Acconto, saldo e biglietteria in contanti pur sempre sotto i mille euro

Una buona notizia per gli acconti incassati da agenzie viaggio e tour operator sui pacchetti e sui servizi turistici e biglietteria, se di importo inferiore a mille euro ciascuno. Il ministero dell’Economia e delle finanze risponde così alle associazioni operanti nel settore del turismo in merito alle limitazioni all’uso del contante e si chiariscono le regole in caso di utilizzo del contante in presenza di acconti e saldi precontrattualizzati.

Ecco nel dettaglio: dato che l’acconto è previsto sia per legge che per contratto, la rateizzazione non è finalizzata a eludere l’articolo 49 del decreto legislativo 231/2007 essendo concordata tra venditore e cliente nel contratto di vendita (sottoscritto sia dal cliente che e dall’agenzia), dove sono chiaramente indicati l’importo complessivo da pagare, i tempi e le modalità delle singole rate.

Per tale motivo l’acconto e i successivi versamenti fino al saldo finale possono essere corrisposti in contanti, purché ciascuno di importo inferiore a mille euro, anche se l’importo del prezzo complessivo pagato dal cliente sia pari o superiore a mille euro. Lo stesso vale per la vendita di servizi turistici come ad esempio la biglietteria pagati con acconti.

Chiarimenti anche  sull’uso del contante per le liste di nozze: la copia delle quietanze delle donazioni saranno allegate alla fattura del pacchetto/servizio turistico emessa a nome degli sposi (e conservate per cinque anni).

Inoltre, secondo il ministero l’acquisto del buono viaggio, se di importo pari o superiore a 1.000 euro, da parte dell’azienda dovrà essere effettuato con strumenti tracciabili, mentre il successivo utilizzo da parte della persona fisica non è soggetto a limitazioni in quanto il buono viaggio non è ricompreso nel comma 1 dell’articolo 49 del Dlgs 231/2007.