di Liliana Comandè.
Un nuovo boom di presenze e i nuovi voli diretti sul Mar Rosso hanno fatto la differenza. La novità dei pellegrinaggi
L’Egitto torna a sorridere e con lui anche gli operatori italiani che avevano fra le principali destinazioni proprio l’Egitto Classico e il Mar Rosso.
Ne parliamo con uno degli artefici di questa nuova attenzione e passione per l’Egitto, il Direttore dell’Ente del Turismo Egiziano in Italia, Emad Abdalla Fathy, che si è dato tanto da fare per tranquillizzare gli italiani sulla sicurezza del paese, illustrandone nuovamente le bellezze e il fascino di una terra che è ha sempre esercitato un grande “appeal” sui nostri connazionali.
Bene Signor Fathy, finalmente si torna a sorridere nella terra dei faraoni, può dirci qualcosa sull’aumento delle presenze nel suo paese?
Diciamo che lo scorso anno abbiamo avuto un incremento del 94% rispetto all’anno precedente, grazie soprattutto ai nuovi voli di Air Cairo, che collega l’Italia alle destinazioni del Mar Rosso, e ai Tour Operator che stanno investendo nuovamente sulla destinazione. Stiamo riscontrando che al nord Italia c’è una preferenza per Marsa Alam, mentre il centro-sud preferisce sempre Sharm El Sheikh. Siamo soddisfatti dei 5.000 passeggeri che ogni settimana arrivano sul Mar Rosso ma vogliamo spingere la Crociera sul Nilo, per la quale abbiamo richieste di individuali rispetto ai gruppi. Dall’estero abbiamo grandi flussi sulle mete culturali, ma vogliamo vedere di nuovo gli italiani che tanto amavano i siti archeologici e la navigazione sul Nilo.
Ma questo dipende dalla paura o all’ignoranza?
Diciamo che da tutte le parti del mondo facciamo grandi numeri. Se pensiamo che le file davanti al Museo Egizio sono uguali a quelle che ci sono a Roma per visitare la Cappella Sistina, vuol dire che i turisti sono tanti. I più numerosi sono gli americani e per loro la sicurezza viene al primo posto quando scelgono una destinazione per i propri viaggi. Se le agenzie di viaggi continueranno ad avere fiducia nella destinazione e saranno convincenti con i loro clienti, abbiamo fiducia che gli italiani ritorneranno nell’Egitto culturale.
Cosa ci dice del nuovo Museo che sta sorgendo a Giza, vicino alle Piramidi? Quando è prevista l’inaugurazione?
Verrà inaugurato parzialmente a dicembre. Abbiamo fatto già fatto il trasloco della grande statua di Ramses II e del tesoro di Thutankamon, ma ci vuole del tempo per portare tutto ciò che è nel vecchio Museo. Chi lo ha visitato si può rendere conto di quanti tesori sono ci sono conservati.
I segnali per una ulteriore ripresa ci sono, quanti turisti pensa che sceglieranno il Mar Rosso per le proprie vacanze balneari e quanti per il turismo culturale?
Abbiamo molti segnali positivi per questa estate. Dal mese di ottobre abbiamo avuto una grande ripresa, soprattutto sul Mar Rosso. D’altronde è una meta vicina dove si può stare al mare anche in inverno dove i gradi sono circa 22 e poi c’è anche il discorso della destinazione dove il rapporto qualità-prezzo è sempre stato ottimo. Io credo che torneremo ad essere di nuovo grandi.
Voi cosa state facendo per promuovere ulteriormente il turismo verso l’Egitto?
Noi stiamo spingendo molto l’itinerario “sulle Orme della fuga della Sacra Famiglia”. Dopo la visita del Santo Padre dello scorso anno si incomincia a registrare un certo interesse soprattutto da parte di chi organizza questo tipo di pellegrinaggi religiosi come l’Opera Romana Pellegrinaggi e l’Unitalsi ed hanno già inserito nei loro programmi questo itinerario che inizierà a giugno. L’Unitalsi ha un gruppo di 50 persone e faranno Betlemme e la “Fuga della Sacra Famiglia”.
Una novità questo itinerario che dovrebbe portare in Egitto anche un altro tipo di turista, quindi. Il turismo religioso sul quale stanno puntando anche altri paesi come la Giordania.
In Egitto ci sono mete importanti per il turismo religioso, soprattutto quello cristiano. Non dimentichiamo che il cristianesimo è nato in Egitto. Ci sono le grandi Chiese copte al Cairo lungo il Nilo e Monasteri da visitare. E sono molto interessanti.
Ci sono investimenti da parte di grosse catene alberghiere? Se ritengono che il paese è sicuro di solito sono pronte a costruire nuovi hotel.
Certamente, è in costruzione la nuova città di El Alamein, vicino Marsa Matrouth. Le catene internazionali Intercontinental e Hilton hanno chiuso accordi per la costruzione di hotels, ed entro due anni sorgerà una nuova meta balneare sul Mare Mediterraneo che si chiamerà “nuova El Alamein”. Avremo, quindi, Marsa Matrouh, che ha un mare stupendo, e la Nuova El Alamein, che ha lo stesso mare favoloso dell’altra destinazione.
Novità positive, quelle che ci ha comunicato Emad Abdalla Fathy, e che non possono far altro che renderci felici per il ritorno di mete da sempre amate dagli italiani ma che hanno sempre costituito una delle mete più importanti per gli operatori italiani in quanto vendibili in ogni periodo dell’anno. Lavoro continuo per gli egiziani, ma anche per gli italiani. E poi, per i turisti che non possono fare a meno di scegliere destinazioni che hanno il giusto rapporto qualità-prezzo e l’Egitto non ha mai disatteso le loro aspettative.
Non ci resta che augurare a tutti noi: bentornato Egitto e bentornati italiani nella terra dei Faraoni e nel mare più bello a poche ore di aereo dall’Italia.