???????????????????????????????di Liliana Comandé

 

Ho viaggiato tanto per lavoro ma il mio sogno è quello di visitare l’Australia, dove non sono mai stato, con un viaggio ben organizzato .

 

Chi ha vissuto i cosiddetti “favolosi anni ‘60” ricorda benissimo il cantante che, grazie ad uno strepitoso successo della canzone presentata al festival di Sanremo nel 1964, fu definito “Mister Sabato Sera”, dal titolo del brano che lo fece conoscere al grande mercato italiano e a quello straniero. Il suo debutto pubblico avvenne nel 1963 grazie alla vittoria del Festival di Castrocaro, quando aveva appena 18 anni, ma la sua carriera di cantante dalla “voce angelica” era iniziata nel coro della Cappella Sistina. Lo si ricorda come attore e cantante nel film di Zeffirelli “Giulietta e Romeo” e come compositore della musica di una delle canzoni cantate dai Pooh “Otto rampe di scale”. Terminati gli anni ’60, con l’avvento dei gruppi italiani e stranieri, anche Bruno Filippini dovette “stare un po’ nell’ombra” dei grandi successi ma continuò a cantare nei pianobar e a dirigere una sua orchestra. Nell’ultimo anno ha fatto molte apparizioni in televisione, ha inciso un DVD con canzoni inedite e cover e, ultimamente, ha dedicato una canzone molto bella alla sua citta: Roma. La voce è maturata e porta benissimo i suoi 69 anni. A volte sembra ancora il ragazzino del “Sabato sera” per l’entusiasmo e la passione per la sua professione.

Lo incontriamo nei nostri uffici ed incominciamo a parlare sia della sua carriera che dei viaggi effettuati sia per lavoro che per piacere.

Bruno, puoi dirci qual è stato il viaggio più importante della tua vita?

“Ci dovrei pensare un attimo, ne ho fatti tantissimi ma quello più importante è stato quello del ’58, ma ero proprio un ragazzino. Avevo 13 anni e andai a Manila, il primo

nel film Giulietta e Romeo

nel film Giulietta e Romeo

viaggio in aereo in assoluto. A quel tempo ero primo contralto nel coro della Cappella Sistina ed essendo il primo viaggio ricordo che c’era molto fervore fra noi partendo di serata Ciampino. Il volo, un quadrimotore della SAS, con lo stemma pontificio, era stato noleggiato appositamente per noi e ci accompagnava anche il Cardinale di Stato. Mi ricordo che abbiamo fatto 4 scali prima di arrivare a destinazione. Era il primo viaggio per tutti e ricordo ancora che ad a ogni atterraggio uno dei tenori si alzava e cantava: “La morte è nulla” e tutti pensavano che portasse sfortuna”

Praticamente il battito di mani che molte persone fanno quando atterrano. E’ un modo di dire:”per fortuna non siamo precipitati!”

“E’ così. E poi, all’arrivo, ci hanno accolto sparando salve di cannone e migliaia di persone con le bandierine bianche e gialle. All’epoca c’era Papa Giovanni XXIII, che usava parlare spesso con noi e che era stato a sua volta un ragazzo cantore. Era un fautore dei nostri viaggi perché diceva che era una bella cosa far conoscere le nostre canzoni, quelle della Cappella Sistina, e le nostre voci”. Ci faceva girare tantissimo”.

Se parliamo di vacanze, invece, qual è stato quello che ricordi di più e perché?

“Ti dirò, la vacanza vera e propria non c’è mai stata, ma se devo dire dove sono stato meglio faccio il nome di Cortina”.

Italia, quindi.

“Sì, perché In fin dei conti io lavoravo la sera e il giorno facevo il turista. Io andavo lì prima di Natale e finivo dopo Pasqua, avevo tempo per godermi la località che amo tuttora tantissimo. Portavo la famiglia e Cortina mi ha dato modo di conoscere tanta gente che mi è servita molto per lavoro”.

Che rapporto hai con gli aerei. Sei un tipo pauroso o stai sereno e tranquillo?

Bruno_Filippini in BN“La tensione è quella giusta, non ho ansie o mi agito anche perché da bambino il mio sogno più grande era quello di diventare pilota dell’Alitalia”.

Se tu dovessi andare ora per vacanza, quale sarebbe la destinazione desiderata?

“Potrei dire quelle dove non sono mai stato. Così su due piedi direi Australia o Maldive”.

Ma tu sei uno di quei turisti che ama girare e conoscere i luoghi e la gente, oppure vuoi stare in totale relax sdraiato su una spiaggia a prendere il sole?

“A me piace anche girare e conoscere le realtà locali”.

Alle Maldive è relativo conoscere le realtà locali, conoscere usi e costumi di un paese, quindi?

“Lo so che non si può fare. Allora direi Australia, dove è possibile girare e conoscere le varie sfaccettature e belle del paese. Ricordo che quando sono andato a cantare in Messico, precisamente a Città del Messico, ci sarei dovuto stare 15 giorni che invece si sono trasformati in 3 mesi. Mi sono spostato in lungo e in largo e posso dire di avere visto molto bene il paese che ritengo affascinante e bellissimo”.

Ma se ti chiedessi a bruciapelo qual è, comunque, il viaggio che vorresti fare – che ancora non hai fatto oppure sì – e che ti attira di più in questo momento?

“Senza averlo mai visto direi ancora l’Australia. Sì decisamente è il paese che mi attrae di più”.

Fra le mete vicine, invece, dove vorresti andare?

“Mi è sempre piaciuta la Sardegna, perché è un’isola affascinante. Pensa che non ho mai visto una medusa nei suoi mari, e poi i sardi sono persone fantastiche, eccezionali. Ti accolgono con molta generosità e calore. Anni fa andai a cantare a Baia Santa Reparata, nel nord dell’isola nel locale “Il Mistral. Arrivavo a metà maggio e andavo via a metà settembre. Mi godevo quest’isola in maniera meravigliosa ed ho dei bellissimi ricordi”.Bruno disco in spagnolo

Diciamo che tu, proprio perché lavoravi in queste località, poi diventavi un turista “fai da te”, ma oggi, se dovessi andare in Australia, ti affideresti ad un professionista o faresti tutto da solo?

“Mi affiderei senz’altro ad un professionista perché lui sa dove devo andare, quali sono i posti migliori da visitare, quanti giorni stare in una località piuttosto che in un’altra, quali sono gli alberghi che possono soddisfare le mie esigenze. A ognuno il proprio mestiere, io canto e gli agenti di viaggio preparano i nostri viaggi”.

Cosa rappresenta il viaggio per te?

“E’ una evasione dalla routine quotidiana. E’ vero che si sta bene nel proprio paese, ma ogni tanto devo partire, devo visitare nuovi paesi e poi, quando ritorno sono ben temprato. Inoltre, si conoscono nuove realtà. Diciamo che non si finisce mai di imparare”.

Grazie Bruno, a te auguriamo ancora tanti successi così come li auguriamo al settore turistico.

 

Liliana Comandé