Se si pensa a re, regine e corone moderne si pensa subito all’Inghilterra e a quell’atmosfera che nell’aggettivo “british” unisce etichetta, rigore e un po’ di rigidità. Ma se si riflette appena un momento ecco che vengono in mente anche altri nomi di monarchie e di casate, sebbene forse meno famose e presenti sui giornali di gossip. La monarchia olandese è una di queste: molto più giovane di quella inglese è però altrettanto prestigiosa e complessa nei suoi cerimoniali. Quest’anno festeggia i 200 anni dalla sua nascita, avvenuta nel 1813, quando Guglielmo I d’Orange assunse il titolo di Re dei Paesi Bassi. Ma il 2013 è un anno speciale per l’Olanda anche perchè il prossimo 30 aprile, come si conviene ad una monarchia che si rispetti, celebrerà in grande stile l’incoronazione del Principe Willelm Alexander che succederà alla madre Beatrix. La cerimonia -e questa è la differenza fondamentale rispetto alla casa reale inglese- è una cerimonia esclusivamente laica: il Re non è anche un’autorità religiosa, come è invece in Inghilterra, e non si pronuncia mai su questioni politiche.
Il 30 aprile è una data tradizionalmente importante: è il compleanno della Regina Juliana, rispettivamente madre della regina attuale e nonna di Willelm, ed è la data in cui dal 1949 si festeggia ogni anno la casa reale. Questa volta la cerimonia sarà ancora più fastosa, con l’investitura del nuovo Re e un denso programma per tutta la giornata. Willelm giurerà davanti alla Costituzione e terrà subito dopo un discorso “programmatico” ai suoi sudditi.
Aprirà poi l’Assemblea degli Stati Generali e parteciperà ad un grande ricevimento, finche la serata non sarà conclusa con una straordinaria parata. In occasione del 30 aprile -e particolarmente quest’anno- tutta l’Olanda è in festa, ed ovunque si organizzano eventi e manifestazioni. Perchè tutto rimanga nella memoria, il Niewe Kirk di Amsterdam ospiterà dall’11 maggio una mostra che racconta la storia di 7 generazioni di regnanti olandesi. Che nulla hanno da invidiare ai colleghi britannici.
C. E.
Foto: AP E.A.
I semi piantati all’aperto avranno davvero poche possibilità di germinare,
verso causa dell’ambiente assolutamente incontrollabile.