, che avrebbe dovuto far ottimizzare l’acquisto dei posti sui voli e avrebbe tranquillizzato i T.O. impegnati in queste rischiose operazioni. Ma come funziona, in realtà, questa prenotazione anticipata e, soprattutto, a chi conviene? La prenotazione di un viaggio con questa formula si verifica con molto anticipo rispetto alla data di partenza, e deve avvenire entro una data stabilita dal T.O.. Il prenota prima fa risparmiare al cliente parecchi soldini il quale, però, deve versare l’intero importo al momento della conferma del pacchetto acquistato. Fin qui nessun problema. Il cliente è contento di risparmiare, anche se deve privarsi immediatamente della quota totale del costo del viaggio ( e di questi tempi non è poco il sacrificio di molti!) . Ma il risparmio che ne ricava è “sostanzioso” e, quindi”, il gioco vale la candela.
L’agente di viaggio, che effettua la prenotazione all’operatore, una volta avuta la conferma dal T.O., deve versare a quest’ultimo, tutta la somma incassata dal cliente.
Il T.O. incassa i soldi e “riempie la sua cassa” con questo “benedetto” denaro contante e così può anticipare i soldi alle compagnie aeree oppure pagare i debiti contratti l’anno prima e ancora “pending”.
Quindi, su tre soggetti, ce ne sono due che hanno tutto da guadagnare dal prenota prima e ce n’è uno solo che sta lì a guardare…il passaggio di soldi.
Come mai? La risposta è semplice. L’ADV non fa altro che lavorare per convincere il cliente a scegliere una meta piuttosto che un’altra, un T.O. piuttosto che un altro, perdere tutto il tempo che ci vuole per sistemare una prenotazione (oltre a far firmare contratti e cose varie…ma è il suo lavoro!) e poi, alla fine, fa il “passa denaro” e vede andar via sotto il naso il frutto del suo lavoro.
I soldi che riceve dal cliente, infatti, non restano in mano al dettagliante, ma prendono subito la via del T.O. E’ normale e giusto che funzioni così. Perché fra tre attori ce n’è uno solo, che ha un ruolo di primo piano, ma non riceve “gli applausi” come gli altri? A me sta benissimo che ci sia l’advanced booking, anche se non riuscirà ancora a cancellare il last minut o last second, cosa che spero accada presto! Ma questo stare a guardare senza tenere in cassa i soldi è una cosa che ho sempre ritenuto sbagliata. A maggior ragione oggi, con i tempi infelici che corrono.
Tempi non certo tranquilli per nessun attore della filiera né per i rischi che si possono correre. Ci sono, infatti, molte agenzie che si trovano in difficoltà economiche ed avere in giacenza dei soldi sul conto non può che dare loro una certa sicurezza e stabilità. Una boccata di ossigeno, praticamente!
D’altra parte, basta guardare i bilanci degli operatori per notare che non se la passano certamente meglio di molti dettaglianti. Ma allora, in periodi nei quali avere un po’ di “denaro contante” – linfa vitale per chiunque – non fa male a nessuno, perché non dividere in maniera equa la somma incassata fra l’agenzia dettagliante e il T.O.? Tra l’altro, proprio a causa dei tempi incerti che si stanno vivendo, perché l’agente di viaggio dovrebbe affidare l’intero importo al T.O. molti mesi prima che il suo cliente debba partire? L’ADV è sicuro che se il suo cliente ha pagato un viaggio ad aprile, per partire a settembre, quando è il momento di ricevere i documenti di viaggio il T.O. operi ancora?
Perché, con la crisi che attanaglia il turismo e con le chiusure di molti T.O., anche di grosso rilievo, l’ADV deve essere l’unico soggetto a rischiare? Io credo che, dividendo a metà l’importo del viaggio, l’agente verrebbe anche un po’ più tutelato economicamente, anche se non totalmente, dal rischio di chiusura dell’operatore. Anche perché, visto come NON funzionano le cose nel nostro paese, in caso di fallimento dell’operatore, pur esistendo il fondo di garanzia, il cliente fa sempre e comunque causa all’agenzia presso la quale ha acquistato il pacchetto. Hai voglia a spiegare al cliente o al suo legale – che, chiaramente, viene subito messo in mezzo – che deve rivolgersi alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per recuperare i suoi soldi. Non c’è niente da fare! Glielo puoi spiegare in cento lingue diverse ma l’avvocato è sempre lì, dietro l’angolo, a consigliare di denunciare il dettagliante. Questo perché il giudice di pace – che normalmente non capisce assolutamente niente di normative turistiche – darà sempre ragione al cliente e costringerà l’ADV a versare nuovamente i soldi nelle tasche del cliente, pur essendo già stati versati al T.O. fallito. Bello il funzionamento del nostro sistema giuridiziario in campo turistico, vero? Il cliente ha sempre ragione, anche quando ha torto, perché il giudice di pace si mette sempre dalla parte dell’utente. Non c’è proprio niente da fare. Anche quando hai ragione, alla fine, ti fanno pagare a metà le spese giudiziarie, oltre a quelle del tuo avvocato – chiaramente! Praticamente si è sempre (poco elegantemente detto) “cornuto e mazziato”!
E allora, agenti di viaggio, vogliamo pensarci a cambiare questa regola e a spartire la quota come dovrebbe essere per logica? Come al solito, c’è sempre “il cosiddetto ingenuo “ di turno – in questo caso l’adv – che sta lì a guardare la palla che passa da una racchetta all’altra dopo averla regalata lui stesso ai due giocatori. E’ il caso o no di incominciare a pararsi le “spalle” e a non fare il solo collettore di soldi da mandare in tutte le casse, tranne nella propria?
Sembra un problema sciocco? A mio parere non lo è affatto. Ci si preoccupa dei due euro in più che il Governo vuole fare pagare sulle tasse aeroportuali, ma non mi sembra che qualcuno abbia mai sollevato questa questione.
La decadenza del settore…
In questi ultimi tempi si è potuta notare un’accelerazione sia della decadenza che dello sfaldamento del settore agenziale. Ogni giorno c’è qualcosa o qualcuno che ne calpesta la dignità, la professionalità e la stessa sopravvivenza. Mai si sono vissuti tempi così duri per l’ADV, accerchiato da ogni lato.
C’è una specie di disegno in atto per far sì che questo anello della catena venga tolto. E ancora non se ne capisce il perché. Accadono cose che non hanno un filo logico. Operatori turistici, albergatori o compagnie di navigazione danno una commissione inferiore a chi ha fatto in modo di farli diventare proprio quelli che sono e questi…per tutta riconoscenza, cercano di “rubare” il cliente all’ADV facendoli prenotare direttamente nel loro sito ad un costo inferiore a quello praticato ai dettaglianti.
Io dico che il mondo non è più sano…è malato, anzi, marcio. Ha un qualche senso far prenotare on-line un proprio servizio applicando – per esempio – un 15% di sconto, quando riconosce all’ADV un 8%? Mi domando, però, se questi operatori pensano che gli ADV abbiano tutti “l’anello al naso” e non si accorgano di queste squallide manovre. Ma non riescono a capire che, a questo punto, anche gli ADV prenoteranno on-line per avere lo stesso sconto? E allora, qual è lo scopo di tutte queste assurde operazioni di “intelligente marketing”?
E’ forse quello di convogliare tutta la clientela direttamente sul proprio sito, “attirandoli” con il forte sconto, e poi…una volta fidelizzati, applicare loro i prezzi pieni? Oppure è un modo subdolo per mandare via una parte del personale, visto che si fa tutto attraverso il PC? Non capisco ancora questo modo di agire poco razionale…o forse molto razionale ma a me incomprensibile!
Figli e figliastri anche per il Governo…
E c’è un’altra novità che si profila all’orizzonte! Il nostro “amato Governo”, presenterà entro il prossimo mese di giugno un nuovo decreto, chiamato “Digitalia”. In cosa consiste questa nuova ordinanza? Praticamente, il Governo vuole mettere un po’ di ordine su ciò che riguarda il digitale in Italia. Beh, e allora cosa c’entra il turismo? Verrebbe subito voglia di dire. C’entra, c’entra eccome, perché fra i vari punti del decreto c’è inclusa la defiscalizzazione dell’e-commerce. Capito ora cosa c’entra il turismo? E’ chiaro che in questo modo verrebbero beneficiate tutte quelle aziende che vendono i prodotti turistici esclusivamente on-line penalizzando, di fatto, la vendita effettuata tramite agenzie di viaggio e operatori tradizionali. Ma è normale o costituzionale questa cosa? In un altro paese sarebbe possibile pensare ad un decreto così iniquo?
Agenti sveglia! Non è più tempo di stare alla finestra a guardare che gli altri si muovano per voi! Se qualcuno, che capisce più di noi di economia e di finanza, ha detto che il 2012 sarà peggiore dell’anno scorso, riuscite a immaginare qualcosa di peggio del 2011? Un anno tanto disgraziato che avremmo voluto non si ripetesse più. E invece…quanti ancora spariranno in silenzio o rumorosamente? E, stiamone certi, il tonfo farebbe un rumore ben più forte del solito e… allora ci sarebbe da incominciare a pensare ad un cambio di attività!
Liliana Comandè
Gent.ma sig.ra Comandè
mi permetto di dissentire totalmente da quanto da lei asserito in quanto nel suo discorso riguardante i passacarte dimentica che le agenzie lavorano per riceveere una commissione che varia dal 10 al 15% talvolta proprio facendo nulla o poco meno…
Inoltre se l’agenzia trattiene i soldi di questi tempi c’e’ il rischio che l’agenzia dettagliante CHIUDA I BATTENTI e si tenga il dovuto lasciando passeggeri e tour operator con un pugno di mosche in mano. Prego verificare prima di generare false denuncie grazie
Gentile Sig.ra Francesca, mi spiace che lei pensi che le agenzie di viaggio facciano nulla o poco meno. Le posso assicurare che non è così. In quanto alle commissioni da lei scritte, non mi risulta che abbiano dal 10 al 15%. Se fanno parte di qualche Network hanno un 12% o delle tariffe nette, ma, in altri casi, le commissioni sono anche dell’8%, quando non del 5%…Io ho scritto che si dovrebbero tenere il 50% e non tutto il totale della quota del viaggio. In quanto al rischio di chiusura, di questi tempi potrebbero chiudere sia le agenzie che i T.O. Però, negli ultimi anni, è successo che siano state le agenzie a rimanere con un pugno di mosche in mano. Infine, io non ho affatto generato false denunce, ho semplicemente scritto che sarebbe opportuno dividere la quota incassata del prenota prima al 50%.
Da notare quanta disinformazione regna in buona o cattiva fede: il t.o. che chiaramente necessita maggiormente di “liquidità” per offrire advance booking con prezzi ridotti al cliente, che potrebbe caso mai anche far pensar male; il cliente che si fida dell’agenzia alla quale affida la somma necessaria e ritenendola giustamente “responsabile”; l’agenzia viaggi che si presta a fare da “passacarte” e da “garante” gratuitamente al cliente, trasferendo l’intera somma al t.o. benchè le leggi vigenti riconoscerebbero un ulteriore diritto per tale impegno.(Fù riconosciuto dal Tribunale un compenso ad una agenzia italiana per aver incassato dei soldi per biglietti per conto di una Compagnia Aerea U.S.A. Delle tre figure quella maggiormente beneficiata e più “rischiosa” è quella con i maggiori e ben definiti vantaggi (il T.O.), quella con presunti vantaggi relativi ad un pagamento anticipato per un servizio a venire (il cliente), poi quella intermediaria (ADV) che si presta comunque quale garante al cliente e che presta servizio a gratis al t.o. e fino a quel monento anche alla ADV, rimane quella più responsabile e sospetta anche di eventuali scorrettezze e che se qualora l’offerta acquistata non risultasse idonea o addirittura nel frattempo “non fruibile” dal T.O., rimarrebbe quella più coinvolta ed esposta anche a richieste di eventuali rimborsi!!! Poi, senza conoscere apparentemente niente, del lavoro, del ruolo e responsabilità svolti dalla agenzia di viaggi, quante Signore Francesca sono pronte ad asserire sfrontatamente che le agenzie di viaggi “proprio facendo nulla o poco meno” abbiano riconosciuto un compenso dal 10% al 15% !! Mi vien da dire ” Prego verificare prima di generare” …infondate ed ingenue affermazioni, che la parola sia connessa al “generatore” !! Saluti a tutte quante le Signore Francesca !!!!
Luigi, io credo che la Sig.ra Francesca sia un T.O, o lavori per un T.O. Parlare di commissioni e dirne anche l’entità – forse la signora fa parte di un Network che spunta commissioni elevate oppure fa parte di un T.O. che riconosce queste commissioni. Non riesco a capire il tono “astioso” e la scarsa considerazione che ha per le ADV. In fondo, la sua risposta dimostra ancora una volta quanto la figura del dettagliante sia sottovalutata, oltre che essere sempre offesa.
Sono un’agente di viaggio e onestamente mi sento un pochino offesa dalle affermazioni della sig.ra Francesca; sono d’accordo con la sig.ra Liliana che molto spesso il lavoro delle agenzie non viene riconosciuto, quanto tempo dobbiamo impiegare per convincere un cliente a scegliere una destinazione ed un tour operator piuttosto che un altro, suggerendo ovviamente quando conviene un pacchetto con prenotazione anticipata. E dopo tanto sudare i soldi del cliente transitano velocemente nelle casse dell’agenzia intermediaria per poi essere subito girati al T.O. Purtroppo ci è anche capitato un evento molto spiacevole con un T.O; versato il saldo con molto anticipo, il T.O. è fallito, siamo andati in causa e abbiamo dovuto restituire noi i soldi ai clienti perché siamo NOI AGENZIE INTERMEDIARIE il referente, non certo il T.O. sparito. Grazie per aver accolto il mio sfogo.
Ilaria, ne conosco di casi come quello che hai descritto tu. Sono accaduti anche quando non c’era il prenota prima, ma il T.O. era stato saldato e ci fu l’attentato in Egitto. IL T.O. non ha restituito i soldi ma ha dato un buono da utilizzare entro un anno. Il fatto è che dopo 7 mesi non c’erano più notizie dell’operatore e l’agenzia ha rimborsato, con gli interessi, i soldi ai suoi clienti (3 per l’esattezza), dopo averli dati al T.O.
Leggo nelle Sue parole i sentimenti e la frustrazione che da tempo ho dentro di me. Sono sul mercato da 18 anni e in questo lungo periodo ho visto snaturarsi e crollare un mondo che ritenevo consolidato. Tutto è iniziato con l’azzeramento delle commissioni aeree: la categoria ha subito senza nulla dire. Come non ha detto nulla quando sono state liberalizzate le licenze (oggi la licenza di agenzia di viaggi è una semplice ‘comunicazione’ che si fa alla questura);quando le compagnie aeree hanno messo su Internet tariffe più basse di quelle che gli agenti trovavano sui CRS; quando i T.O. hanno cominciato a fare offerte diminuendo anche la percentuale di commissione; quando molte compagnie aeree hanno messo un numero 800 (telefonata gratuita) per i passeggeri e un numero 899 (telefonata a pagamento)per gli agenti, cioè coloro che vendono il loro prodotto; quando le compagnie di navigazione ti hanno chiuso il codice di vendita perché non avevi fatto pratiche nell’anno precedente e senza più la possibilità di riaprirli perché così volevano le nuove strategie dei manager. E noi (agenti, associazione di categoria, giornali di settore) tutti zitti e – qualche volta – anche a plaudire le nuove strategie di mercato, l’innovazione e il nuovo modo di considerare il rapporto strategico con le agenzie. Risultato? Non so voi, ma io lo vedo, eccome se lo vedo. Le ultime gocce che hanno fatto traboccare il vaso e che mi hanno definitivamente fatto perdere ogni voglia di credere in questo settore sono state la vendita di biglietti Alitalia presso le ricevitorie (seguito dal goffo tentativo di spiegare che era solo per pagare la prenotazione fatta al telefono) e la ‘tracciabilità’ dei pagamenti per limitare l’evasione, fatto per la quale non credo che il mondo politico possa proprio darci lezioni. Sapete, amici, sono veramente stanco di avere sempre torto: con la Iata (che ti manda la Debit Memo e tu paghi sempre), con i T.O. (che i soldi li pigliano sempre, dando ai clienti spesso prodotti non all’altezza,anche se non sempre per colpa loro) e al cliente (cui,pur di non farci sputtanare sulla piazza, spesso restituiamo noi i soldi facendo finta che sia stato invece il T.O. che ha riconosciuto il danno ed ha provveduto al risarcimento. E in cambio? Iata che diventa sempre più monopolistica ed autoritaria (altro che collaborazione!), dimostrando che non ha capito (o non vuole capire) che il mercato è davvero cambiato; i T.O. che vendono direttamente a prezzi più bassi dei cataloghi sui quali lavoriamo noi; i clienti che arrivano in agenzia avendo già in mano prezzi trovati su Internet più bassi dei nostri facendoci fare la figura degli incapaci, se non addirittura dei ladri. Vale la pena di continuare? Non credo.
Albert, ho letto con attenzione la sua lettera ed è vero, come nel mio editoriale, c’è tutta la frustrazione per l’impotenza di questo settore di fronte a tutti i cambiamenti peggiorativi avvenuti negli ultimi anni. Anni fa scrissi un editoriale dal titolo “Ma non è meglio vendere la pizza a taglio?”. Ora siamo nel 2012 e la risposta rimane sempre la stessa: sì!
ciao Liliana apprezzo molto le tue parole, ed anche il sottoscritto, spesso, ha cercato, in qualche modo, di sensibilizzare il nostro settore, ma poi mi sono reso conto che, come sempre, c’è qualcuno che cerca di farsi promotore di lodevoli iniziative, e pochissimi sono quelli che ne prendono atto. Prima ero più determinato, ma più passa il tempo e più mi sto rendendo conto che il caos è ormai totale, ci si muove in una giungla e forse vincerà chi avrà la lama più affilata, che altro non è che resistere e continuare a crederci, oppure lasciar perdere, anche se ovviamente non sono scelte facili da fare, ma la vita spesso ci impone scelte da fare, ed ognuno deve decidere in base alle proprie situazioni personali. Per quanto riguarda il discorso del saldo anticipato basterebbe solo ricordarsi che esiste un preciso articolo di legge, il quale prevede che il versamento dell’acconto non debba superare il 25%, cosi’ come contemplato nell’articolo 38 del codice del consumo alla voce elementi del contratto di viaggio, solo che siamo tutti così “ammaliati” dal cliente disposto a confermare e anche saldare l’importo che ignoriamo questo preciso articolo di legge, vorrei vedere chi di noi ha il coraggio di dirlo al cliente e dobbiamo sempre augurarci di non incontrare quello saputone….
Gentile signora Liliana,
complimenti per l’articolo scritto!!!Un saluto
Grazie Franco.
Ciao Santo, questo redazionale era già pronto da oltre 20 giorni, ma ero quasi tentata di non pubblicarlo. Vedi, sono stata iscritta su FB nei gruppi di agenti di viaggio. Beh, devo dire che, spesso, sono molto sconfortata da ciò che leggo. Volevo scriverne un altro e intitolarlo “armiamoci e partite”…ma potrei ripubblicare un mio vecchio editoriale dal titolo “Agenti di viaggio, quanto ci piace chiacchierare!”. Purtroppo è quello che riscontro ancora oggi. Nonostante la situazione sia arrivata a livelli molto pericolosi, ancora ci si perde in chiacchiere e, quando c’è da agire, si tirano tutti indietro. Eppure è delle loro aziende che ci si deve preoccupare, non solo di quelle degli altri. Per organizzare un incontro, su 1.078 iscritti al gruppo, ho letto che soltanto 21 avevano dato l’adesione! Veramente sconfortante…Come possono cambiare le cose se la mentalità è ancora questa? Ognuno deve difendere i propri interessi con le unghie e con i denti…non solo con le parole. A chiacchiere solleviamo il mondo, poi…In quanto all’art. 38, ti verrebbe subito risposto che questa è una prassi diversa e, quindi, non c’entra niente non l’articolo stesso. D’altra parte, anche il cliente è contento di risparmiare e, quindi, è tutto ok…va bene per tutti, basta che c’è una prenotazione.
cara liliana ti rispondo subito, perché hai centrato il bersaglio, da attenta osservatrice che sei come me, di quello che succede nel nostro, vogliamo chiamarlo ancora settore e appunto come di ci tu basta farsi un giro sui vari social networks e non parliamo se ti capita di andare a qualche “incontro” di lavoro. Io francamente ne ho le scatole piene, sono orgoglioso di quello che ho fatto, di quello che ho dato e ricevuto da questa professione in tutti questi lunghi anni. Sento di essere in grado e di avere ancora tutto l’entusiasmo per proseguire, sento ancora intorno a me tanta fiducia da parte delle persone e quindi, forse anche egoisticamente parlando non so quanto valga la pena impegnarsi ancora per cambiare cosa? e allora continuo a mettere a frutto la mia esperienza prima di tutto per portare a me e alla mia azienda che divido con altre persone di lungo corso il frutto di questa esperienza. Gli altri facciano q
mi è partito il messaggio prima di chiuderlo e stavo concludendo dicendo che alla fine ognuno faccia quello che ritiene più opportuno tanto ormai mi sembra che non ci siano più presupposti per tante crociate, per tante belle parole.
Sono un dipendente di un’agenzia di viaggio, e mi sento profondamente offeso da quanto scrive la signora Francesca. forse lei ha avuto a che fare con qualche agente di viaggio incompetente per avere una visione così cattiva e distorta dei ns colleghi. Bene, noi non facciamo niente? A me non sembra proprio. In questa terribile crisi che ha colpito tutti i settori e il nostro in particolar modo, le agenzie serie sopravviveranno (si spera) e con grandissima fatica. Noi mandiamo le migliori offerte ai nostri clienti con le nostre newsletter, contattiamo i clienti telefonicamente (quindi anche sostenendo delle spese) per informarli che ci sono delle offerte da prendere al volo dei tour operator, mandiamo gli auguri di Pasqua, di Natale, di Buon Anno, costruiamo viaggi ad hoc, o consigliamo ed indirizziamo il cliente che si fida di noi a scegliere un prodotto piuttosto che un altro, a partire con un t.o. piuttosto che un altro. E la signora Francesca è a conoscenza dei comportamenti sbagliati dei tour operator? Quando chiedi consigli su una struttura da loro venduta che ti dicono sempre che è ottima, che è pulita, che è buona e magari gli affidi i tuoi clienti che si ritrovano in mezzo a strutture fatiscenti e si rovinano la vacanza? E con chi se la prendono i clienti, secondo lei? Con il tour operator? No, se la prendono con noi Agenti. Il tour operator non ci mette la faccia, ce la mettiamo noi. Siamo noi che ci prendiamo i rimproveri dei clienti. Un mio ex-capo, che mi ha insegnato molto in questo mestiere, una volta mi disse una frase che ho stampato nella memoria e sulla quale baso la mia strategia di lavoro con ottimi risultati. Mi disse “Ricordati, ci vogliono 10 anni per conquistare un cliente, e ci vogliono 10 secondi per perderlo!”.
E’ giusto anche ciò che dice la signora Francesca, ovvero che il discorso può essere l’inverso, ovvero se la chiusura e il fallimento è dell’agenzia dettagliante è il tour operator che ci rimette. Giusto, anzi giustissimo. Ma c’è anche da sottolineare che, noi agenzie facciamo dei contratti con i clienti, dove per legge dobbiamo riportate il nome del tour operator, l’hotel scelto e quant’altro. Se un cliente che ha già pagato l’agenzia versando la quota del prenota prima, torna e vede una serranda chiusa, se ha un minimo di sveltezza, può chiamare il tour operator e cercare una soluzione per ottenere comunque il suo viaggio, dico male? Ma se a fallire il tour operator l’agenzia che fa? Deve contattare l’hotel? la compagnia aerea? I corrispondenti? Fare lei da tour operator? Non è detto che possa farlo e sicuramente non lo farà allo stesso prezzo e dovrà comunque rimetterci qualcosa. Quindi chi è che, ancora una volta non è affatto tutelato? L’agenzia o il tour operator? La Signora Francesca, o quelle/i che la pensano così, dovrebbero, appunto documentarsi su TUTTO il panorama presente sul mercato, non solo su un singolo caso che magari può essere successo a lei in prima persona. Una rondine non fa primavera. Come dipendente, appoggio moltissimo il discorso della signora Comandè, perchè, in questi tempi di magra assoluta, preferirei che il mio datore di lavoro avesse qualcosa nelle casse da darmi a fine mese per tutto il lavoro che svolgo e non che ci debba rimettere sempre lui in prima persona, come accade da qualche anno a questa parte. Spero che nel settore si cominci a pensare in maniera un pò piu’ unitaria e non ognuno al suo orticello. Così non si va da nessuna parte.
Complimenti signora Comandè, sono contenta che finalmente qualcuno scrive come realmente stanno le cose. Che belle manovre che fa il nostro caro ed amato governo. Incentiva l’e-commerce defiscalizzandolo anzichè incentivare i negozi tradizionali che quindi assumono personale, aumenta le tasse ni maniera esponenziale, riduce il nostro potere di acquisto e altre soluzioni intelligenti. Quindi, così facendo, non dovendo sostenere delle spese fisse come le tasse, i siti di e-commerce potranno sempre e comunque avere dei prezzi molto piu’ bassi rispetto a quelle imprese “fisiche” che sostengono il doppio delle spese. Non ho più parole davvero.
Complimenti Liliana, condivido appieno quanto da te detto. Dobbiamo svegliarci davvero, fare qualcosa, proposte, pubblicità dobbiamo far entrare i clienti in agenzia, trascinandoceli. Stando fermi e chiusi dentro non succederà mai nulla e non riusciremo a sopravvivere. Dobbiamo anzitutto trovare una coesione tra di noi. Senza quella, tutto il resto sono solo chiacchiere.
Marina, sono anni che lo vado ripetendo. Il più grosso problema degli agenti di viaggio è la loro individualità e il loro non coraggio di affrontare le situazioni. Vorrei tanto che lo capissero ma, da qul che leggo nei forum, sono più disposti a chiacchierare che ad agire. E questo mi dispaice molto.
Laura, devi essere una nuova lettrice. Sono 20 anni, infatti, che scrivo le cose como sono. Purtroppo non ci sono parole su ciò che sta accadendo nel settore. Ma qualcuno dovrà prendersi anche la responsabilità di capire il perché…ma sarà troppo tardi.
Edoardo, sei un bravo agente di viaggio e mi fa piacere sapere che l’agenzia per la quale lavori sia così attenta nei riguardi dei propri clienti. La Signora Francesca, purtroppo, ha una visione negativa del settore dei dettaglianti, ma qui, su queste pagine, tutti hanno il diritto di dire la propria. Anche dissentire. Io non sono la “Bibbia”.
Santo, mi fa piacere che tu abbia ancora l’entusiasmo per proseguire. Sicuramente non sei di quelli che si lamentano senza agire. Il fatto che tu abbia la fiducia di tante persone-clienti, vuol dire che sai dare loro quel valore aggiunto che molti non danno più. Buon lavoro.
Cara Liliana lavoro nel settore da più di 25anni e ne ho viste di tutti i colori!Vero che ognuno di noi è libero di esprimere la proprio opinione ma mi domando la Sig.ra Francesca se davvero è “un’addetta ai lavori” come noi!Resto basita da certi commenti…
Complimenti per l’articolo!E’ sempre un piacere leggerla!
Liliana,quanta verità! Quanti di noi si sono fermati a pensare a quello che hai scritto? Lamentiamo tutti la stessa cosa, peccato che le “voci di protesta” siano poche per poter far qualcosa! Dici bene!”Agenti sveglia!”Ma sul serio però!
“In questi ultimi tempi si è potuta notare un’accelerazione sia della decadenza che dello sfaldamento del settore agenziale”. E con questo non c’è nulla da aggiungere!
Metti pure che il Governo ci sta mettendo del suo e in peggio, (mai in meglio) e il quadro ha un bel colore scuro! Ma dove arriveremo? Almeno grazie a te Liliana sul tuo giornale abbiamo modo di lamentarci e condividere i ns disappunti! Un caro saluto!
Grazie Giovanna, lo riconfermo: ognuno è libero di esprimere i propri commenti. Grazie ancora per i complimenti.
Paolo, non so quanti si siano fermati a pensare a ciò che ho scritto. Io mi auguro che si fermino a pensare che i tempi stringono e le previsioni per l’estate sono pessime. Forse l’estate li farà dormire ancora un po’, ma il risveglio sarà tristissimo. E me ne dispiace molto.
Federico, in realtà ci sarebbe molto altro da dire. In quanto alle lamentele, ci sono anche alcuni social network utilizzati proprio per questo motivo, per le lamentele. Che, però, restano solo tali. Un caro saluto anche a te
Ho letto il tuo editoriale e mi complimento per le tante verità espresse. Mortifica il fatto che pochissimi leggono o si interessano o ancora peggio capiscono. Mortifica anche il fatto che in ogni gruppo creato di recente nel facebook si creano polemiche che passano alle ingiurie personali senza mai concludere nulla. Sembra oramai un rifugio per sfogarsi. Personalmente mi sono cancellato essendo la via migliore per evitare ulteriori polemiche. La situazione purtroppo è drammatica e nulla mai si risolverà finché interessi personali dominano. Nessuno riesce a capire che l’abusivismo si combatte anche con l’esposizione in prima persona come ho fatto personalmente, ma sopratutto quanto esisterà un ministero valido ed una legge che obbliga Regioni o Province di controllare a partire dal web. Non è assolutamente pratico che ogni Provincia abbia regole diverse ed è inammissibile che non effettuano nessun controllo senza una segnalazione protocollata o per la semplice e cronica mancanza di fondi. Parlo esperienze personali finite amaramente nel nulla e non è che il garante aiuti, ne la Polizia Postale inibita ad agire contro siti non registrati in Italia, o almeno quanto mi era stato riferito quanto presentai ben otto pagine di nominativi che usavano il nostro marchio come operatori nei più svariati paesi. Mi hanno detto che tutto sommato ho avuto pubblicità. Editoriali come il tuo pungono e spero che si moltiplicano finché Il Ministero si renda conto che Turismo incoming è una cosa e Turismo attraverso TO e ADV è un’altra realtà che sostiene
migliaia e migliaia di persone che si occupano anche dell’incoming in Italia.
Grazie Nick per l’apprezzamento. Purtroppo sono rimasta delusa anch’io dal “chiacchiericcio” e dalle polemiche personali che ho letto nei social network nei quali mi hanno iscritta. Sono amareggiata tant’è vero che ho ridotto la frequenza dei miei editoriali. Quest’ultimo era stato scritto oltre 20 giorni fa, ma non mi sentivo di pubblicarlo. Quando leggo cose futili o, peggio, cose non degne di persone di definirsi agenti, mi prende lo sconforto e mi sento un po’ come “Don Chisciotte” che combatte contro i mulini a vento. In quanto alle Province e alle Regioni, ognuno legifera come vuole e fa quello che vuole, compreso il non controllare le situazioni poco chiare o di abusivismo bello e buono. La risposta che ti hanno dato sul fatto che hai avuto pubblicità, dimostra quanta “anarchia” – e mi dispiace snobilitare questa parola – regni in ogni settore del nostro paese, oltre ad una grande ignoranza.
E’ triste essere in tanti a condividere la stessa amarezza ed ancora più triste che non si riesca in alcun modo a cambiare la situazione.
Leggo amaramente quanto riportato dalla signora Comandè. Le faccio i miei complimenti, e concordo con quanto detto anche dal sig. Nick. Editoriali come i suoi pungono, e io, come penso moltissimi che la seguono (chi da anni come me, chi da poco) hanno capito di che tempra è fatta. Ci auguriamo tanto che queste sue parole possano arrivare a chi dovrebbe occuparsi di noi. Personalmente continuerà ad essere un fedele seguace del travelling interline e della sua direttrice.
Sì Gaetano, sono proprio d’accordo con te.
Grazie Giulio. Anche per seguirmi da anni.
Salve signora Comandè,
è sempre un piacere leggerla e seguirla, soprattutto quando cerca di svegliarci e ci esorta a fare qualcosa di concreto. Noi agenti purtroppo parliamo tanto, forse troppo, ma non riusciamo mai a metterci d’accordo. Ognuno bada alla propria attività e basta. Grazie mille e le auguro un buon week end
Grazie Cristiana, finché ne avrò la forza, cercherò sempre di esortarvi ad agire. E’ per il vostro bene. Ma sembra che non tutti lo capiscano. Buon fine settimana anche a lei.
Io sto rischiando di chiudere la mia agenzia di viaggio dopo averle davvero provate tutte. La gente non parte, non spende soldi, è tutto fermo e bloccato. Per strada negozi e ristoranti sono vuoti, ma come si può pensare di andare avanti in questo modo? E poi leggere tutte queste notizie truffaldine nei nostri confronti. E-commerce defiscalizzato mentre io appena apro la serranda dell’agenzie le tasse mi divorano, tour operator che fanno i loro porci comodi scavalcandoci, e la coesione inesistente tra noi agenti e colleghi pronti a saltarci addosso l’uno contro l’altro per chiudere una pratica con un utile di 30 euro a persona con un cliente che prima ha fatto il giro delle sette chiese. Dove sono i nostri “sindacati” ? Ne abbiamo uno? Io non l’ho mai sentito. Associazioni di categoria che ci difendono sempre le abbiamo? Oppure le dobbiamo sentire solo quando ci sono attentati, o uragani o che altro? Io davvero sto seriamente pensando di lasciare questo settore che da sempre ho amato. Complimenti ancora per l’articolo signora Liliana
Carlo, mi dispiace per quello che ha scritto. Purtroppo la realtà è questa e, a volte, bisogna fare delle scelte, anche se dolorose. Cordiali saluti
Gent.ma Liliana, ammiro il coraggio della denuncia, oltre alla lucidità e chiarezza della descrizione e dei passaggi di una situazione che rischia di danneggiare un settore e, dunque, una parte consistente del mondo economico, quella che offre vacanza e, dunque, divertimento e benessere.
La figura dell’agente è importante. Non sono un addetto al settore ma un giornalista che per molti anni ha trattato il turismo, soprattutto come punto di riferimento per turisti scontenti. Quelli che bussavano alla porta del grande quotidiano nazionale dove lavoravo,erano, come ricordo benissimo, turisti che si erano confezionati il viaggio da soli. Non avevano alcun punto di riferimento a cui rivolgersi. Andavano nei giornali per denuncia , ma cosa? Si rivolgevano alle cosiddette associazioni dei consumatori che, davanti a certe clausole non viste dal cliente, avevano accettato imposizione discutibili dal Tour Operator o dal vettore aereo. Nessuno è sempre colpevole, nessuno è sempre innocente. I Tour operator mettono le loro clausole perchè debbono salvaguardarsi, come pure i Vettori, ma la figura dell’Agente, appunto perchè svolge funzione di filtro, è quella di chi da sicurezza nella scelta della meta e per ogni aspetto del viaggio al Cliente. L’Agente per me è sempre stato il vero amico del cliente, svolge un lavoro per il quale deve essere pagato.
Grazie Salvatore per il tuo commento e mi fa piacere che tu abbia concluso con la frase “l’agente è sempre stato il vero amico del cliente”. E’ quello che, purtroppo, non pensano molte persone – soprattutto i giovani abituati a stare davanti al PC per sentirsi più “bravi” degli agenti stessi.
Ciao Liliana, concordo appieno con quanto da te sopra riportato. Ho aderito qualche tempo fa ad un gruppo di agenti di viaggio creato principalmente per trovare una soluzione e mi sono dovuta cancellare. Gente che si offendeva l’uno con l’altro, persone che stanno solo li ferme a lamentarsi. Allora, a questo punto, semrba che, prima di voler smuovere mari e monti, prima di qualsiasi nostra iniziativa, prima di tutto, dobbiamo cercare NOI la nostra coesione, dobbiamo sentirci noi un gruppo uniforme pronto a dare battaglia per salvaguardare i nostri diritti e i nostri posti di lavoro soprattutto. Quando quel momento arriverà potremo parlare di soluzioni da adottare per non essere schiacciati dalla crisi, prima, siamo solo destinati a soccombere e a chiudere le nostre serrande.
Bisogna svegliarsi, è vero, qui ognuno fa i propri comodi e noi siamo sempre in mezzo, prendendo schiaffoni dai clienti e dai fornitori all’unisono. Sono stufo di questa situazione come, dai commenti che leggo, un pò tutti noi. Ha ragione Liliana quando dice che dobbiamo svegliarci e salvaguardare i nostri diritti. Se non ci pensiamo noi ai nostri interessi non lo farà nessun altro.
Carolina, è il problema che denuncio da anni. La mancanza di coesione degli agenti. SEnza coesione non si arriva da nessuna parte.
Fausto, è proprio così. Se gli ADV non salvaguardano i loro interessi, chi ci penserà? Fino ad oggi…
Carissima Liliana come sempre hai colto nel segno:i l Prenota Prima sarebbe meglio chiamarlo”Incassa Prima” da parte dei TO è l ultima presa in giro per le ADV in un periodo di crisi economica dove la continuità del flusso di liquidità è vitale.Sembra sia in atto,da qualche anno,un vero e proprio tiro al bersaglio nei confronti delle ADV da parte di tutti gli attori del settore:Tour Operator per cui la misera commissione risparimata delle Adv sembra vitale e poi vanno a suicidarsi su internet in una sfrenata corsa alla concorrenza al ribasso;compagnie aeree ,come la nostra di bandiera,che programma di vendere i biglietti nelle ricevitorie e anche qui la misera commissione delle agenzie rappresenta una goccia invisibile il cui certo non potrà contribuire a tappare i buchi causati da anni di dissennata gestione.Il Prenota Prima è l ultima delle prese in giro per le Adv a cui viene tolta anche quel poco di liquidità e a vantaggio di chi?di aziende che oggi ci sono e fra qualche mese chi lo sa?Non hanno insegnato nulla i recenti casi di gran parte dei marchi storici del tour operating italiano?e perchè mai un Adv dovrebbe metterci la faccia e il tempo per fare l esattore per chi ha i bilanci in profondo rosso e non si sa se fra qualche mese esiste ancora?con il rischio poi nella malaugurata,ma non più tanto remota,ipotesi che il Tour Operator chiuda i battenti di ritrovarsi in una causa legale con i clienti.L idea poi di defiscalizzare l e-commerce rappresenta un ulteriore e assurdo colpo per la rete andando a privilegiare aziende in rete che spesso non indicano nè la sede o la partita iva.Siamo all assurdo più totale e,come hai giustamente detto tu,è ora di svegliarsi perchè il tempo è scaduto e se la categoria non reagisce compatta oggi rischia di non avere nessun domani.Un caro saluto.
Rino Siconolfi
Rino, le nostre idee sul turismo e sulle “porcherie” che vengono commesse sugli ADV, sono sempre state uguali. Purtroppo, e affermo,o purtroppo, la categoria ancora non ha capito di trovarsi davanti ad un precipizio e basta una “spintarella” per rotolare nel burrone senza più avere la possibilità di risalire. Spero che, prima o poi, lo capiscano…per ora ne dubito un po’. Un caro saluto.
Gentile signora Comandè,
ho appena finito di leggere il suo articolo e mi complimento per quanto ha scritto.Sono pienamente d’accordo con lei, pur essendo un’agente di viaggio, noto che non c’è proprio unione fra noi e ci facciamo mettere sempre da parte per ogni cosa. Ce lo meritiamo? Forse si, perché non abbiamo il coraggio di agire o di farci sentire. Grazie e cordiali saluti
Grazie Carla. Non so se il settore se lo meriti o no, ma la cosa più brutta è che non si muovono, non prendono provvedimenti, non si uniscono, non parlano chiaro con le Associazioni di categoria.
Ciao a tutti, ho letto attentamenete sia l’articolo di Liliana che i vari commenti.
Non entro nel merito dell’argometo ma trovo stucchevole questa guerra tra poveri cioè tra T.O. e Agenzie. Non so se ve ne siete resi conto ma negli ultimi 4 anni sono deceduti 24 operatori tra piccoli medi e grandi , una compagnia aerea charter di valore europeo….e non so il numero di agenzie dettaglianti che hanno cessato l’attività…Il mondo cambia , spesso è difficile uscire dalle consuetudini e magari si danno colpe e responsabilità ad altri e ci si dimentica delle proprie azioni restando prigionieri della quotidianità.
Non mi piacciono neanche le generalizzazioni…..non tutte le adv sono uguali e non tutti i T.O. sono uguali…guardatevi in giro e provate a cambiare le abitudini…fare scelte diverse e sopratutto moderne.
Tutti gli indicatori che il futuro sarà tutto mirato al viaggio su misura, scompariranno i pacchetti charter che già oggi non hanno più redditività , la profilazione di questi viaggi ha bisogno di: consulenza,trasparenza e rapidità nelle risposte ….queste sono le cose che il cliente pretenderà dell’agenzia. Anche la scelta dei fornitori da parte dell’agenzia a mio avviso dovrebbe avere criteri diversi da quelli usati nel passato. Iniziando dalla solidità finaziaria, dalla qualità e quantità di prodotto a disposizione e della loro fruibilità, dell’assistenza commerciale prima durante e dopo la vendita.Un po’ di potere le agenzie lo hanno ancora,… punire con le vendite chi si comporta in maniera non ripettosa del lavoro altrui premiare invece chi ritiene l’agente di viaggio la figura professionale logica a cui affidare la commercializzazione del proprio prodotto.
Mi fermo perchè bisognerebbe aprire un forum apposito su argomenti come questi.
Ringrazio ancora Liliana per lo spazio di confronto e auguro ……
Salute x tutti
Ciao
Carlo, grazie per il tuo intervento molto preciso e giusto. Condivido il tuo pensiero, chiaramente. L’unica cosa che mi preoccupa è: come si fa a capire che un operatore è solido finanziariamente rispetto ad un altro? La scomparsa e le difficoltà attuali di T.O. da sempre noti per la loro solidità, non fa stare molto tranquilli gli ADV e rende difficoltosa anche la scelta. Oggi nessuno può mettere la mano sul fuoco per nessuno, ADV comprese. I tempi sono quelli che sono. Forse l’arma della non vendita dei prodotti degli operatori scorretti potrebbe essere un’arma vincente…ma c’è internet, e anche lì i T.O. si sono già preparati ad una vendita diretta con i clienti. Certo, hanno sempre bisogno del supporto delle agenzie, e questo sicuramente li danneggerebbe tanto. Anni fa, alla Bit, mi capitò di parlare con un T.O. che mi disse chiaro e tondo che per lui gli ADV non erano necessari al T.O. Oggi questo operatore ha chiuso i battenti…e se da una parte mi dispiace, la mia parte “cattiva” mi fa essere contenta perché io lo contestai tantissimo quando fece queste ammissioni. Chi di spada ferisce…
Disuniti e abbandonati a noi stessi, questo è quanto mi viene da dire in merito alla situazione degli agenti di viaggio. Vero è che chi fa da se fa per tre ma non sempre è possibile.