Alitalia dettaglioLupi, no a una bad company

Del Torchio sarà ad Abu Dhabi e domani sarà una giornata fondamentale presentan do un programma di risparmi anche maggiore rispetto al piano industriale che prevedeva tagli per 400 milioni, avendo elevato l’obiettivo a 500 milioni annui. Sul fronte del taglio del costo del lavoro per altri 48 milioni di euro, i sindacati intendono vedere o un’offerta concreta di Etihad per un piano di sviluppo della compagnia italiana.

L’ipotesi di una bad company per Alitalia “non e’ accettabile”. Lo ha affermato il ministro per le Infrastrutture e i trasporti, Maurizio Lupi, nel corso di un dibattito all’interno delle ‘Giornate del lavoro’ promosse dalla Cgil a Rimini. Secondo le anticipazione de Il Messaggero e dell’Asca nel vertice tra i soci industriali e le banche, ci sarebbe stata la creazione di una newco, 51% in mano a Cai e 49% in quota Etihad, che dara’ vita a quella che potrebbe essere chiamata Alihad. Si tratta, di una nuova societa’ in cui confluira’ la parte sana del vettore tricolore: l’operativita’ in tutti suoi aspetti industriali (voli e slot) e i dipendenti che serviranno a far volare la compagnia secondo le indicazioni di Etihad. Nella bad company potranno confluire la maggioranza dei debiti bancari,  e gli esuberi. Ma ancora è tutto da decidere