La crisi investe giovani e anziani. Nel sondaggio diffuso gli da Confesercenti-Swg emerge il costante peso della crisi economica sulla decisione di programmare le proprie vacanze estive.
Circa il 50% dei giovani che non faranno vacanza rinunciano per motivi economici, cifre similari per gli over sessantacinque (48.4%) che non si muoveranno di casa.

Un 30% degli intervistati nella fascia 18-34 non rinuncerà a qualche giorno fuori pur spendendo meno, il fattore spesa influisce anche sulla scelta della destinazione (per il 60% di chi la vacanza la farà comunque).
6.3 milioni di italiani over 64 passeranno la stagione estiva tra le mura domestiche, circa il 30% a causa della crisi economica e un altro 20% che non è solita partire per l’estate.

Sempre secondo le valutazioni della Confesercenti il pensionato “medio” – con circa 11.300 € lordi nel 2011) subirà una riduzione del potere d’acquisto pari a circa 410 €, taglio che sommato a quello relativo al periodo 2008 – 2011 (554 €) porta a quasi il 9% la caduta della pensione reale netta in un quinquennio. Difficile, quindi, pensare che in questa situazione si possa immaginare un periodo di vacanza.

La fascia in assoluto più penalizzata è quella che va tra i 25 e i 34 anni, complice ovviamente la pesantissima crisi occupazionale e le difficoltà d’accesso al mondo del lavoro dei giovani. Tra quelli che lavorano la preoccupazione maggiore, che rende difficile programmare una pausa vacanziera, è la pressione fiscale (per l’11% dei trentenni), fattore ancora non avvertito fra le fasce più giovani che non riescono ad accedere al mondo del lavoro (circa il 36% del totale).