”Modifica del Titolo V della Costituzione per restituire centralita’ al settore, adeguate risorse per la promozione del sistema Italia sui mercati internazionali,l’avvio di un credito di imposta per stimolare gli investimenti nella riqualificazione degli alberghi, semplificazione delle procedure per favorire le imprese in estrema difficolta’ al cambio di destinazione d’uso degli immobili, supporto allo sviluppo turistico del Mezzogiorno”.Ecco le richieste proposte dal Presidente di Federalberghi, Bernabo’ Bocca in occasione della 64esima Assemblea Nazionale della Federazione che si è svolta a Trieste. ”Pur in una congiuntura economica ancora difficilissima – aggiunge Bocca – la domanda interna comincia a manifestare qualchetimido segnale di risveglio, anchese il mercato e’ ben lontano dai livelli che registrava prima della crisi e gli indici di redditivita’ sono purtroppo saldamente attestati sotto i valori del 2007”. L’osservatorio Federalberghi ha rilevato nel primo quadrimestre 2014 un incremento medio del 2,5% delle presenze di turisti negli alberghi italiani rispetto al corrispondente periodo del 2013.In particolare, si registra un +4,2% di stranieri, a conferma che i nostri alberghi continuino ad essere apprezzati, anche grazie ad un buon rapporto qualita’-prezzo, come riporta l’Asca.
”Inoltre, dopo anni di cali-evidenzia il Presidente degli albergatori italiani- anche la clientela italiana fa segnare un piccolo aumento (+1%), che ovviamente non e’ sufficiente a compensareil crollo degli anni precedenti, ma ci induce a non mollare la presa e a confidare nella ripartenza del mercato domestico. ”I segnali positivi vanno incoraggiati – enfatizza Bocca – non certo schiacciati sotto il peso di una pressione fiscale opprimente! Basti pensare alla tassazione sugli immobili alberghieri, aumentata in pochi anni del 156% con Imu e Tasi che nel 2014 presenteranno un conto salatissimo, vicino ai 900 milioni di Euro.
E’ stata inoltre evidenziata nuovamente la negatività della scelta della Giunta Capitolina che ha deciso l’aumento della tassa di soggiorno.