Di Liliana Comandé.

Parliamo, parliamo ma non esce niente di concreto dalle tante chiacchiere. E’ ora di prendere coscienza che bisogna agire se si vuole sopravvivere.

 

Di cosa vogliamo parlare questa volta? Dei problemi irrisolti del settore? Del fatto che il nuovo Ministro del Turismo è un po’ – o meglio – tanto “ghost”? Oppure che oggi molti si sentano dei novelli “sputasentenze” e si mettono a scrivere cose che da venti anni vado scrivendo e delle quali ho quasi la nausea? Oppure ci interessa dire che gli agenti di viaggio hanno preso coscienza del loro lavoro e ne parlano nei social network o altrove? Ne parlano, appunto! E se rispolverassi un mio vecchissimo editoriale dal titolo “Agenti di viaggio, quanto ci piace chiacchierare”, direi che da allora non è cambiato assolutamente niente. Sempre e soltanto di sole chiacchiere si tratta. Blog, semi Blog e “sfogatoi vari” stanno sorgendo come funghi a destra e a manca. Gli argomenti trattati? Sempre gli stessi che facevo nei miei editoriali venti anni fa. Come dire: i tempi cambiano ma le lamentele e le chiacchiere restano le stesse.

 

Allora di cosa vogliamo parlare questa volta? Ricominciamo con il dire che il lavoro è diminuito e che molte agenzie hanno chiuso i battenti? Notizia vecchia che non fa più “notizia”, appunto. Vogliamo parlare del fatto che alcuni T.O., clamorosamente falliti, stanno ritornando nel settore sotto mentite spoglie? Io direi agli ADV: occhio a chi c’è dietro ad alcuni cosiddetti  nuovi operatori, perché proprio nuovi non sono! Scavando scavando troviamo che le stesse facce toste, che hanno causato danni d’immagine ed economici al settore, stanno  rimettendo su nuovi T.O., chiaramente con nomi diversi dai precedenti. Oppure vogliamo parlare di chi ha affittato un vecchio marchio, per pochi Euro l’anno, ma dietro c’è ancora lo stesso cognome di chi ha fatto fallire l’azienda lasciando debiti a destra e a manca? O vogliamo dire che il nuovo Decreto dello Sviluppo, contestato giustamente da Bernabò Bocca, Presidente Federalberghi, consente ai pescatori di affittare le proprie camere ai turisti diventando così – di punto in bianco – anche loro piccoli albergatori? Fra un po’ anche il salumiere potrà affittare il suo retrobottega e diventare affittacamere, così abbiamo risolto anche il problema dell’utilizzo di questi spazi che non davano alcun reddito!!!

O che ne dite del fatto che Costa Crociere abbia messo un “corner” a bordo delle sue navi per una vendita diretta delle sue crociere? Oppure vogliamo far finta di venire tutti dalla “montagna del sapone”  e non capire che ci sono operatori, che da anni fanno anche altre cose – tipo Fiere turistiche – ed un bel giorno si accorgono di essere anche proprietari di un’agenzia. Non solo, all’improvviso si rendono conto che tutto va male nel settore e “tuonano” dall’alto incitando gli ADV a mettersi insieme e a fare una specie di movimento come quello dei garibaldini. Che strano, però, da quando su Facebook sono sorti gruppi di agenti che si lamentano per come stanno procedendo (anzi, non procedendo)  le cose nel turismo, di punto in bianco tante persone, che hanno un proprio blog, si sono accorte che le cose vanno male e così sono diventate tutte critiche di questo e di quello. Sono tutti diventati degli “sputa sentenze”!

Sembra quasi che tutti abbiano la smania di diventare una specie di Zorro con il desiderio di difendere i più deboli o dar loro voce. C’è addirittura chi ha creato un ulteriore social network sollecitando l’invio di lettere di lamentele… Eh sì, nel 2012 ci si è accorti che parlare delle problematiche del settore e notificarle agli ADV paga, peccato che questi problemi vengono da molto lontano e non da oggi. E allora mi domando: ma questa gente dove si trovava qualche anno fa? In Alaska, forse? Hanno aperto gli occhi solo oggi, come mai? Prima avevano problemi di vista e non riuscivano a vedere oltre la punta del proprio naso?

Eppure sono tanti di quegli anni che il settore soffre di un grande disinteresse da parte delle autorità competenti, dei vari Direttori e di una ex Ministra che, per fortuna sua e nostra, ora si occupa dei suoi beneamati cani. Ma se il settore sperava di ottenere una qualche attenzione e qualcosa di concreto dal nuovo Ministro, ha proprio sbagliato. Tranne qualche frase fatta e scontata, detta in qualche conferenza stampa, Gnudi ancora non ha fatto niente di niente per il turismo, pur essendone l’autorità massima!

E allora proseguiamo con l’enunciare ciò che è stato fatto per incrementare il turismo in Italia. Vogliamo parlare dell’imposta di soggiorno e della tassa sui consumatori turistici introdotta da parecchi Comuni italiani? Abbiamo talmente cura di sfruttare al meglio il nostro “petrolio”, che lo “sfruttiamo” solo per riempire le casse dei Comuni! Certo che siamo proprio bravi e…incapaci. O meglio, capaci di mandare i turisti in altre nazioni dove possono ottenere gli stessi servizi pagando molto meno di quanto pagano da noi.

 

 Un settore sempre più allo sbando

Tutto procede come al solito, dunque, e su questo solito bisognerà riflettere perché mai come quest’anno si vedranno i risultati degli ultimi anni trascorsi nell’attesa di una ripresa che ancora appare non solo lontana, di più.

Il settore mostra sempre di più tutta la sua fragilità e quel che è andato perduto non si recupererà più. Ovunque, fra gli operatori, si registra un grosso calo delle prenotazioni Come la mettiamo, quindi, con chi non si accorge che a fine anno, probabilmente, svaniranno nel nulla numerose piccole agenzie? E siamo sicuri di ritrovare anche tutti gli operatori che c’erano all’inizio dell’anno?

 

Il dettagliante, una specie non protetta e, forse, in via di estinzione

In tutto questo mare di pianto. l’unica cosa positiva è che, finalmente, gli agenti di viaggio sono scesi sul sentiero di guerra. Negli ultimi mesi, infatti,  contestano senza troppi giri di parole quegli operatori che si comportano come se non esistesse più la figura dell’intermediario. Ci hanno messo tanto tempo ad aprire gli occhi e speriamo per la categoria che non sia troppo tardi. Anche se, troppo spesso, ci sono troppe parole e nessun fatto Da anni andiamo ripetendo che l’etica professionale è diventata sempre più un termine astratto. Ognuno mette in pratica il detto “si salvi chi può” e lo fa anche a scapito degli altri.

C’è di tutto in questa specie di giungla: operatori che “bypassano” l’ADV e trattano direttamente con il cliente finale; siti Internet – così tanto pubblicizzati dai media – nei quali si trova di tutto e anche di più per l’organizzazione dei viaggi on line; compagnie aeree che applicano ai clienti, che prenotano sempre in Internet, sconti superiori rispetto a quelli che praticano ai dettaglianti; albergatori o proprietari di agriturismi poco onesti che cercano di fidelizzare (attraverso riduzioni di prezzo) il cliente mandato da un’agenzia; improvvisati agenti di viaggi che organizzano gruppi e gruppetti direttamente con i T.O. risultando sempre vincenti rispetto ai veri ADV perché, non avendo alcun genere di spesa, si permettono di praticare prezzi più bassi; furbi clienti che si fanno preparare nelle agenzie più preventivi di viaggio, con tanto di nomi di alberghi, e poi se li organizzano da soli avendo tutto il materiale necessario per il “fai da te”; oppure entrano nelle agenzie con le stampate di ciò che hanno trovato in Internet e te le “sbattono” in faccia con aria di sfida.

E potremmo continuare ancora con altre cose del genere…ma non ne ho voglia…Bisogna pensare ad agire oltre che a parlare. Me compresa!

Liliana Comandé