Torta Noci Engandinadi Cecilia Emiliozzi

Festeggiando il nuovo direttore per l’Italia, Armando Troncana, Svizzera Turismo presenta la campagna promozionale di quest’anno, incentrata sulle suggestive tradizioni del paese.

La Svizzera sceglie di puntare sulle sue radici e sul suo passato, per farne un’attrattiva turistica nel presente e nel futuro. Ecco allora che il filo rosso delle tradizioni attraversa tante regioni, ciascuna con le proprie particolarità. C’è l’Engadina, dove si parla ancora il romancio, una delle lingue più antiche del mondo. Qui la tradizione ha degli interessanti aspetti gastronomici: sono engadinesi molti famosi pasticceri, alcuni dei quali hanno fatto fortuna altrove e sono poi tornati in patria comprando e restaurando interi borghi. La “torta di noci” è il loro prodotto più famoso, ancora diffusissimo nella zona.

C’è poi, in linea con tutta la Svizzera, una straordinaria tradizione casearia. Vicino Pontresina si è ricominciato a produrre il formaggio d’alpeggio come secoli fa,  ed è possibile seguirne il processo di lavorazione con l’opportunità di un poderoso brunch conclusivo. Ma l’Engadina è anche le terme -da 3500 anni- o la caccia, che oggi regolamenta secondo norme precise le popolazioni di cervi e caprioli.

Il pino cembro è il re del territorio: svetta sui monti ma viene anche usato per svizzera tradizioniprodurre mobili, per imbottire miracolosi cuscini che conciliano il sonno, o per fare la grappa. Se si pensa a Lucerna, invece, viene subito in mente il lago: il passato è evocato dai battelli a vapore che ancora navigano da una sponda all’altra, in qualche caso nonostante un secolo di onorato servizio. Dal lago si ammirano baie, villaggi, prati, boschi e meravigliosi paesaggi. Per concedersi un tuffo vero e proprio in un’altra epoca si può prendere a Fluelen la carrozza panoramica e dirigersi verso sud, attraversando la valle del Reuss, lungo la linea ferroviaria del San Gottardo.

Un viaggio con il “Wilhelm Tell Express” è una bella esperienza, da fare anche in senso inverso: dal Ticino (Lugano o Locarno) alla Svizzera Centrale. Per emozioni più forti c’è la tratta Apnachstad-Pilatus Kulm, che dal 1889 si inerpica sulle montagne fino a 2.132 metri. L’Hotel Pilatus Kulm è una struttura storica, rinnovata nel 2010, che offre una cucina di pregio ed una vista unica. Non è l’unico ad avere attrattive particolari: gli hotel in Svizzera sono quasi sempre curatissimi ed attenti al cibo ed al benessere.

lotta svizzeraPer conoscere una tradizione davvero particolare si può andare in Canton Svitto, dove ogni anno si disputano gare di “Schwingen”. Lo “Schwingen” è la cosiddetta “lotta svizzera”, lo sport nazionale, che appassiona gli elvetici come da noi il calcio. Sport e folclore si fondono, e al suono di jodel e corni alpini si fronteggiano due competitors: dovranno atterrarsi afferrandosi esclusivamente per i tipici pantaloncini da lotta. Anche le donne praticano questo sport, e la campionessa in carica è una esile insegnante, a testimonianza che lo “schwingen” è fatto di tecnica e non di forza bruta.

Tante anche le attrazioni del Vallese, con le sue mucche, le sue feste popolari, i SION REGIONvigneti che crescono sui crinali della Valle del Rodano. Qui gli amanti del vino possono attraversare le vigne da Feully a Leuk, seguendo diversi sentieri che raccontano la storia della viticoltura vallesana.

Lungo tre percorsi paralleli, studiati per escursionisti, ciclisti e automobilisti, si attraversa la più importante zona vitivinicola della nazione. Grazie al supporto del Cantone si è realizzata la “Strada del vino del Vallese”, che conduce sia a Martigny che a Leuk, sulla quale si incontrano ben 180 cantine dove degustare il meglio della produzione del territorio. Ma dire Svizzera è soprattutto dire “orologi”. La tradizione orologiera è tanto antica quanto pregiata e inizia quando la riforma calvinista vieta di fare sfoggio di gioielli. In questo clima di rigore gli orafi abbandonano la produzione di monili e si dedicano agli orologi.

Ginevra Svizzera Museo ceramicheIl resto è una storia conosciutissima: da Ginevra gli orologiai si diffondono in tutta la Svizzara, arrivando a conquistare il mondo. Oggi restano ancora botteghe storiche, musei e produttori che parlano di una sapienza antica e mostrano vere e proprie opere d’arte, capolavori di tecnica e di precisione.  Questo e molto altro ancora in una Svizzera delle “tradizioni viventi”: una storia che non si improvvisa ma che vive e viene tramandata da secoli. Per info: 02/76317791, oppure il numero verde 0080010020030 e www.svizzera.it