Di Liliana Comandè.
Fra castelli, abbazie e prati verdi un viaggio nella terra dei contrasti paesaggistici.
Un viaggio in Irlanda è un viaggio fuori del tempo. Quest’isola,estesa come un terzo d’Italia e scarsamente popolata ma antropizzata da millenni, presenta un inconfondibile paesaggio dove natura e antichi monumenti si fondono in un contesto magico e misterioso.
Ad una costa occidentale, più abitata e protetta dai venti atlantici occidentali dai monti Wicklow fino alla bella capitale Dublino, adagiata alla foce del fiume Liffey ed oltre, si contrappone un falsopiano centrale ondulato dove sparsi boschi punteggiano dolci declivi erbosi su cui pascolano mandrie di mucche, pecore e capre.
In questa verde natura appaiono Dolmen, rozzi altari in pietra, testimonianze di civiltà preistoriche, o castelli, abbazie, chiese isolate con antichi resti di cimiteri, monumenti talvolta in rovina – ma forse per questo ancora più ricchi di fascino e (si dice) di inquietanti misteriose presenze.
Anche gli sparsi villaggi, con le tradizionali case contadine dai tetti spesso di paglia, e le varie cittadine che si incontrano mantengono un’atmosfera di remota quiete. Le strade che collegano i vari centri si snodano tra campi, torbiere, fiumi e laghi e presentano uno scarso traffico.
Anche il cielo ci offre un insolito spettacolo, con il suo sereno spesso variabile, dove sole e nubi si alternano in frequenza accelerata e piogge improvvise, che si dissolvono rapidamente, assicurano a pianure e colline un manto verde perenne, oltre a placidi specchi d’acqua e fiumi che scorrono pigramente tra rive erbose.
E’ proprio un fluire lento perché, in prossimità delle coste, le colline trasmutano in montagne e picchi
rocciosi e le acque sono costrette ad aprirsi faticosi varchi verso il mare che, a sua volta, si incunea tra le rocce, creando fiordi dove correnti e maree si scontrano e circostanti penisole che si protendono come lunghe dita di una gigantesca mano.
Naturale porto d’ingresso dell’Irlanda è la capitale, Dublino, elegante città dai bei palazzi sette-ottocenteschi in stile neoclassico.
Centro antichissimo, fondato dai Celti, divenuta nell’alto Medioevo roccaforte dei Vichinghi e poi degli Anglo Normanni, mantiene ancora alcune tracce del suo passato.
Da visitare, e da non perdere assolutamente, la Cattedrale di San Patrizio, dedicata all’evangelizzatore dell’Irlanda, il Trinity College, dove è custodito il prezioso “Book of
Kells”, manoscritto con miniature dei Vangeli risalente all’VIII secolo, la cattedrale di Cristo, la chiesa di Saint Audoen, le belle piazze di College Green e Saint Stemphen’s Green, edifici storici quali la Custrom House, le Four Courts, la Coty Hall, il General
Post Office e la Bank of Ireland.
Il viaggio può proseguire verso la regione sud-occidentale, verso Cashel, su cui si erge lo sperone roccioso cosparso dalle rovine della rocca di San Patrizio. Piu’ a sud c’è Cork, già borgo sorto nell’Alto Medioevo attorno ad un convento, poi divenuto rocca dei vichinghi ed oggi attivo porto alla foce del fiume Lee, in una profonda insenatura marina.
Il Killarney National Park è da visitare perché, oltre alle specie arboree topiche irlandesi, vi si possono ammirare piante provenienti da zone climatiche diverse. Il centro visitatori è ospitato nella ottocentesca Muckross House.
Kenmare, invece è una bella cittadina situata in fondo ad un lungo e magico fiordo.
Nel cuore dell’isola ritroviamo altri centri di grande interesse storico, come Kilkenny, con il bel castello, la cattedrale, la chiesa di Saint John, l’Abbazia di Holycros, oppure Kilmallok, con i resti del King’s Castle e del Blossom Gate.
Nei dintorni si trovano le rovine di un’abbazia domenicana medioevale con tombe e sculture. Un caratteristico villaggio con le case basse dai tetti di paglia è quello di Adare, con negozi di artigianato locale.
Il Bunratty Castle, quattrocentesco, arredato con i mobili dell’epoca, merita una visita, anche perché attorno è stato costruito un Folk Park, con tipici ambienti rurali.
Lisdoonvarna, invece, è un’accogliente stazione termale, punto di partenza per una escursione alle Cliffs of Moher, imponenti scogliere alte fino a 200 metri e lunghe diversi chilometri, classico esempio del paesaggio costiero irlandese.
Il suggestivo spettacolo naturale è completato dalla zona carsica del Burren.
Proseguendo il nostro itinerario arriviamo a Galway, antica cittadina con un centro storico ed una piazza monumentale, Eyre Square, delimitata da palazzi seicenteschi, affacciata sul lago Corrib da una parte, e dall’altra aperta verso il mare nella baia che prende da lei il nome e punto di partenza verso le prospicienti isole Aran.
A settentrione troviamo la regione del Connemara, con le cittadine di Mancross e Recess, poi Kylemore, con la suggestiva abbazia delle Monache Benedettine affacciata sul lago in un bosco di rododendri.
Il viaggio può proseguire verso Donegal, la sua baia e i fiordi dell’estremo nord, ai confini dell’Irlanda del Nord che si presenta con la città di Londonderry.
Anche la sosta in ogni tappa del viaggio riserva gradevoli ed istruttive sorprese. Infatti, gli alberghi cittadini si presentano solitamente come palazzi storici, nei centri minori o
in luoghi isolati ci si ritrova spesso ospiti in antichi castelli o residenze gentilizie di campagna o anche in tradizionale fattorie.
Piacevoli gli acquisti che si possono fare: maglioni delle isole Aran, cappelli, sciarpe, merletti, ceramiche, quadretti realizzati con la torba.
A tavola troviamo salmone affumicato, aragoste, trote, ostriche, agnello, prosciutto. Il tutto da innaffiare con birra di vari tipi e gradazioni, per concludere con un ottimo whiskey o un irish coffe.
Irlanda, terra magica e ricca di suggestioni. Le emozioni che suscita sono innumerevoli e non basta uno scritto per farle provare.