di Liliana Comandè.
In un territorio poco vasto un microcosmo di bellezze.
Un territorio minuscolo, inferiore per superficie alla Lombardia, ma in grado di offrire attrattive turistiche molto variegate. La Slovenia si apre sul Mar Adriatico con cittadine pittoresche come Pirano e Portorose, ha stazioni sciistiche e termali e città di interesse storico e architettonico, prima fra tutte la capitale Ljubljana, capitale Verde europea 2016 e vincitrice del premio Tourism For Tomorroz 2015.
L’incontro, tenutosi a Roma, al Vittoriano e conclusosi con una cena sulla terrazza che da su uno dei panorami più belli che si possano immaginare, su iniziativa dell’Ente sloveno per il turismo, ha mostrato la ricchezza e la varietà di proposte che contraddistingue questo piccolo paese, che intende valorizzare al massimo la sua vocazione turistica, ma nel rispetto e nella tutela delle risorse naturali.
Sul suo territorio infatti si estende la maggior superficie boscosa dell’Europa continentale e l’agricoltura riveste ancora un ruolo importante.
La particolare conformazione geologica del Carso rappresenta uno dei maggiori richiami per chi visita la Slovenia. Innumerevoli grotte, paradiso degli speleologi, lasciano senza fiato i turisti, affascinati da ciò che i fenomeni di corrosione delle acque hanno modellato sulla roccia calcarea.
Le grotte di Postojna sono state paragonate a sfarzose opere barocche, quelle di san Canziano a mistiche costruzioni gotiche. Il trend turistico in Slovenia ha fatto segnare un incremento sin da quando c’è stata l’entrata in Schengen e nella comunità europea.
Uno dei settori trainanti è sicuramente quello termale, che rappresenta quasi un terzo di tutti i pernottamenti alberghieri. Sono in particolare italiani e austriaci ad essere sensibili a questo tipo di offerta, anche perché la Slovenia è in grado di offrire un elevato livello qualitativo a costi abbastanza contenuti.
Catez, Portorose e Rogaska Slatina son tre dei maggiori centri termali del paese, dove si può beneficiare di trattamenti di ogni tipo, dai fanghi ai massaggi alle ottime acque minerali. In molti casi è possibile affiancare i piaceri ricavati dai centri benessere alla passione per gli sport invernali e in particolare per lo sci.
Gli sloveni sono un popolo di sciatori e, anche se le loro montagne non superano i 2500 metri, si sono attrezzati molto bene.
Su un territorio così piccolo sono presenti tantissime stazioni sciistiche, tra le più famose quelle di Maribor e Kranjska Gora, sedi di gare di Coppa del Mondo.
La pista principale di Maribor è interamente illuminata, per cui è possibile sciare anche di notte; nei pressi degli impianti gli hotel sono dotati di piscine alimentati da acque termali.
Sport e relax dunque, questo il binomio su cui puntano molti degli operatori turistici sloveni.
La Slovenia è anche una terra di vini, il paesaggio movimentato e le variegate condizioni climatiche sono il segreto della ricchezza dell’offerta enologica.
Nei pressi di Maribor, nella valle della Drava, si apre un interessante percorso lungo le strade del vino.
Tutte le località di cui abbiamo parlato sono facilmente raggiungibili in auto, alcune si trovano a meno di un’ora da Trieste.
La Slovenia e la città di Ljubljana sono presenti all’EXPO di Milano.
Nella foto: Iztoc Mirosic, Ambasciatore sloveno a Roma;
Zoran Yankovic, Sindaco di Ljubljana;
Gorazd Skrt, Direttore Ufficio Turismo Sloveno