di Liliana Comandè.
Dalla Convention annuale della Fiavet è emersa la volontà di un reciproco sostegno per la ripresa del Turismo. Incentivi da parte del Ministero del Turismo egiziano ai nostri T.O. e alle compagnie charter.
Metti una sera a cena…davanti al suggestivo spettacolo del tempio di Luxor, illuminato a giorno, e accolti come ospiti di grande riguardo e con ingresso quasi trionfale dalle splendide note dell’Aida di Verdi. Tavole “abbigliate” in modo elegante, cibo eccellente servito in maniera veloce nonostante l’elevato numero di invitati, tanta buona musica dal vivo, un cielo blu come tetto e lo scintillio delle bianche stelle sono lì a ricordarci che stiamo mangiando sotto lo sguardo attento e benevolo di quei magici e lontani puntini bianchi e che le statue situate davanti al tempio ci rammentano un passato glorioso e affascinante che risale a 5.000 anni fa. Il senso di ospitalità del popolo egiziano è sempre “faraonico” ed è qualcosa che non tutte le altre popolazioni hanno nel ’”sangue” e, spesso, anche questo fa la differenza.
Una cena indimenticabile, quella del 18 aprile, che ha concluso degnamente una giornata di lavori, molto piena e interessante, sia per gli argomenti trattati sia per la volontà di trasformare in azioni le parole pronunciate durante la Convention. Un Congresso che ha visto la presenza di numerosi agenti di viaggi provenienti da varie parti d’ Italia e dei Presidenti delle delegazioni Fiavet regionali quali: Emilia Romagna, Sardegna, Campania, Lombardia e Umbria e, chiaramente del Presidente Fiavet nazionale Fortunato Giovannoni. Un meeting che si e svolto all’insegna della cordialità, del rispetto e della simpatia che uniscono da sempre i due paesi, coinvolti oggi in maniera piuttosto pesante dalla crisi internazionale.
Un congresso, quello di quest’ anno, che non ha nascosto i problemi esistenti: dalla notevole diminuzione di turisti nel Paese degli antichi Faraoni alla difficoltà da parte delle agenzie italiane di vendere un prodotto economico ma di qualità a causa dell’incertezza economica e politica che sta vivendo l’Italia.
Forte la volontà e l’impegno per uscire dalla crisi
“Rimboccarsi le maniche e cercare soluzioni per far si che si possa lavorare come nel 2010 e l’Egitto torni ad essere il prodotto di forza e di punta di molti T.O. italiani e, quindi, di tutte le agenzie che hanno avuto sempre un lavoro continuo con la vendita di un prodotto che, in realtà, “si vendeva da solo perché vicino all’Italia e, dunque, facile da raggiungere con poche ore di volo, oltre ad avere un ottimo rapporto qualità-prezzo” Questo è stato uno dei leit-motiv da parte degli addetti ai lavori. Un augurio e una speranza che non è mai venuta meno anche dopo la famosa “rivoluzione” egiziana.
L’ufficialità dell’evento e arrivata – a sorpresa – prima dell’inizio del Congresso, con il diffondersi delle note del nostro Inno di Mameli e dell’inno egiziano “Biladi”, ossia “la mia patria”, nella grande sala dell’Hotel. Altra gradita sorpresa, la simpatia e la preparazione del giovane Ministro e la grande cordialità che si avvertiva fra tutti i relatori che non hanno nascosto nulla sulla reale situazione del settore e di quanto abbia inciso negativamente la notevole diminuzione degli italiani nel paese ospitante. Molta calma, ma anche grande decisionismo da parte della Fiavet nel trattare le problematiche che opprimono il settore e nel descrivere le varie azioni già intraprese e le altre in attuazione.
Molti gli interventi, anche di relatori non menzionati nel programma, e tutti molto concreti. Nessuna chiacchiera a vuoto, ma la volontà di uscire da questa situazione di stallo che ha causato, e continua a causare la chiusura di molti operatori, di numerose agenzie di viaggio con la conseguente perdita di preziosi posti di lavoro.
I dati Fiavet confermano un calo del fatturato del 15%
Enzo Manunza, Presidente Fiavet Sardegna e Responsabile Nazionale Eventi, e stato molto sintetico ma preciso nel comunicare che il fatturato del 2012 ha subito un calo del’15% e che la situazione italiana è ormai ai limiti se non ci saranno interventi da parte delle autorità ma anche dell’apporto di idee innovative e di collaborazione per poter andare avanti.
Il Ministro del turismo Egiziano Hisham Zaazou, ha elogiato gli italiani perché hanno “inventato” il turismo in alcune località del paese ed ha rimarcato l’importanza del turismo in quanto considerato il più grande settore industriale del mondo (mi piacerebbe che venisse considerato così anche dai Governanti italiani ndr!). “Dopo la seconda guerra mondiale c’è stato un incremento di turisti nel mondo con un miliardo di viaggiatori – ha dichiarato Zaazou – In Egitto, nel 2010, abbiamo avuto un anno record con quasi 15 milioni e mezzo di visitatori. Se guardiamo al nostro Pil, il turismo ha un effetto molto grande perché incide per il 10 per cento e non possiamo permetterci di far rimanere senza lavoro la nostra gente che vive di questo importante settore. Nel 2012, dopo un disastroso 2011, c’è stata una piccola inversione di tendenza e i visitatori hanno incominciato a visitare nuovamente il nostro Paese. Ma abbiamo l’ambizione di arrivare a 30 milioni perché abbiamo bisogno di entrate valutarie estere e dare occupazione alla nostra gente, che sta attraversando momenti molto drammatici.
C’è anche chi non ha più soldi per poter dare da mangiare al proprio cavallo, l’animale che fino a 2 anni fa era la sua unica fonte di guadagno. Stiamo programmando investimenti vari sia nel sud del Sinai che sul Mar Rosso, così come nel nord – a Marsa Matrouh – una località con un mare meraviglioso e che gli italiani, come sempre per primi, stanno “inventando”. Il mare – per chi ha potuto vederlo ha un colore bellissimo, ci sono 65 chilometri di costa tutta da scoprire e i costi potranno diminuire perché il volo ha una durata inferiore rispetto al tempo che si impiega per raggiungere il Mar Rosso, ma dobbiamo costruire strutture adatte al vostro mercato.
Inoltre, dobbiamo lavorare per dare sicurezza ai turisti e diciamo loro che il paese è tranquillo e i problemi sono interni, nessuno ce l’ha con gli stranieri”. Ha proseguito il Ministro: ”Dobbiamo far ritornare i turisti europei, che costituiscono il 90 per cento delle presenze, mentre il resto viene dal Medio Oriente e dal resto del mondo. Siamo sempre grati agli italiani perché sono sempre venuti in Egitto anche quando è iniziata la crisi mondiale.
Sicurezza, nuovi prodotti e collaborazione concreta con il trade: questi gli obiettivi dell’Ente del Turismo Egiziano
Negli ultimi tre anni i vostri connazionali sono stati più del 50 per cento e questo grazie anche al team che lavora in Italia presso il nostro Ente del Turismo diretto da Mohamed Abdel El Gabbar. Chiediamo ai giornalisti, agli operatori e agli agenti presenti di darci una mano affinché tranquillizzino il mercato italiano e facciano “rivivere” Luxor e Assuan, le città che hanno sofferto più delle altre. Vorremmo che tutto fosse come una volta, con i turisti italiani che tornavano anche 2 volte per effettuare una crociera sul Nilo, ora siamo al 20 per cento in meno ed è un numero molto rilevante. Voi siete un partner molto importante – ha dichiarato ancora Zaazou – e abbiamo deciso di che da ottobre 2013 i voli che atterreranno negli aeroporti di Luxor e Assuan non pagheranno nessuna spesa di landing o parking.
Il tutto per aiutare i turisti a venire in Egitto in inverno. Siamo pronti a partire con una campagna pubblicitaria che faccia vedere le nostre bellezze ma che dia anche sicurezza ai turisti.
Abbiamo avuto problemi soprattutto a Piazza Tahrir, ma da come hanno mostrato i fatti i vostri media, sembrava che fosse coinvolto tutto l’Egitto. Esagerazioni che, purtroppo, hanno danneggiato tutto il paese. L’Egitto è sempre l’Egitto e i problemi sono fra gli egiziani e non fra questi ultimi e i turisti. Utilizzeremo Internet e con un’idea innovativa trasmetteremo in tempo reale ciò che succede nel nostro paese.
In Stream, per mezzo di web cam installate a Sharm El Sheihk, Hurghada, Marsa Alam, Luxor, Assuan e Il Cairo, sarà più facile controllare in tempo reale ciò che accade in Egitto senza che ci siano di mezzo i media. Posizioneremo grandi schermi in posti pubblici per mostrare che il paese è sicuro e i turisti si divertono.
Ma le novità che l’Egitto sta preparando non sono solo queste. Anche il paese nordafricano sta lavorando sul turismo green e bio. “Stiamo lavorando per ridurre energie negli hotel del 30 per cento per rispettare l’ambiente. Ci sono già 46 alberghi sul Mar Rosso e nel Sinai che rispettano questi canoni, ma vogliamo impostare controlli severi e stiamo facendo del nostro meglio per implementare i nostri progetti”.
Giuseppe Cassarà, Presidente d’onore della Fiavet, ha sottolineato l’importanza di lavorare assieme per la ripresa del turismo in Egitto:”Il Ministro, di cui condivido principi e proposte che ci aiutano, ha parlato del Pil e di quando il turismo incida su di esso. Siamo qui per dimostrare che crediamo nella destinazione che non ha perso fascino e leadership mondiali. L’Egitto ha molti problemi ma anche noi abbiamo difficoltà istituzionali ed economiche perché l’Egitto è importante per il nostro turismo e la Fiavet ha l’ambizione di rivestire un ruolo attivo per rilanciare il turismo e il ruolo delle agenzie”.
Tra Italia e Egitto un rapporto forte e consolidato
Il Governatore di Luxor, Ezzat Saad, ha ricordato quanto sia stato rilevante il lavoro degli italiani nella scoperta di tante tombe e nelle costruzioni e per questo:” Non è starno che il Musei egiziano a Torino abbia ¾ di antichità provenienti dall’Egitto e di quanti rapporti abbiano legato anche nell’antichità i nostri paesi. Persino l’Imperatore Adriano amava trascorrere lunghi periodi da noi, per questo dovete sentirvi come a casa vostra. In questo momento abbiamo anche tre squadre di archeologi che stanno lavorando nei nostri siti e, come potete vedere, Luxor è una città sicura, Ditelo anche ai vostri concittadini”.
Mohamed Abdel El Gabbar, Direttore dell’Ente del Turismo egiziano in Italia, ha parlato soprattutto del periodo non buono che stanno attraversando i due paesi e di quanto stia prendendo piede il turismo congressuale, che costituisce circa il 12%. “L’Egitto è un paese molto importante per i T.O., soprattutto per l’Italia. Abbiamo visto che alcuni operatori che non hanno più venduto l’Egitto, hanno chiuso. Ma ora noi stiamo lavorando ad un nuovo progetto denominato “l’Altro Egitto”. Un Egitto alternativo come Berenice, un’altra faccia dell’Egitto. Noi cerchiamo di diversificare il prodotto e di offrirlo anche a quei paesi che, da sempre, lo hanno preferito”.
Fra le tante iniziative che si accinge a prendere il Ministro del Turismo ci sono quelle che riguardano le tante risorse del territorio, che non offre solo mare e archeologia, ma spazia anche nel fascino del deserto che può tradursi in un turismo di avventura. Poi ci sono le SPA con i centri benessere, e Safaga è importante per la cura di malattie particolari. C’è poi l’Egitto dei meeting e Congressi e Porto Ghalibh una sala conferenze magnifica.
Incentivi e agevolazioni per i tour operator. Obiettivo 1 milioni di italiani
“Noi sponsorizziamo anche Rally di auto – ha proseguito il Ministro Zaazou – e ospitiamo 45 campionati che vengono fatti a Sharm. Siamo campioni del mondi di Squash, abbiamo tanti giocatori di tennis e tante attrazioni turistiche come il Kite surf nel Mar Rosso. Tra l’altro, l’Egitto è stato scelto da una Organizzazione internazionale come valore turistico eccellente per il diving. Per aiutare gli operatori e le compagnie charter abbiamo chiesto loro di non cancellare le catene charter per Sharm, Luxor e Assuan. Se non riescono a riempire i posti ma solo fino al 50 per cento, noi copriremo la restante parte fino al 90 per cento e, come già detto, cancelleremo le spese aeroportuali. Per incentivare e convincere gli agenti che il nostro paese è sicuro, interverremo alle più importanti Fiere turistiche. Il nostro paese è fratello con il vostro e sicuramente merita una posizione migliore di come sta oggi e noi ce la stiamo mettendo tutta per migliorarne l’immagine”.
L’Italia è fra i i 10 migliori mercati che abbiamo, anche se è in crescita quello russo che ha fatto registrare 2 milioni e mezzo di presenze nel 2012 e prevediamo di arrivare a 3 milioni nel prossimo anno. Poi ci sono 2 milioni di tedeschi, e l’Italia con 780mila, ma ci siamo prefissati di arrivare ad un milione già da questa estate come era negli anni passati per questo inizieremo una campagna pubblicitaria e un’azione di co-marketing con i tour operator italiani al fine di raggiungere questo obiettivo. Ma siamo soddisfatti anche dei risultati che stiamo ottenendo con il mercato scandinavo con le sue 400mila presenze nel 2012, che aumenteranno sicuramente già da quest’anno.
Stiamo guardando con interesse anche ai mercati più lontani come quello cinese, giapponese e canadese, puntando anche sulla collaborazione di network per avere voli diretti. Infine, stiamo prendendo accordi anche con la British per voli su Luxor e Assuan ad iniziare da questa estate”. Insomma, il Ministro Zaazou, non è certo il tipo che sta con “le mani in mano”, anzi, è pieno di idee e “Per fortuna, il mio Governo mi ha dato carta bianca nel mio lavoro affinché tutto continuasse come prima, per questo non ci sono restrizioni per nessuno. Noi dobbiamo adattarci al mondo e non il contrario”.
Fra gli ospiti non menzionati fra i relatori, Alfredo Zini, Direttore ETB Nazionale, che ha ammesso di sentirsi a casa sia con Fiavet che con l’Egitto e di aver sentito parole di speranza nel momento in cui i due paesi sono in crisi: “ I dati negativi degli ultimi 2 anni hanno creato una situazione di eccezionale gravità. I suicidi da parte di imprenditori sono una cosa molto triste ma dobbiamo farci forza per il futuro. Puntare sulla formazione e sull’innovazione sono due buoni punti di partenza. Anche puntare sul green è giusto perché ci sono molti turisti del nord Europa alla ricerca di questo tipo di vacanza. Il turismo non è solo svago ma sviluppo industriali capace di dare lavoro a migliaia di persone”.
Ezram Azaz, rappresentante Egyptair in Italia, si è dichiarato felice di di aver potuto contribuire all’organizzazione del Congresso, trasportando tutti i partecipanti, augurando un grande successo alla manifestazione e risultati positivi.
Fortunato Giovannoni, Presidente Fiavet Nazionale, si è soffermato sulla situazione italiana rimarcando la profonda crisi dell’intero comparto, la perdita di produttività e di posti di lavoro. “In Italia il sistema produttivo è caratterizzato da imprese di micro proporzioni che soffrono di più per il sistema bancario che ha penalizzato moltissimo il comparto. Auspichiamo anche lo sblocco parziale nei tempi della pubblica amministrazione. La contrazione degli affari induce alla drastica riduzione del margine produttivo e questo porta a cogliere segnali, tendenze ed esigenze internazionali. In questa cornice le due destinazioni turistiche Italia ed Egitto devono collaborare. L’Egitto è importante per nostro mercato nell’area del Mediterraneo per la sua competitività, sostenibilità e qualità.
Una destinazione è di elevata qualità se risponde appieno alle esigenze del turista. Ci auguriamo che nel nostro prossimo Governo avremo un Ministro che abbia le stesse competenze del Ministro egiziano. Intanto dobbiamo ringraziare Mohamed El Gabbar per il lavoro che svolge con grande passione in Italia per conto del suo paese, e Zini, sempre presente ai nostri Congressi”.
Il ruolo della Fiavet e le prossime mosse a favore degli agenti di viaggio
Questo, in sintesi, quanto detto durante la relazione pubblica del Congresso, ma c’è stato il momento delle domande dei giornalisti che ha portato gli oratori a parlare di altro. Molte le domande rivolte al Ministro e a Giovannoni. A quest’ultimo, soprattutto, è stato chiesto quali saranno le prossime mosse in difesa della categoria e quali le azioni già intraprese in tale direzione.
Chiaramente è stata espressa soddisfazione per la vittoria della Fiavet sul “colosso” Expedia ma, soprattutto, per il fatto che la sentenza ha riconosciuto l’Associazione come l’unica rappresentanza del turismo in Italia. “Ed ora c’è chi cerca di mettersi vicino a noi perché siamo gli unici deputati a rappresentare il comparto – ha affermato Giovannoni – ma non possiamo ancora fare il nuovo contratto fino a quando non avremo un nuovo Governo.
La Fiavet e l’Egitto sta costruendo l’area del Mediterraneo. Stiamo pensando che il turismo si svolgerà per grandi aree e stiamo anche aggregando e iscrivendo alla nostra Associazione gli Enti del Turismo dell’area del Mediterraneo.Fra i nostri obiettivi c’è quello di dare battaglia a chi non riconoscerà una remunerazione su tutto ciò che fa l’agenzia di viaggi e stiamo preparando dei ricorsi al Governo.
E’ impensabile che non vengano riconosciute le azioni svolte. Se sarà necessario faremo una guerra a chi non rispetterà il lavoro degli agenti. Abbiamo già contattato i commissari europei ma vogliamo portare a termine quest’azione assieme all’Ecta e alla Iata. Questa è una giungla e vogliamo che le regole vengano rispettate. Queste sono le nostre intenzioni, poi vedremo quante ne riusciremo a portare a termine con successo, ma saremo risoluti nel voler mettere ordine in questo settore”.
Parlando invece della situazione egiziana, Giovannoni ha dichiarato che dopo la rivoluzione il turismo fra i nostri paesi è cambiato anche per le immagini trasmesse dalle nostre televisioni, ma il fatto di essere in Egitto per il Congresso annuale è soprattutto la testimonianza che gli agenti hanno fiducia nella sicurezza del paese e possono confermare e comunicare ai propri clienti che la situazione per i turisti non è affatto cambiata.
E in effetti, visitando i siti archeologici di Luxor, la Valle delle Regine, la magnificenza di Karnak e i mercatini di souvenir, l’impressione era quella di trovarsi nel “solito” e tranquillo Egitto, nel quale ogni italiano è accolto con grande simpatia dai suoi abitanti. Per questo la parola d’ordine dovrebbe essere: torniamo in Egitto perché in questo modo salveremo anche una parte della nostra economia e tutto il comparto agenziale e del tour operating.
Ma durante il Congresso sono state dette solo queste cose? Sicuramente no, soprattutto quando c’è stato un lungo incontro fra i vertici della Fiavet e i suoi soci. Forse è l’inizio di una nuova “primavera Fiavet”. Le premesse e le intenzioni ci sono. Ma non si deve più stare affacciati alla finestra per guardare cosa succede “nelle proprie case”.
Ma di questo ri…scriveremo in un altro articolo.
Foto: relatori Convegno E. Manunza, E. Saad, H. Zaazou, F. Giovannoni, G. Cassarà e M.El Gabbar, e A. Zini.