di Harry di Prisco.
Varsavia è un fiorente centro culturale, con concerti di musica contemporanea in autunno e di jazz alla fine di ottobre.
Della sua storia millenaria la Polonia ha conservato il grande retaggio di una ricca cultura, la cui eterogeneità si era formata attraverso le influenze dell’ Occidente e dell’Oriente dell’Europa. Qui s’incrociavano non soltanto le principali strade di transito commerciali.
Già nell’antichità le terre polacche, avevano vivaci con¬tatti mercantili con molte regioni dell’Europa. Ciò era dovuto sia alla posizione, sia alle merci e ai prodotti ricer¬cati e apprezzati a quei tempi. Uno di questi era l’am¬bra, presente copiosamente sul litorale meridionale del Baltico.
La grande strada dell’ambra, esisteva già all’epoca del bronzo e portava dal Mare Mediterraneo, attraverso la Conca di Kłodzko o la Porta della Moravia, alle terre polacche giungendo fino al Baltico.
I mercanti portavano qui vari oggetti e orna¬menti in bronzo ed in cambio ricevevano ambra, sale e pellicce.
La strada dell’ambra esiste anche oggi, pur se in una forma del tutto diversa.
E’ una proposta per i turisti che possono usufruire di gite nelle località connesse con la cultura dell’ambra (Jantar presso Stegny dove si svolgono i Campionati Mondiali di Pesca dell’Ambra). Queste influenze si rafforzarono nel periodo del tardo Rinascimento, quando il paese cominciò a costruire la sua potenza su scala europea.
Fu allora che i Polacchi cominciarono a recarsi a studiare nelle università italiane e tedesche, ed al loro ritorno divulgarono il progresso e ravvivarono i reciproci rapporti politici e culturali.
Molti artisti, e scienziati occidentali si unirono per sempre alla corte reale polacca, lavorarono presso le corti dei magnati, nelle città polacche, creando opere importanti che ancor oggi affascinano per la loro bellezza.
Varsavia, la capitale dal 1611, nel cuore della pianura della Masovia val bene un viaggio. Centro culturale e industriale, Varsavia era una delle città mitteleuropee più belle e sofisticate fino a quando non divenne la città più devastata.
Nella piazza della città vecchia vi è il Castello Reale, costruito agli inizi del XV secolo, trasformato più volte fu completamente distrutto durante gli eventi bellici della II Guerra Mondiale.
All’indomani del disastro, grazie alla determinazione dei suoi abitanti, che salvarono piccoli e grandi frammenti per ricostruirlo è diventato con la città vecchia un sito del Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, proprio per la sua perfetta ricostruzione.
Varsavia è un fiorente centro culturale, con concerti di musica contemporanea in autunno e di jazz alla fine di ottobre.
Da non dimenticare che Chopin, da bambino prodigio, fu educato a Varsavia e tanti sono i posti che lo ricordano.
Molti sono i concerti, che propongono la musica del grande musicista, come quelli che si tengono ogni domenica, fino alla fine di settembre nel parco reale di Lazienki, nel giardino delle rose, sotto il monumento che lo ritrae come poeta del pianoforte.
Installate nel 2010, nel duecentesimo anniversario della sua nascita, ci si può sedere su panchine multimediali, che permettono, premendo un pulsante di poter ascoltare le sue composizioni.
Il Parco Lazienki è una delle mete preferite delle passeggiate dei cittadini di Varsavia, veri cultori dell’ambiente.
Incantevoli sono gli edifici storici all’interno del parco: il Palazzo sull’Acqua, che si riflette con il suo colore bianco nelle acque del laghetto, l’Anfiteatro estivo e il palazzo Mysliewicki.
Il Tragitto Reale termina con il Palazzo del Belvedere, fino al 1994 residenza del capo dello Stato Polacco.
In uno dei locali caratteristici della città accanto ad un caffè si potrà anche gustare un bicchiere di vodka.
Ma per scoprire la vera “cultura” della vodka si può scegliere un tour di degustazione di tre ore che propone la visita di almeno tre diversi bar per assaggiare sei diversi tipi di vodka, ascoltando le storie e gli aneddoti sulla città e su questa bevanda tipica polacca.
La vodka si sa è tipica dei paesi freddi del nord Europa, ma c’è un altro liquore gustoso di gradazione alcolica inferiore, da provare.
Si tratta dell’idromele, un liquore dolce ottenuto dalla fermentazione di una soluzione di acqua, miele e lieviti, che la leggenda vuole fosse la bevanda preferita da Odino re dei Vichinghi.