Di Liliana Comandé.
Parliamo, parliamo ma non esce niente di concreto dalle tante chiacchiere. E’ ora di prendere coscienza che bisogna agire se si vuole sopravvivere.
Di cosa vogliamo parlare questa volta? Dei problemi irrisolti del settore? Del fatto che il nuovo Ministro del Turismo è un po’ – o meglio – tanto “ghost”? Oppure che oggi molti si sentano dei novelli “sputasentenze” e si mettono a scrivere cose che da venti anni vado scrivendo e delle quali ho quasi la nausea? Oppure ci interessa dire che gli agenti di viaggio hanno preso coscienza del loro lavoro e ne parlano nei social network o altrove? Ne parlano, appunto! E se rispolverassi un mio vecchissimo editoriale dal titolo “Agenti di viaggio, quanto ci piace chiacchierare”, direi che da allora non è cambiato assolutamente niente. Sempre e soltanto di sole chiacchiere si tratta. Blog, semi Blog e “sfogatoi vari” stanno sorgendo come funghi a destra e a manca. Gli argomenti trattati? Sempre gli stessi che facevo nei miei editoriali venti anni fa. Come dire: i tempi cambiano ma le lamentele e le chiacchiere restano le stesse.
Allora di cosa vogliamo parlare questa volta? Ricominciamo con il dire che il lavoro è diminuito e che molte agenzie hanno chiuso i battenti? Notizia vecchia che non fa più “notizia”, appunto. Vogliamo parlare del fatto che alcuni T.O., clamorosamente falliti, stanno ritornando nel settore sotto mentite spoglie? Io direi agli ADV: occhio a chi c’è dietro ad alcuni cosiddetti nuovi operatori, perché proprio nuovi non sono! Scavando scavando troviamo che le stesse facce toste, che hanno causato danni d’immagine ed economici al settore, stanno rimettendo su nuovi T.O., chiaramente con nomi diversi dai precedenti. Oppure vogliamo parlare di chi ha affittato un vecchio marchio, per pochi Euro l’anno, ma dietro c’è ancora lo stesso cognome di chi ha fatto fallire l’azienda lasciando debiti a destra e a manca? O vogliamo dire che il nuovo Decreto dello Sviluppo, contestato giustamente da Bernabò Bocca, Presidente Federalberghi, consente ai pescatori di affittare le proprie camere ai turisti diventando così – di punto in bianco – anche loro piccoli albergatori? Fra un po’ anche il salumiere potrà affittare il suo retrobottega e diventare affittacamere, così abbiamo risolto anche il problema dell’utilizzo di questi spazi che non davano alcun reddito!!!
O che ne dite del fatto che Costa Crociere abbia messo un “corner” a bordo delle sue navi per una vendita diretta delle sue crociere? Oppure vogliamo far finta di venire tutti dalla “montagna del sapone” e non capire che ci sono operatori, che da anni fanno anche altre cose – tipo Fiere turistiche – ed un bel giorno si accorgono di essere anche proprietari di un’agenzia. Non solo, all’improvviso si rendono conto che tutto va male nel settore e “tuonano” dall’alto incitando gli ADV a mettersi insieme e a fare una specie di movimento come quello dei garibaldini. Che strano, però, da quando su Facebook sono sorti gruppi di agenti che si lamentano per come stanno procedendo (anzi, non procedendo) le cose nel turismo, di punto in bianco tante persone, che hanno un proprio blog, si sono accorte che le cose vanno male e così sono diventate tutte critiche di questo e di quello. Sono tutti diventati degli “sputa sentenze”!
Sembra quasi che tutti abbiano la smania di diventare una specie di Zorro con il desiderio di difendere i più deboli o dar loro voce. C’è addirittura chi ha creato un ulteriore social network sollecitando l’invio di lettere di lamentele… Eh sì, nel 2012 ci si è accorti che parlare delle problematiche del settore e notificarle agli ADV paga, peccato che questi problemi vengono da molto lontano e non da oggi. E allora mi domando: ma questa gente dove si trovava qualche anno fa? In Alaska, forse? Hanno aperto gli occhi solo oggi, come mai? Prima avevano problemi di vista e non riuscivano a vedere oltre la punta del proprio naso?
Eppure sono tanti di quegli anni che il settore soffre di un grande disinteresse da parte delle autorità competenti, dei vari Direttori e di una ex Ministra che, per fortuna sua e nostra, ora si occupa dei suoi beneamati cani. Ma se il settore sperava di ottenere una qualche attenzione e qualcosa di concreto dal nuovo Ministro, ha proprio sbagliato. Tranne qualche frase fatta e scontata, detta in qualche conferenza stampa, Gnudi ancora non ha fatto niente di niente per il turismo, pur essendone l’autorità massima!
E allora proseguiamo con l’enunciare ciò che è stato fatto per incrementare il turismo in Italia. Vogliamo parlare dell’imposta di soggiorno e della tassa sui consumatori turistici introdotta da parecchi Comuni italiani? Abbiamo talmente cura di sfruttare al meglio il nostro “petrolio”, che lo “sfruttiamo” solo per riempire le casse dei Comuni! Certo che siamo proprio bravi e…incapaci. O meglio, capaci di mandare i turisti in altre nazioni dove possono ottenere gli stessi servizi pagando molto meno di quanto pagano da noi.
Un settore sempre più allo sbando
Tutto procede come al solito, dunque, e su questo solito bisognerà riflettere perché mai come quest’anno si vedranno i risultati degli ultimi anni trascorsi nell’attesa di una ripresa che ancora appare non solo lontana, di più.
Il settore mostra sempre di più tutta la sua fragilità e quel che è andato perduto non si recupererà più. Ovunque, fra gli operatori, si registra un grosso calo delle prenotazioni Come la mettiamo, quindi, con chi non si accorge che a fine anno, probabilmente, svaniranno nel nulla numerose piccole agenzie? E siamo sicuri di ritrovare anche tutti gli operatori che c’erano all’inizio dell’anno?
Il dettagliante, una specie non protetta e, forse, in via di estinzione
In tutto questo mare di pianto. l’unica cosa positiva è che, finalmente, gli agenti di viaggio sono scesi sul sentiero di guerra. Negli ultimi mesi, infatti, contestano senza troppi giri di parole quegli operatori che si comportano come se non esistesse più la figura dell’intermediario. Ci hanno messo tanto tempo ad aprire gli occhi e speriamo per la categoria che non sia troppo tardi. Anche se, troppo spesso, ci sono troppe parole e nessun fatto Da anni andiamo ripetendo che l’etica professionale è diventata sempre più un termine astratto. Ognuno mette in pratica il detto “si salvi chi può” e lo fa anche a scapito degli altri.
C’è di tutto in questa specie di giungla: operatori che “bypassano” l’ADV e trattano direttamente con il cliente finale; siti Internet – così tanto pubblicizzati dai media – nei quali si trova di tutto e anche di più per l’organizzazione dei viaggi on line; compagnie aeree che applicano ai clienti, che prenotano sempre in Internet, sconti superiori rispetto a quelli che praticano ai dettaglianti; albergatori o proprietari di agriturismi poco onesti che cercano di fidelizzare (attraverso riduzioni di prezzo) il cliente mandato da un’agenzia; improvvisati agenti di viaggi che organizzano gruppi e gruppetti direttamente con i T.O. risultando sempre vincenti rispetto ai veri ADV perché, non avendo alcun genere di spesa, si permettono di praticare prezzi più bassi; furbi clienti che si fanno preparare nelle agenzie più preventivi di viaggio, con tanto di nomi di alberghi, e poi se li organizzano da soli avendo tutto il materiale necessario per il “fai da te”; oppure entrano nelle agenzie con le stampate di ciò che hanno trovato in Internet e te le “sbattono” in faccia con aria di sfida.
E potremmo continuare ancora con altre cose del genere…ma non ne ho voglia…Bisogna pensare ad agire oltre che a parlare. Me compresa!
Liliana Comandé
Bello tosto anche questo suo editoriale, ma ha perfettamente ragione e condivido appieno quanto da lei scritto. Buon lavoro e speriamo di risentirci a fine anno.
Verissimo e d’accordissimo. Ho la bacheca di facebook, di twitter e di tutte gli altri social network intasata di messaggi e di notifiche di pure chiacchiere da parte dei “colleghi” agenti di viaggio. Tutti parlano, poi quando si organizzano delle sottospecie di manifestazioni, ci si presenta in quattro gatti. Non è così che si alza la testa… Così si va dritti dritti verso la chiusura delle saracinesche.
Il ministro del turismo? Perchè esiste? Non era un’entità fantasma? Io pensavo di fare una seduta spiritica per presentare i reali problemi del settore, forse così ci ascolta. E’ proprio vero, Liliana, i problemi risalgono ad anni e anni fa, non sono di adesso. La cosa che mi sorprende è il tipico atteggiamento italiano su queste cose. Non ci si preoccupa per evitare che i problemi arrivino, ci si preoccupa e ci si lamenta quando sono arrivati e, nonostante tutto, aspettiamo sempre siano gli altri a risolverli. Che dispiacere per il lavoro (a mio avviso) piu’ bello del mondo.
Cara Liliana, spiace ma non condivido niente.
Non che sia importante la mia opinione, per carità, ma come fai a criticare chi ha o scrive sui blogger le proprie sensazioni e il malcostume del turismo italiano, quando due righe prima e due righe dopo questa tua affermazione, scrivi che già vent’anni fa criticavi le stesse cose?
Tu “si” mentre gli altri invece “no”?
E perchè?
Poi in merito al B. Bocca che reputi saggio nelle sue affermazioni, beh; non credo proprio che qualche camera gestita da quei pochi pescatori che ancora rimangono nello stivale sia un grande danno per il turismo italiano, anzi, potrebbero fornire un più che tanto male non fa.
Viceversa mi chiedo come può il pres. di Federalberghi da oltre 10 anni (circa 29.000 alberghi su 34.000), essere sempre presente nelle decime commissioni del Senato e della Camera (quelle del turismo), ben piazzato nelle varie cene tra coloro che comandano questo settore, andare a braccetto con chi conta nelle convention nazionali e bla bla bla, e non riuscire a far cambiare opinione a “chillillà” nelle sue critiche (per chi se le beve) sempre accese nei confronti del regnante di turno.
Ma cosa ci sta a fare se non ci riesce?
E non dichiarò d’esser contento che il ministro del turismo fosse diventato il Gnudi?
E non l’aveva, la stessa cosa, anche accennata nei confronti della Brambilla con cui soventemente ci si trovava (per caso?) un po’ da tutte le parti?
E visto che non viene ascoltato (lo lamenta lui) come fa ad essere premiato con delle cariche istituzionali sul tipo vice presidente del CNEL che quel che serve è scritto qua ( http://tuttosbagliatotuttodarifare.blogspot.it/2010/10/bernabo-bocca-nominato-vice-presidente.html ).
Strano, molto strano davvero!
Grazie dell’ospitalità e con immutato rispetto.
” The same old story ” purtroppo. Che dire, ci troviamo ogni volta a confrontarci in merito all’attuale situazione ma credo che difficilmente DA SOLI potremo arrivare ad una soluzione. Comunque è sempre un piacere leggere i suoi editoriali.
Mauro, mi sembra che sia in linea con i miei soliti editoriali, tranne quello dal titolo “Come eravamo”. Anch’io mi auguro di risentirci a fine anno.
Rosanna il più grande problema del settore è sempre stato questo: la non unione fra le categorie e questo è il risultato. Purtroppo, si parla sempre troppo e non si agisce mai.
Federica, infatti abbiamo un Ministro Fantasma, così come lo è stata l’altra – tranne per la visibilità e non per i fatti. Anche a te dico che i problemi si risolvono in casa e non sono glia latri che ce li risolvono. Ci possono dare una mano, questo sì, ma il grosso del lavoro deve essere fatto da chi ci lavora in questo settore.
Caro Luciano, i miei editoriali sono miei pensieri ed io non sono “la verità assoluta”. Io ho soltanto espresso le mie perplessità sul fatto che solo oggi – quando la situazione è talmente critica da sembrare irreversibile – ci si sta accorgendo dei problemi del turismo. Non c’entra niente il “tu si mentre gli altri no”. Io dico soltanto che questi problemi esistevano già 20 anni fa ma nessuno ne parlava tranne me e poiché avevo una rivista cartacea, mi sono preclusa un bel po’ di pubblicità. Ma a me non è importato niente altro che dire le cose come stavano e non mi sono mai nascosta dietro un social network per far lamentare le ADV. Io le lamentele degli agenti le ho sempre pubblicate sulla rivista cartacea, dando anche delle risposte. In quanto a Bocca, io non ho scritto che è saggio, ho detto che ha fatto bene a esporre le sue perplessità su questa nuova iniziativa che danneggerà gli albergatori. E non ti preoccupare, vedrai quante case di “pescatori” usciranno fuori….Se lui va a braccetto con chi conta nelle Convention Nazionali e poi non conclude niente, vuol dire che anche frequentare chi è che conta a volte non basta. Oppure…pensiamo altre cose. Tutti noi abbiamo sperato che la nomina di Gnudi cambiasse qualcosa. Purtroppo il settore continua a non contare niente ma, all’inizio, ci abbiamo sperato in tanti in questa sua nomina. In quanto alle cariche istituzionali di Bocca, mi risulta che anche chi ha fatto parte di altre associazioni, standone ai vertici, abbiano avuto qualcosa in cambio quando hanno smesso di essere Presidenti di questa o quell’associazione. In Italia non c’è niente che non sia strano ad incominciare dal fatto che un paese come il nostro si disinteressi totalmente dell’unico tesoro che ha. Grazie per le tue considerazioni costruttive. Buona serata.
Grazia, la ringrazio per il suo commento.
Io ho dedicato parecchio tempo a quella che credevo e credo ancora fosse la via più giusta (wiaggi, http://www.itango.it. Purtroppo da soli è impossibile e gli adv si dimostrano quello che sono intermediari e forse un bel po’ parassiti.
Io ho venduto l’agenzia a degli indiani e devo dire che si dimostrano molto lucidi ed efficaci come imprenditori.
x Luciano: credo che Liliana implicitamente sia d’accordo con te e che il suo sfogo sia diretto al fatto che dalle tante chiacchere non escono fatti… Poi scusate ma che le agenzie così come sono debbano scomparire pensavo fosse ormai scontato. Resta solo qualche cariatide a difendere più che altro l’esistenza dei network, parassiti della seconda specie… Il turismo non morirà ma la distribuzione deve adeguarsi.
chi non l’ha capito credo che resterà a piangersi adosso , però devo dire che anch’io sono delusa sia dalla categoria che da un paese che spreme il turismo come una vacca grassa e non ha mai investito ne in risorse finanziare ne in risorse umane competenti …… fine ! anche noi non siamo più da anni una classica agenzia viaggi ( con orgoglio posso dire 42 anni ) ma c’è ancora spazio per fare altro però confesso che è difficile e spesso frustrante e se non mi piacesse tanto avrei già mollato …..
Gentile signora Comandè, sono a complimentarmi con lei per l’articolo scritto!!!Condivido appieno quanto dai scritto!!!
Un saluto
Liliana, le tue giuste considerazioni mi hanno suggerito uno spunto di discussione: ma se 5.000 agenzie italiane si fossero messe d’accordo per sborsare 50.000 euro ciascuna per l’acquisto di Alpitour, cosa sarebbe potuto accadere?
Andrea, sicuramente le 5.000 agenzie sarebbero rientrate ben presto dei soldi versati, avrebbero acquistato un marchio che i clienti richiedono e si sarebbero presa una grande fetta di mercato-clienti. Il problema sarebbe sorto sulle nomine, sui controlli amministrativi, e sul mettere d’accordo le oltre 5.000 teste. Però la tua idea non è affatto male…
L’analisi critica di Liliana Comandè è in linea con la situazione del momento. Meglio stare in guardia che rassegnarsi. La figura dell’agente è inutile in prospettiva nella misura in cui gli agenti si sentono inutili, abbassano la guardia e si danno per sconfitti. Bene fa Liliana a tenere sveglia la categoria.
Quanto da te descritto è assolutamente veritiero. Concordo pienamente. siamo tutti fenomeni a chiacchiere ma i fatti non si vedono proprio da molto molto tempo.
Daniele, io la vedo proprio così.
Grazie Salvo, spero che anche la tua esortazione sia utile agli ADV
Quanto dici è molto triste, Liliana. Ma c’è anche da fare un piccolo discorso: Vedi, se c’è qualcosa che non va coi dipendenti della Fiat, si alza la Fiom, la Cgil, la Cisl, Uil e chi più ne ha più ne metta, i sindacati, purtroppo o per fortuna, meno male che esistono. Sono loro che organizzano manifestazioni, dimostrazioni, e quant’altro. A Noi chi ci tutela? Chi cura i nostri interessi? Siamo lasciati allo sbando. Personalmente non ho mai sentito di sindacati o di associazioni per gli agenti di viaggio e altri lavoratori del settore che si preoccupino di noi.
Rossella, è una cosa che ho sempre scritto. Purtroppo è una sacrosanta verità.
Cara Liliana la tua analisi è giusta e purtroppo,realistica,condivido ogni parola.Purtroppo mai come oggi quello che dovrebbe e potrebbe essere il settore trainante dell economia italiana,un paese ormai abbandonato da tutti gli altri settori industriali per altri lidi, appare sempre più come un settore alla derivacon poca considerazione delle istituzioni,a dispetto delle grandi potenzialità.Ma è all interno del settore che troviamo la fotografia più amara:nessun gioco di squadra fra i vari attori del settore(To,Compagnie aeree,Adv)ma totale deregulation,un tutti contro tutti,con i TO che si improvvisano Adv o cambiano nome e le compagnie aeree che pianificano di vendere in tabaccheria i biglietti,che porta sempre più il settore allo sbando e favorisce la nascita di novelli “opinionisti”o blogger o sedicenti esperti del settore il tutto a scapito della professionalità dello stesso.E i numeri sono desolanti.Di fronte a tutto questo occorrerebbe una risposta forte,unità del settore che invece appare sempre più allo sbando,non c è in giro quella”rabbia”cemento delle vere battaglie di categoria.Chiudo con una nota positiva:oggi è il compleanno di Travelling Interline,punto di riferimento di prestigio e di alta qualità da sempre dell settore turistico:per me Travelling Interline rappresenta sempre un raggio di sole.Un caro saluto
Rino Siconolfi
Caro Rino, come sempre sei molto gentile e le tue analisi completano i miei sfoghi. Grazie per gli auguri e anch’io ti invio un caro saluto.
Come è strano, quando si dice la verità, e fa anche male, la gente preferisce tacere. Io anche se sono un agente di viaggio preferisco dirle che le sue “lavate di testa” sono più che salutari e ce ne vorrebbero tutti i giorni perchè ha ragione, la ns. NON è una vera categoria. Continui così, nonostante tutto e tutti
E’ incredibile come, ogni volta leggendo i suoi editoriali, vedo e comprendo cosa significa essere dei professionisti nel proprio lavoro. Lei dice verità sacrosante, dice precisamente come stanno le cose e, anche se c’è da “bastonare” qualcuno, ed in questo caso il qualcuno è la nostra intera categoria, non si tira indietro neppure di un millimetro. Complimenti davvero.
Brava Liliana! Cari colleghi agenti, continuiamo a pensare solo al nostro orticello e a fare gli struzzi nascondendo la testa sotto la sabbia dei problemi del settore. Continuiamo a non farci sentire e continuiamo a starcene in silenzio. Se continua così rimarremo davvero in pochi, se rimarremo.
Ma perchè ostinarsi a vendere ancora gli operatori che trattano direttamente coi clienti, invece? Basta colleghi agenti, basta davvero. Dobbiamo farci rispettare e al cliente che viene con 10 preventivi, iniziamo a trattarlo male, a fargli capire che è solo un miserabile e che non ha rispetto del lavoro altrui. E smettiamola di abbassare i preventivi di 10 euro solo per prendere il cliente, ricordatevi che non si fidelizzano i clienti così, si fa solo il loro gioco, che, cari miei colleghi, deve finire altrimenti finiamo noi di lavorare.
E’ vero Liliana, i blog che ci tutelano e ci difendono sono nati come i funghi, peccato che nessuno di questi bloggers si è mai adoperato per fare qualcosa in maniera concreta. Ma forse ne traggono un profitto dalle poubblicità presenti? O forse hanno solo interessi personali? Altrimenti mi sembra difficile ed improbabile davvero che ci siano così tanti chiacchieroni che parlano a vanvera senza muovere un muscolo.
Grazie Angela, ma non mi sembra che gli agenti di viaggio siano così contenti di avere delle “lavate di testa”. Anzi.
Grazie Franco. Sono esattamente 20 anni che dico come stanno le cose, purtroppo, le cose non sono affatto migliorate e non si può dare sempre la colpa alle istituzioni.
Sandro, speriamo che prima o poi l’orticello sia tutto a posto e gli ADV guardino anche l’orticello del vicino, ma la vedo molto difficile. Sicuramente a fine anno ci saranno meno agenti e, forse, anche meno T.O. Non so cosa si stia aspettando. Forse che la “manna” scenda dal cielo e risolva i problemi cronici di una categoria che ha sempre preferito chidere gli occhi davanti ai problemi.
Piera…sono anni e anni che dico queste cose, ma non sembra che abbiano sortito un qualche effetto le mie parole.
Rosaria i bloggers non debbono fare qualcosa per la categoria, non tocca a loro, non è il loro compito. Tocca agli ADV stessi, alle associazioni di categoria e alle istituzioni.
Cara Liliana, sai come diceva mio nonno parlando di politica? Dove ci stanno tanti galli a cantare non si fa mai giorno! Credo che queste tre semplici parole siano il perfetto riassunto della nostra situazione. Tutti cantano ma nessuno si preoccupa di far fare giorno.
Sara, tuo nonno era un grande saggio, come lo erano tutti quelli che riuscivano ancora a ragionare per il bene della collettività..
Io, nel mio piccolo, sto cercando di fare qualcosa nella mia agenzia. Boicottare gli operatori che vendono direttamente ai clienti, cercare di non rubare clientela (che entra da me per avere uno sconto di 20 euro rispetto a altri mille preventivi che si sono fatti fare online o da altre agenzie) dei miei colleghi dirimpettai, cercare di far capire ai clienti che prenotare in agenzia è meglio che prenotare on line e che il nostro servizio va pagato in relazione al viaggio che si effettua, come va pagato il tecnico della lavastoviglie appena entra in casa per aggiustarla, come va pagato l’elttricista che ci fa un lavoro. Ho avuto discreti risultati, devo dire, ma dichiarare che la mia alta stagione sia stata perfetta con vendite esaltanti ce ne vuole eccome in questo bel 2012. Credo però che se tutti iniziassimo ad adottare questi piccolissimi accorgimenti, sarebbe più facile collaborare.
Roberto, non sei il solo a pensare questa cosa….
“Parliamo, parliamo ma non esce niente di concreto dalle tante chiacchiere. E’ ora di prendere coscienza che bisogna agire se si vuole sopravvivere” queste prime 3 righe riassumono quello che è e quello che dovrebbe essere. Sono un tuo assiduo lettore da tanti anni e già dall’incipit ho capito che il tuo articolo avrebbe suscitato opinioni e commenti di vario genere, condivisibili o meno. Bene così, ci piace il confronto- scontro. Un caro saluto
Grazie Pietro, un caro saluto anche a te. Infatti ho ricevuto una lettera anche piuttosto cattiva alla quale ancora devo rispondere…
Siamo al punto in cui tutti fanno tutto e spesso con scarsi risultati, una regola ci deve essere, è vero ci sono troppe agenzie come ci sono troppi to e non tutti possono sopravvivere. Da soli non possiamo farcela, è inutile piangersi addosso, il governo deve rendersi conto che il turismo in Italia non ha più regole… È fuori controllo. I tour operators dovrebbero facilitare il lavoro delle agenzie intermediarie, per esempio all’atto della conferma potremmo richiedere al cliente il pagamento in agenzia della commissione e far fare al cliente il saldo direttamente al to, in questo modo ci aiuterebbero sicuramente a risolvere tanti problemi e non dover rimetterci ogni volta che un to fallisce, fa il furbo ecc….noi agenti insieme al viaggio vendiamo la nostra competenza ed è quì che dobbiamo veramente puntare. Purtroppo anche nel nostro settore come ovunque ci sono tanti impostori, in tanti si improvvisano, in troppi direi ed è per questo che è fondamentale una regolamentazione seria e severa ed è su questo che dobbiamo puntare per non morire.
Federica, con queste parole hai detto tutto: “Purtroppo anche nel nostro settore come ovunque ci sono tanti impostori, in tanti si improvvisano, in troppi direi ed è per questo che è fondamentale una regolamentazione seria e severa ed è su questo che dobbiamo puntare per non morire”.
Liliana, non avevo scritto in occasione dell’uscita del redazionale perché sono un disco rotto nel dichiarare che “mi piace” come scrivi e soprattutto “mi piace” quello che dichiari. Oggi ne ho sentito il bisogno soprattutto perché sto commentando negativamente i troppi link inseriti da giornalisti (?) di altre testate inseriti nei vari gruppi di addetti ai lavori dove sembra vengano proposti come “soluzioni o suggerimenti” ma in realtà non sono altro che “markette” per lo sponsor di turno…e a volte sponsor che sono dichiaratamente opposti al ruolo dell’agente. Tu sei iscritta al mio gruppo e penso potrai leggere direttamente il perché di questo collegamento ma vorrei estenderlo ai tuoi, affezionati (è evidente) lettori: alla richiesta di una testate giornalistica che fosse un pò più “libera” ho fatto riferimento senz’altro alla tua inserendo il link a questo articolo e ovviamente la riconferma di questa verità la riconfermi nell’affermare che per il tuo “scrivere diretto” ti sei persa senz’altro della pubblicità. Beh, Liliana, vorrei essere motivo di ulteriore stimolo, di maggior fiducia invitandoti ad andare avanti così.I messaggi che ci arrivano dal nostro settore, ma non solo, è che si renderà urgentemente necessario uno stile, un etica e una trasparenza che vedrai ti ripagherà della correttezza e della coerenza. Con sincera stima, un tuo fedelissimo lettore.
Grazie Andrea, sono appena rientrata dall’ennesimo viaggio stampa e ancora non riesco a terminare il nuovo editoriale, forse anche perché vedo che oggi si sentono tutti editorialisti e, di punto in bianco, danno suggerimenti. Ma fino a ieri dove lavoravano, in un supermarket? I problemi vengono da lontano e non da oggi…eppure sembra che tutti abbiano scoperto solo ora che questo settore è un non settore. Ho pagato per la mia sincerità in termini di mancata pubblicità e ostruzionismo da parte di chi avevo osato contestare, ma non mi penso di nulla. Fino a quando avrò fiato (e voglia), dirò la mia così come la dico da oltre 20 anni, senza alcuna paura. Io sono sempre stata una persona libera ed ho sempre detto come stavano le cose. Altre testate no. Sono scelte editoriali…però non facessero vedere sui social network che sono interessati ai problemi della categoria…continuassero a parlare di chi da loro la pubblicità senza mai calpestare i piedi a nessuno. Ti ringrazio per la stima e per essere un mio fedelissimo lettore. Buona serata
Cara Liliana,condivido in pieno le tue parole: c è ben poco da aggiungere e ci sarebbe tantissimo da fare,rimboccandosi le maniche di fronte a una situazione del genere,sempre ammesso che non sia troppo tardi:un estate-fantasma in piena regola per un settore sempre più allo sbando in tutte le sue componenti(Agenzie di viaggio,tour operator,compagnie aeree)e sempre meno”sistema”in un quadro sempre più desolante di un paese che ogni giorno di più sembra aver imboccato una strada di non ritorno,con una classe politica sempre più lontana dal paese reale e sempre più impegnata ad “arraffare”:quello che manca,non solo al nostro settore,ma al paese intero è la “rabbia”per reagire di fronte a questa situazione;una rabbia che vedo in tante situazioni analoghe all estero(a partire dalla Spagna)ma che da noi continua a mancare lasciando morire il paese giorno dopo giorno nel silenzio più assordante.Un caro saluto e un abbraccio
Rino Siconolfi
Hai ragione Rino, ci manca la rabbia necessaria per passare dalle lamentele ai fatti. Non siamo più abituati a far sentire la nostra voce. Siamo diventati un popoo di arrabbiati “repressi” capaci solo di lamentarci ma di lasciare che poi tutto prosegua come prima. Siamo come i famosi Generali dell’armiamoci e partite! Un caro saluto anche a te.