“In questo momento di grande emergenza per il nostro Paese, stiamo continuando a lavorare, dove possibile con modalità di smart working applicata secondo le direttive del Governo per la salvaguardia della salute di tutti i cittadini. Siamo pienamente operativi per cercare di sostenere gli enti gestori pubblici e le associazioni di volontariato e assistenza che vivono una situazione di estrema difficoltà”. Così Chiara Caucino, assessore al Welfare in merito alle ultime disposizioni per il contenimento del Coronavirus varate ieri sera dal Governo.
“Abbiamo operato sull’estensione delle linee guida a tutti gli enti gestori, tenendo conto delle criticità del momento e delle richieste avanzate. Al più presto le sottoporrò alla Giunta affinché siano approvate in tempi strettissimi, in modo da consentire la piena efficienza di tutto il comparto Welfare. Fino alle 10 di questa mattina è stato, poi, possibile un confronto con gli enti stessi, per recepire le loro necessità e le segnalazioni pervenute ai miei Uffici. Le linee guida, una volta recepite in una DGR, saranno poi integrate con apposite misure straordinarie”, prosegue Caucino.
In particolare, l’assessore sottolinea che gli operatori in disponibilità da servizi temporaneamente sospesi, a seguito di precise indicazioni da parte dei responsabili dei servizi stessi, sono destinati a coprire le unità mancanti nei servizi residenziali e/o a seguire eventuali utenti a domicilio.
Ciascun Ente gestore dei servizi sociali è inoltre autorizzato ad emanare apposite direttive organizzative per i propri dipendenti, in linea con le direttive nazionali del DPCM. Gli enti dovranno infine attivare la rete di volontariato e del terzo settore dei propri territori per garantire un’azione di monitoraggio e supervisione delle utenze fragili a domicilio. “Questa è una linea di intervento alla quale tengo moltissimo – prosegue Caucino – perché in questo momento la considero una risorsa fondamentale, un gesto di solidarietà umana, soprattutto per gli anziani e per tutte quelle persone che non possono abbracciare direttamente i propri famigliari, è una misura più che mai necessaria non escluderli dalla vita sociale”.
Di seguito le principali indicazioni delle linee guida, in attuazione delle disposizioni generali contenute nel DPCM 8/03/2020 e valide per il periodo di emergenza:
- segretariato sociale: il servizio è attivo con il contingentamento degli accessi da parte del titolare dello stesso
- servizio sociale professionale: il servizio è attivo attraverso contatto telefonico (salvo emergenze)
- incontri in luogo neutro per minori: sospensione dell’attività fino al termine dell’emergenza; deve essere garantita la possibilità di chiamata e/o di video-chiamata; la Regione darà comunicazione scritta in merito alle presenti indicazioni al Tribunale per i Minorenni, alla Procura presso il TM e a tutti i Tribunali ordinari, nonché alla Sezione competente della Corte d’Appello di Torino, nel superiore interesse dei minori
- centri diurni (qualsiasi utenza): sospensione dell’attività in linea generale. Nel caso sussistano utenti i cui familiari a casa siano impossibilitati a seguirli, il personale del servizio segue a domicilio l’utente
- educativa territoriale per minori e disabili: sospensione del servizio in linea generale, salvo casi particolari e necessari dove, adottate tutte le cautele del caso, si mantiene il contatto con l’utenza
- assistenza domiciliare anziani autosufficienti e non autosufficienti: l’attività prosegue in modo da mantenere un costante contatto con l’utenza e garantire i servizi essenziali (es. pasti a domicilio, ecc.).
- centri antiviolenza: servizio attivo con il contingentamento degli accessi da parte del titolare dello stesso. Per gli sportelli antiviolenza si dispone la sospensione dell’attività
- centri per la famiglia: sospensione dell’attività fino al termine dell’emergenza.
- strutture residenziali per minori, anziani, disabili, donne vittime di violenza: i servizi residenziali sono trattati dal D.P.C.M. del 8/03/2020 per i quali è limitato l’accesso dei visitatori e di ogni utenza esterna secondo le disposizioni delle singole Direzioni sanitarie. È possibile comunque interdire l’accesso ai visitatori. Gli operatori sociali, dotati degli opportuni ausili, devono comunque garantire l’assistenza continuativa agli ospiti. I titolari dei servizi devono garantire la copertura degli operatori mancanti.
- corsi di preparazione per le coppie aspiranti all’adozione: i corsi programmati per il mese di marzo sono rinviati secondo il calendario da concordare.