Federalberghi interviene denunciando con una nota “la rinuncia a modernizzare le regole che disciplinano l’utilizzo del denaro contante da parte dei turisti stranieri costituisce l’ennesima beffa per le imprese del turismo”
Il maxiemendamento al decreto competitività che il Senato ha approvato il 28 luglio su proposta del Governo ha stabilito che ogni cittadino europeo può applicare in Italia la medesima regola vigente nel proprio Paese. Due giorni dopo, alla Camera, assistiamo ad un clamoroso dietrofront, che assesta un duro colpo alla competitività dell’offerta turistica italiana sui mercati internazionali.
Se la decisione sarà confermata, l’Italia -con un limite di spesa di mille euro- resterà il fanalino di coda dei Paesi dell’UE.Sarebbe bene adottare soluzioni che favoriscano la diminuzione delle commissioni applicate dalle carte di credito agli esercenti e concentrarsi sulle misure che possono aumentare l’appetibilità della destinazione Italia, come auspica Federalberghi.