di Antonio Bordoni.

 

Di una cosa siamo particolarmente fieri. Da quando il 2 febbraio 2001 Cempella si dimise, non abbiamo mai perso occasione per ricordare come lui fosse stato l’ultimo  fra gli amministratori delegati ad aver messo in atto una efficace strategia che sarebbe stata capace  non solo di non far precipitare Alitalia nel baratro che oggi la contraddistingue, ma di fatto l’avrebbe anche lanciata come un grande vettore internazionale che non avrebbe avuto bisogno di continue iniezioni di capitale, come invece è  accaduto da allora in poi.

In questi ultimi tempi abbiamo assistito ad un fuoco pirotecnico di personaggi chiamati a risolvere il caso nazionale di Alitalia e più volte abbiamo sperato di sentir nominare il suo nome. Invano.

Di certo quello che Air France fece con KLM nel maggio del 2004 fondando il gruppo che tutti conosciamo, l’avremmo potuto fare noi  con molto anticipo.

E nell’industria aerea commerciale muoversi in anticipo sulla concorrenza è condizione essenziale di successo. KLM aveva bisogno di nuovo spazio per ampliare la sua vasta rete intercontinentale e Malpensa era la soluzione ideale; da parte nostra Alitalia era alla ricerca di un forte partner con cui condividere le sfide che si affacciavano all’orizzonte.

I due network erano complementari per la forte vocazione olandese verso il traffico di coincidenza e l’assenza di un mercato domestico: il matrimonio fra i due vettori sarebbe stato il connubio ideale.

Invece, come al solito, qualcuno nel mondo politico nostrano non volle che l’operazione fosse portata a termine.

Nel corso di questi ultimi tempi abbiamo assistito alla solita, vergognosa sceneggiata di dare la colpa dei problemi Alitalia alla UE che attuerebbe due pesi e due misure nel concedere i sussidi alle compagnie aeree, scavando più indietro negli anni invece ce la prendevamo con la “cattiva” Ryanair.

Mai accade che ci assumiamo la responsabilità per aver noi italiani portato al baratro una compagnia aerea una volta fiore all’occhiello del nostro paese.

Ciao Domenico.

 

Tratto da www.aviation-industry-news.com