cibo italianoDa un’indagine Coldiretti, spesa cibo supera quella per alloggio

E’ quanto emerge, all’Assemblea della Coldiretti, dall’indagine Coldiretti/Ixe’ sulle vacanze Made in Italy nel piatto, dalla quale si evidenzia che nell’estate 2014 i 24 milioni di italiani in vacanza destinano alla tavola la cifra record di 4,9 miliardi per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per acquistare cibo e prodotti enogastronomici. Si tratta – sottolinea la Coldiretti – di quasi un terzo (31,1 per cento) del budget complessivo destinato alle vacanze mentre l’alloggio assorbe poco meno del 25 per cento del totale, seguito dalle spese per acquisti abbigliamento, calzature e oggetti vari e da quelle per attivita’ ricreative, culturali e di intrattenimento nonche’ per i trasporti. Lo storico sorpasso e’ dovuto al fatto che dall’inizio della crisi nel 2007 la spesa turistica per l’alloggio in Italia e’ diminuita del 22 per cento per la tendenza ad accettare qualche stella in meno, a passare dall’albergo alla pensione o a forme alternative come il bed and breakfast e l’agriturismo, ma soprattutto agli appartamenti anche per il calo del costo degli affitti. Il cibo e’ diventato il vero valore aggiunto della vacanza Made in Italy nel tempo della crisi che ha tuttavia cambiato profondamente anche le abitudini a tavola. Oltre la meta’ degli italiani (51 per cento ) in vacanza nell’estate 2014 mangia soprattutto in casa di proprieta’, affitto o di parenti e amici mentre solo il 36 per cento si reca in ristoranti, trattorie, osterie e il 6 per cento negli agriturismi che coniugano buon cibo con l’ospitalita’, secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’. Il sedersi a tavola – sottolinea la Coldiretti – e’ diventato un momento qualificante della vacanza che offre l’occasione di conoscere il patrimonio enogastronomico del territorio che si sta visitando in termini di cucina e di prodotti locali. Non e’ un caso che il 69 per cento degli italiani in vacanza, anche quando va a toscana vinomangiare fuori, cerchi la cucina casalinga che e’ disposto anche a pagare di piu’, mentre si moltiplicano nelle localita’ turistiche le sagre e i mercati degli agricoltori di Campagna Amica dove e’ possibile acquistare prodotti genuini e freschi direttamente dal produttore. La scelta accurata degli ingredienti e la preparazioni di piatti tipici del posto per parenti e amici nelle case e’ diventata una esperienza gratificante durante le vacanze. ”L’Italia puo’ contare sulla leadership europea nei prodotti riconosciuti a livello comunitario con ben 262 denominazioni di origine mentre sono 4.813 i prodotti alimentari tradizionali regionali, 332 vini a denominazione di origine controllata (Doc), 73 a denominazione di origine controllata e garantita (Docg) e 118 a indicazione geografica tipica (Igt), secondo uno studio della Coldiretti. red/glr