di Antonella Pino d’Astore

Il paese sempre più visitato anche dai nostri connazionali

Secondo l’Israel Central Bureau of Statistics nel mese di maggio 2018 sono stati circa 10.000 i turisti italiani giunti in Israele, il 27% in più rispetto al 2017. Da gennaio a maggio 2018 è stata registrata una crescita complessiva di 54.500 turisti pari al 41% in più rispetto al 2017 e addirittura dell’82% in più rispetto al 2016.

I dati del flusso italiano rispecchiano la tendenza generale: il numero di turisti che, da tutto il mondo, si è recato in Israele lo scorso mese è di circa 395.900, il 14% in più rispetto a maggio 2017.

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Nel periodo gennaio-maggio 2018 sono stati registrati circa 1,75 milioni di ingressi turistici, con un aumento del 22% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In termini economici, il turismo ha fruttato alla nazione circa 590 milioni di dollari nel solo mese di maggio.

Alla luce di questi risultati positivi, Yariv Levin, Ministro del Turismo Israeliano, ha dichiarato: “Continua la tendenza positiva per quanto riguarda le cifre del turismo. Ancora una volta, a maggio, vediamo un aumento del numero dei turisti in visita in Israele e raggiungiamo, per il 19esimo mese consecutivo, un nuovo record di arrivi. A dare i loro frutti sono sicuramente l’apertura di nuove rotte aeree, come ad esempio la rotta dall’India, e le attività di marketing, tra le quali la Grande Partenza del Giro d’Italia lo scorso 4 maggio a Gerusalemme

Gli arrivi sono aumentati del 33% rispetto al mese di maggio del 2016, un numero gratificante che dimostra come in soli due anni Israele abbia saputo accogliere e far crescere il numero di viaggiatori che l’hanno scelta come meta per le loro vacanze. A seguire questo dato sono aumentati anche gli arrivi per via aerea e per via terra. Nel periodo di gennaio-maggio 2018 si è addirittura registrato un aumento complessivo del 53% di turisti rispetto al 2016, fattore che ha contribuito in maniera più che positiva all’economia dell’intera nazione.

“L’offerta Israele è sempre in crescita grazie anche alla straordinaria attività di pormozione congiunta quotidianamente realizzata con operatori del settori e con agenti la cui formazione è sempre oggetto di grande attenzione da parte del nostro Ente”  ha dichiarato Avital Kotzer Adari, direttore dell’Ufficio Nazionale Israeliano del Turismo.

Recentemente a Roma, presso l’Istituto delle Suore Orsoline di San Carlo, sono state presentate le novità e le proposte inedite sulla Terra Santa. Un importante momento di approfondimento realizzato anche grazie al supporto organizzativo del Tour Operator di Roma Istituti Religiosi, promosso dal Ministero del Turismo di Israele in Italia con il patrocinio dell’Ufficio Cei Tempo libero, turismo e sport diretto da don Gionatan De Marco.

All’incontro ha partecipato, tra gli altri, S.E. Oren David, Ambasciatore israeliano presso la Santa Sede, che ha saputo sapientemente sottolineare il significato del Turismo Religioso e del Pellegrinaggio come momento di dialogo e di reciproca conoscenza.

Don Gionatan de Marco ha voluto porre l’accento sul Mediterraneo e su come le civiltà che su esso si affacciano abbiano tradizioni comuni che possano rafforzare gli scambi culturali tra i popoli: il mediterraneo quindi come ponte tra le tradizioni dove la Terra Santa diviene l’apice della ricerca della propria spiritualità: “chi va in Terra Santa parte come cercatore, si scopre pescatore e ritorna come trovatore“.

L’Ufficio del Turismo di Israele ha poi illustrato le novità di percorsi di spiritualità che possono essere realizzati da chi si accinge a compiere soprattutto il “secondo viaggio”, percorsi che, naturalmente, potranno essere costruiti grazie al supporto dell’Ente stesso.

I percorsi dedicati a Maria e alle Donne della Bibbia ricordano l’eccellenza di luoghi come Magdala in Galilea; Akko, ultimo avamposto dei crociati, città di incontro, diaologo e spiritualità; l’ormai celeberrimo Gospel Trail in Galilea.

I percorsi a piedi, sulla Via di Francesco, guidano alla scoperta dei luoghi che di Francesco furono, ricordando l’anniversario degli 800 anni della presenza francescana in Terra Santa; percorsi di spiritualità da realizzarsi nel deserto del Negev.

Avital Kotzer Adari, direttore Ente per il Turismo in Israele, ha ricordato sia gli 80 voli settimanali che ogni giorno collegano l’Italia con Israele sia, soprattuto, gli eccezionali numeri di crescita verso Israele.

L’incontro è stato l’occasione per ribadire che Israele è una destinazione per tutti, non solo per i credenti. In Israele la pietre parlano, raccontano secoli di storia e misticismo. Ma esiste anche un’Israele moderna, metà di turismo sportivo con le sue quattro maratone all’anno.

Israele, tra paesaggi incredibili e convivenza di popoli e religioni diverse,  è una destinazione che guida ai percorsi dell’anima, al cammino per ritrovare se stessi.