Secondo la classifica ICCA (International Congress and Convention Association), l’Italia è al sesto posto nel mondo e al 5° nella classifica europea della Top Ten delle destinazioni internazionali del MICE per il numero di incontri, con 447 meeting svolti nel 2013 (la classifica delle città vede Roma al 19° posto nel mondo e al 15° nel ranking europeo, con 99 meeting).L’Enit promuove il turismo congressuale all’IMEX di Francoforte.Con un PIL congressuale di 15,8 miliardi Euro, il settore MICE in Italia costituisce un segmento del turismo molto importante. Il settore offre lavoro a 290 mila persone ed ha aumentato di 97 milioni di euro la produzione delle aziende agricole, di 3,65 miliardi di quella delle aziende industriali, di 6,9 miliardi quella degli alberghi e di 4,9 miliardi quella dei ristoranti, secondo gli ultimi dati resi noti dalla Federcongressi. Secondo il World Travel & Tourist Council il turismo business internazionale assorbe il 24% del business di tutto il turismo ed ha un valore di 993 miliardi di dollari. In Italia il turismo congressuale pesa 19,5 % del turismo totale.
Allo stand Italia, organizzato e gestito dall’ENIT, sono presenti – oltre ai 58 operatori italiani tra convention bureau e club di prodotto, catene alberghiere, centri congressuali, PCO e DMC, – il Convention Bureau Italia ed i Convention Bureau regionali di Torino, Firenze, Roma e della Riviera di Rimini. I rappresentanti delle Regioni Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Piemonte, Sardegna, Toscana e Veneto forniscono informazioni sulle loro destinazioni, insieme a Puglia e Sicilia anch’esse rappresentate alla fiera.
Tra i relatori anche il Commissario Radaelli, che ha ribadito “l’importanza del turismo congressuale per l’economia italiana considerata la rilevante percentuale del settore rispetto al turismo in generale e lo spending pro capite. “Siamo qui con l’obiettivo di rendere l’Italia protagonista e destinazione top per il turismo d’affari di tutto il mondo e di sostenere l’attività di internazionalizzazione delle Imprese del settore”.