Forte la competizione con gli altri paesi
L’Italia rimane in testa tra i paesi più visitati , ovvero il quinto per numero di presenze turistiche ma richiama poco più della metà dei turisti diretti in Francia nello stesso intervallo di tempo, pur avendo ben circa il 25% in più di siti patrimonio dell’Unesco. Emerge dal Rapporto Italia 2015 dell’Eurispes. Il comparto alberghiero rappresenta uno dei principali motori dell’economia italiana, fornendo nel 2013 un contributo stimato in 159,6 miliardi di euro.
L’Italia possiede un patrimonio artistico, naturalistico e enogastronomico straordinario, il Made in Italy è popolare e apprezzato in tutto il mondo ma purtroppo questo enorme potenziale non si traduce necessariamente in uno sviluppo dell’attività turistica, o per lo meno non nella misura in cui sarebbe auspicabile in virtù dell’enorme potenziale attrattivo di cui il Paese è dotato.
Ridurre tassazione e costi energetici per le strutture turistico-alberghiere adeguandoli a quelli degli altri principali paesi europei – dice l’Eurispes – sarebbe cruciale per ridare slancio a un settore che langue e che si esprime ben al di sotto del proprio potenziale e che, se sostenuto adeguatamente, potrebbe essere il volàno dell’economia, come riporta l’Ansa.Tra le criticità esistenti è possibile che ci sia una politica di marketing turistico poco aggressiva oppure carenze infrastrutturali in tema di trasporti o di strutture ricettive, o ancora la mancanza di una visione strategica che intercetti le esigenze dei potenziali turisti. Ma il gap che le strutture ricettive italiane devono colmare nei confronti della concorrenza estera in termini di bolletta energetica gioca un ruolo determinante.