di Antonio Bordoni.

 

Ci vuole davvero così tanto a capire che Alitalia nell’attuale situazione in cui versa, non interessa ad alcuno?  E ci vuole davvero così tanto per capire che più si prolunga lo stato di commissariamento più gli eventuali interessati acquirenti  si defilano?

Lo abbiamo letto, riletto e scritto infinite volte che Easyjet e Delta costituivano una accoppiata che non avrebbe portato ad alcun risultato pratico e che essi non potevano di certo costituire quel “partner industriale” di cui si è alla disperata ricerca da tempo immemore.

E nel mezzo di questa opera buffa all’italiana i cui atti sono cadenzati dall’alternarsi dei governi della repubblica che come noto non hanno la caratteristica della longevità,  continuiamo a leggere che l’unica soluzione possibile sarebbe quella di Lufthansa.  Complimenti a chi la propone! In quanto evidentemente  finge di dimenticare, o non  sa per ignoranza, che il gruppo tedesco ha già nel suo portafoglio la ex compagnia di bandiera svizzera, la ex compagnia di bandiera austriaca e la ex compagnia di bandiera belga. Ebbene dopo il traffico dalla Svizzera, dall’Austria e dal Belgio vogliamo pure dare a Lufthansa il mercato italiano?

Applausi davvero a coloro cha acclamano a questa possibilità che altro non significherebbe che la formazione di un conglomerato megalitico che grida vendetta per tutti coloro che avevano creduto che deregolamentazione voleva significare più concorrenza.

E nel bel mezzo di questa situazione di stallo  ecco levarsi un venticello leggero che sussurra nell’aria una frase magica: controllo statale. In merito val la pena chiarire che in altri paesi dove i governi sanno quello che fanno, la soluzione non sarebbe affatto oscena, anzi potrebbe pure considerarsi accettabile, ma il fatto è che proprio a causa dell’ingerenza pubblica e delle ali zavorrate di politica che Alitalia è affondata e davvero ci vuole una buona dose  di “faccia tosta” per pensare di riproporre questa soluzione.  Tutto ciò lo sanno le compagnie aeree navigate che fuggono dall’interessarsi al nostro ex vettore di bandiera, ultima in ordine di tempo Easyjet, gli unici che non l’hanno capito sono i governanti nostrani.

E siamo anche annoiati di leggere articoli che ci ricordano tutti i santi giorni quanto Alitalia è costata ai contribuenti italiani. Ammettiamolo, siamo un popolo che sa fare  soltanto una cosa: rimandare, sempre rimandare al domani la soluzione di problemi che in realtà già da ieri si sarebbero potuti risolvere, e tutti sappiamo come.

 

Tratto da www.aviation-industry-news.com