furka svizzeraSiamo in tempi di esaltazione della velocità, in cui l’obiettivo è arrivare al cosiddetto “tempo reale” che addirittura annulli qualsiasi distanza. Tutto deve accadere rapidamente, contrarsi, raggiungere e raggiungerci nel minor tempo possibile. Se però quando si viaggia non si considera lo spostamento semplicemente funzionale all’arrivare alla meta, si scoprirà un altro modo di viaggiare. Senza l’ansia della velocità, lo spostamento diventerà parte del viaggio, da godere come un’esperienza in se’. Il treno offre da questo punto di vista tante possibilità: si osserva il territorio, ci si ferma, si è già “dentro” una realtà nuova con dei ritmi che non sono certo quelli  della fretta. La Svizzera, paese tradizionalmente piuttosto pacifico e che di ritmi si intende parecchio, ha puntato molto sulle rotaie e ha conservato alcuni dei propri treni “storici” facendone un’attrazione turistica.

Da giugno a ottobre è in servizio la Ferrovia della Furka, costruita nel 1925, che collega Realp e Gletsch passando per incantevoli vallate. Nel 1982 la nuova galleria di base le ha sottratto la funzione di raccordo fra il Canton Uri ed il Vallese senza però sottrarle fascino, tanto che è ancora in attività proprio per la determinazione degli abitanti che non hanno voluto rinunciarci. Oggi, proprio come un treno prodotto dalla fantasia, continua a sbuffare bianche nuvole di vapore mentre si inerpica fino a 2000 metri di altezza.

Proviene dal passato anche la Lotschberg, che è stata la prima linea elettrica delle Alpi e che quest’anno festeggia un secolo di vita. Spettacolare il tratto  Kandersteg-Kandergund, dove nel raggio di pochi km il treno affronta un dislivello di circa 300 metri. Fra giugno a settembre sono previste diverse iniziative a bordo di carrozze storiche per festeggiare il centenario.

Da maggio ad ottobre invece su tutta la Jungfrau c’è la possibilità di spostamenti illimitati grazie ad una “Vip Pass” che permette di alternare escursioni a piedi o in bicicletta con tragitti in treno.

Anche la zona della Valle di Joux merita qualche attenzione, con il suo treno inaugurato nel 1899. Il tratto Le Pont- Le Brassous costeggia i pascoli e gli stagni del Giura, per poi proseguire Treno-Svizzerospalancando la vista del lago. Arriva a toccare i centri più famosi per l’arte dell’orologeria svizzera, che da oltre tre secoli sono in piena attività. L’ultima tappa è il Museo dell’Orologio, dove si trovano incredibili esemplari di tutte le forme e dimensioni.

Un accordo con Trenitalia facilita i viaggiatori che da Milano e Como vanno a Zurigo: fino al 12 maggio, con i biglietti dell’Eurocity possono avere 2 ingressi al costo di 1 per la mostra “Chagall, maestro dell’arte moderna” al Kunsthaus, il museo dell’arte di Zurigo.

Per info, numero verde 0080010020030

www.svizzera.it

 

Cecilia Emiliozzi