Bernabò BoccaEmergono dati negativi dall’Assemblea Federalberghi svolta a Sorrento. E’ di -4,7% il numero dei lavoratori del turismo registrato nel primo trimestre del 2013 (rispetto allo stesso periodo del 2012). Lo ha precisato il presidente di Federalberghi Bernabo’ Bocca, nel corso dell’Assemblea annuale che ha avuto luogo a Sorrento. ”Nel 2012 il dato finale e’ stato pari al -3%. Quindi un drastico peggioramento in linea tendenziale”, ha aggiunto Bocca. Nel dettaglio i lavoratori a tempo indeterminato sono diminuiti, nel primo trimestre 2013, del 3,8% e quelli a tempo determinato sono crollati del 6,1%.Quanto all’andamento dei pernottamenti del primo trimestre 2013 gli italiani fanno segnare un -4,4% e gli stranieri un timido +3,7% per una flessione complessiva dell’1%Il saldo tra nuove aperture e chiusure di imprese ricettive nel 2012 ha prodotto un risultato pari a -811 unita’. Il RevPAR (fatturato per camera) nel 2012 ha fatto segnare nel resto d’Europa un +4,8% ed in Italia un -1,2%, aprendo un gap pari al 6% complessivo. Il turismo italiano produce annualmente 114 miliardi di Euro di consumi, dei quali 30 miliardi di Euro da parte della componente straniera.

Ogni anno in Italia si registrano 375 milioni di pernottamenti, dei quali 250 milioni negli alberghi. L’imposta di soggiorno al momento e’ stata applicata da 467 Comuni che tuttavia equivalgono a quasi il 50% della ricettivita’ nazionale.


‘Dotare i nostri Consolati ed Ambasciate di sportelli dedicati per accelerare e facilitare il rilascio dei visti turistici soprattutto nei Paesi Brics (Brasile, Russia, India, Cina, Sud Africa), a fortesorrento capacita’ di spesa e propensione ai viaggi, potrebbe produrre risultati di incrementi che stando ai piu’ recenti studi del WTTC (World Travel & Tourism Council) andrebbero dal +5% al + 25% di arrivi e conseguenti pernottamenti”, afferma Federalberghi.

Forte il grido d’allarme lanciato dal presidente di Federalberghi :”Il turismo italiano e’ allo stremo, – afferma Bocca, presidente della Federazione maggiormente rappresentativa degli alberghi italiani -, affossato da una continua flessione della componente italiana, danneggiato dall’introduzione dissennata dell’imposta di soggiorno, investito da un crollo dei margini operativi, colpito al cuore del proprio sistema organizzativo a causa di una emorragia continua di lavoratori resa indispensabile per tenere i bilanci in un equilibrio peraltro precario”.