di Liliana Comandè.
Una delle parti più belle di questo paese molto amato dalle coppie in viaggio di nozze.
Fra noi e l’Australia ci sono 12.000 chilometri, ma vale la pena di mettersi l’animo in pace e trascorrere un bel po’ di ore a bordo di un aereo per raggiungerla. Il Queensland è forse la parte più bella e conosciuta di questo enorme paese che, da terra di nostri emigranti, è diventata terra di vacanza.
Iniziamo a parlare di Cairns, una delle più importanti città del Queensland settentrionale.
La città è nata nel 1876 come punto di raccolta per l’approvvigionamento merci, ad uso delle varie miniere d’oro e di zinco esistenti nell’entroterra della zona.
Cairns è considerata la “capitale” della grande barriera corallina australiana, e le sue bellissime spiagge las rendono un luogo di vacanza tra i più ambiti del mondo, grazie anche ad un importante porto dal quale partono tutte le navi da crociera, e alle navi di appoggio utilizzate per chi vuole fare immersioni nella barriera corallina più estesa del mondo.
Una meraviglia naturale, quest’ultima, che si sviluppa per una lunghezza di oltre 4.500 chilometri (copre una
superficie grande quanto il Regno Unito e l’Irlanda)di cui oltre 2.000 km solo nella regione del Queensland. Nella zona, inoltre, si contano circa 100 isole e isolotti.
Cairns, quindi, rappresenta un ideale punto di partenza e di arrivo per i turisti interessati a visitare il grande continente australiano.
Gennaio è il mese più umido del periodo considerato meno buono e che va da novembre a marzo. Sono frequenti gli acquazzoni che si abbattono sulla regione e che i locali usano scherzosamente definire “the liquid sunshine
Il primo contatto con il mare australiano avviene in una zona residenziale dove gli australiani amano trascorrere le loro vacanze estive. I numerosi alberghi e i vari locali di intrattenimento, oltre allo splendido mare con le attività ad esso connesse, rendono questo posto molto ambito e di gran moda.
Il clima sub tropicale e le piogge abbondanti favoriscono lo sviluppo di una rigogliosa vegetazione, che si estende per buona parte della costiera del Queensland del noprd che, oltrepassando Cape Tribulation, arriva fino a Cape York penisula, estrema punta dell’Australia Nord-est e facente parte delle aree protette della Daintree Rain Forest National Park, un territorio occupato esclusivamente da qualche insediamento di tribù aborigene.
Una natura intatta
Nella rain forest vivono in totale libertà molti animali acquatici ed uccelli, e nei numerosi corsi d’acqua nuotano indisturbati pericolosi coccodrilli molto temuti dai locali. Ma l’uomo, si sa, non conosce limiti né si fa vincere dalla paura e, quindi, ha costituito dei bellissimi e confortevoli Resort e Lodge, tutti rigorosamente in legno e completamente immersi nella vastità della foresta pluviale. Le costruzioni, però, sono state progettate per essere in piena armonia con l’ambiente naturale e la vegetazione circostante.
Molto suggestivi i resort, le cui pareti-vetrate della sala da bagno sono circondate dalla vegetazione che protegge da occhi indiscreti e da una sensazione di piena libertà.
Immergersi nella vasca da bagno ed essere circondati da un’impenetrabile foresta è una sensazione davvero bellissima, e trascorrere una o più notti in uno di questi resort è veramente molto emozionante.
I rumori e i suoni degli abitanti di questa fitta jungla riempiono gli spazi del silenzio notturno, e le “voci” degli animali e degli innumerevoli uccelli fanno da controcanto alle rane gracidanti che cercano di attirare il partner di sesso opposto.
Trovarsi in un luogo così unico, e rendersi conto così intensamente delle meraviglie circostanti, fa sì che il soggiorno nei Lodge sia un’interessante esperienza da vivere soprattutto per chi ama il vero contatto con la natura incontaminata. E qui lo è veramente!
Le Jelly Fish Box
Prima di intraprendere un viaggio è importante sapere se i luoghi che si andranno a visitare sono soggetti a fenomeni naturali che, però, non sono ideali per chi vuole trascorrere solo un periodo di vacanza tipicamente balneare. Il Mare, infatti, nel periodo che va da novembre a marzo, è interessato dal fenomeno delle meduse. Ce ne sono di diverse specie ma la più conosciuta e pericolosa è la “Jelly Fish Box”, così chiamate per la sua forma a scatola.
La medusa, pur essendo grande pochi centimetri, ha dei filamenti lunghi oltre un metro molto urticanti e pericolosi per l’uomo se vengono a contatto con la pelle. A volte possono causare la morte se non si agisce i tempo con un antidoto.
Nelle spiagge più frequentate ci sono aree circoscritte da reti di protezione entro le quali si può fare il bagno in tutta sicurezza. Nella malaugurata circostanza di contatto con la Jelly Fish Box, i bagnini sono attrezzati per un pronto soccorso rapido ed efficiente.
A tal proposito, non di rado si incontrano persone che fanno il bagno in mare vestendo una specie di tutina, leggerissima e colorata, a protezione sia dei raggi solari che da eventuali contatti urticanti. Inoltre, anche nel periodo interessato dal fenomeno, se ci si allontana poche centinaia di metri dalla costa, le meduse non ci sono più in quanto non sono assolutamente presenti in tutta la barriera corallina.
Il paradiso dei sub
L’esperienza di un’immersione con le bombole in queste acque – considerate l’ottava meraviglia del mondo ed inclusa nella lista del Patrimonio Naturale Mondiale – dona un’emozione indescrivibile. Tutto ciò che i documenti naturalistici ci mostrano non descrivono a sufficienza quello che si vede a pochi metri di profondità con i propri occhi.
I coralli vivi e di tutti i colori, le Tridacne Giganti che misurano un metro di larghezza e che si chiudono di scatto non appena vengono sfiorate; le migliaia di pesci multicolori che, incuriositi, ti girano intorno sfiorandoti appena; un mare cristallino che permette una buona visibilità fino a 60 metri di profondità; una moderna e confortevole barca di appoggio superattrezzata e un equipaggio di professionisti formato
da esperti trainer, sono il “plus” per chi si vuole cimentare in una “Scuba Diving experience”, adatta anche a dei neofiti che si immergono per la prima volta, attratti dalla moltitudine di pesci che nuotano sfiorando la superficie del mare.
Un paesaggio variegato
Lasciando il mare e andando verso Sud, in direzione della bella e moderna cittadina di Towsville – costeggiando parte delle Black Mountains – si incontrano tanti piccoli paesi caratterizzati dalle tipiche abitazioni di legno a due piani e con i tetti spioventi.
La parte inferiore delle case è lasciata aperta, senza pareti, in modo da permettere il passaggio dell’aria che consente una buona climatizzazione della casa sovrastante.
La zona pianeggiante, molto verde, è stata colonizzata dai contadini (Farmers), dediti alla coltivazione e alla lavorazione della canna da zucchero che, in un tempo non molto lontano, era una delle industrie primarie del Queensland.
A est, di fronte a un mare di colore turchese, si ammirano le bianche spiagge di Mission Beach di Tully, nota cittadina vacanziera della costa e, in lontananza, si delineano le silouette delle isole di Dunk Island, Hinchinbrook Island e Orpheus Island.
I Koala nel loro habitat
Da Townsville si raggiunge, in 25 minuti di traghetto, Magnetic Island. La leggenda vuole il suo nome legato agli strumenti di bordo della nave del Capitano Cook, il quale, mentre navigava alla scoperta delle coste Australiane, in vicinanza dell’isola, vide letteralmente “impazzire” gli strumenti per la forte attrazione magnetica delle rocce. La causa risiedeva nella forte presenza della magnetite contenuta in queste ultime.
Incastonate tra le rocce appaiono candite e segrete, nascoste agli occhi di chi si trova sulla terra perché visibile solo dal mare. Nel suo parco naturale e protetto non è difficile incontrare Koala solitari o in compagnia dei loro piccoli, oltre a una grande varietà di piante e uccelli.
Sull’isola, inoltre, è possibile praticare numerosi sport acquatici ed altre attività per trascorrere una bella vacanza e impegnare il tempo libero.
Ritornando invece a Townsville, oltre alla visita dell’acquario HQ Acquarium, nel quale si possono ammirare esemplari di coralli di tutte le specie, in una sezione adiacente si può vedere il relitto della nave “HMS Pandora”.
Il nome non ci dice niente, però la HMS Pandora è la nave che diede la caccia agli “ammutinati del Bounty”, resi noti da un bel film interpretato da Marlon Brando e, nella realtà, catturati a Tahiti.
La nave naufragò contro la barriera corallina mentre riportava in patria il comandante e l’equipaggio del Bounty.
Un “santuario” per gli animali
Un posto consigliato per un’interessante visita è il Billabong Sanctuary che si trova a 17 km a sud di Townsville. In un parco si possono osservare animali di specie protette che vengono curati e nutriti.
Qui, oltre a vedere coccodrilli e canguri, si possono coccolare, tenendoli in braccio, dei cuccioli di koala.
Gli animali hanno la pelliccia profumata di balsamo di eucalipto – dovuto al fatto che mangiano grandi quantità di foglie di quest’albero – e quando si prendono in braccio istintivamente si aggrappano al collo delle persone come se fossero bambini che hanno paura di cadere.
E’ motivo di grande emozione l’incontro ravvicinato con questi animali a serio rischio di estinzione, così come lo è quando si prova a tenere in braccio un “baby Wombat o cucciolo di Diavolo della Tasmania”, un orsacchiotto dal pelo ispido color marrone, anch’esso purtroppo in via di estinzione.
Socievolissimo, si assopisce con la massima tranquillità in braccio agli uomini, proprio come fa un bambino con i propri genitori.
Trasporti avveniristici
Ma è tempo di rimettersi in viaggio per visitare nuove località. I mezzi di trasporto del Queensland, non hanno niente a che vedere con quelli che siamo abituati a utilizzare in Italia e la differenza è veramente notevole.
Provate ad immaginare di essere seduti su una comoda poltrona e di avere davanti un piccolo tavolo estratto dallo schienale della poltrona di fronte a voi.
Dallo stesso schienale potete estrarre anche uno schermo a cristalli liquidi da cui si può conoscere l’orario di partenza e di arrivo, si può osservare la mappa del territorio che si sta attraversando, conoscere il nome delle fermate, la velocità di crociera, i chilometri percorsi e quelli che mancano per giungere alla meta.
Inoltre, mentre si può osservare tutto ciò che si incontra lungo il tragitto – per mezzo di una telecamera istallata in posizione frontale – una hostess vi chiede se desiderate un giornale o qualcosa da bere.
Bene, avrete senz’altro pensato ad un viaggio in aereo, e invece no, non è così. Non si tratta di un tragitto effettuato a bordo di un aeromobile ma di un treno, denominato “Tilt Train”, che collega molte città della costa. Il nome equivale al nostro vecchio “Pendolino”, ma sicuramente in comune ha soltanto il nome e non i servizi!
Un arcipelago mozzafiato
Da Townsville, in 15 minuti di elicottero, si atterra ad Airlie Beach, l’aeroporto dell’arcipelago delle Whit sunday Island, di cui fanno parte isole meravigliose ed incontaminate tra le quali è doveroso citare Hayman Island, Hook Island, Hamilton Island, Lindeman Island, Pentecost Island, e dove si è sviluppata una rigorosa vegetazione tropicale formata da palmeti.
Il nome Whit sundays deriva dal giorno in cui il capitano Cook attraversò lo stretto che collegava la terra ferma con i mari dei coralli. Quel giorno era detto “Whit Sunday” letteralmente (inerzia domenicale) e così fu chiamato quest’arcipelago.
Queste isole, considerate un vero paradiso terrestre, offrono quanto di meglio si possa desiderare per una vacanza in pieno relax. Le strutture alberghiere sono di buon livello e dotate di ogni confort.
La ristorazione offre piatti internazionali e la cucina è di ottima e ricercata in tutti gli alberghi. In mare si può praticare ogni tipo di sport e la barriera corallina, poco distante, è raggiungibile con una barca o con un idrovolante.
Gli appassionati di diving o snorkeling possono addirittura soggiornare su una nave ancorata sulla barriera. Vicino alla nave, una piattaforma galleggiante e attrezzata di tutto punto riesce ad esaudire qualsiasi richiesta dei patiti delle immersioni.
I numerosi laghi di Fraser Island
50 minuti di volo, ancora in direzione sud, e si arriva a Harvey Bay. Da qui, con un traghetto si raggiunge Fraser Island, una delle isole più caratteristiche formata da sola sabbia e ricoperta di vegetazione cresciuta su dune di sabbia alte fino a 400 metri. L’isola, nella parte est, è contornata da una spiaggia lunga oltre 100km, che viene usata come pista di decollo e atterraggio per aerei mono e bimotore.
Dal punto di vista naturalistico è un vero paradiso.
Qui si trovano ancora i dingos, una particolare razza di cani che vive allo stato selvaggio e numerosi uccelli. Si può nuotare in piccoli laghi naturali di acqua dolce dal colore turchese intenso, circondati da spiagge di sabbia di un biancore quasi accecante.
Il famoso lago McKenzie, raggiungibile con un fuoristrada 4×4,attraverso una lussureggiante foresta di eucalipti, permette a quanti lo vogliono di nuotare nelle sue acque dolci e fare picnic sulle sue candide rive.
Un “must” da non mancare è il pranzo a base de pesce nel ristorante Happy Valley e una visita al relitto della nave tedesca Maheno, arenata nel 1935 mentre veniva rimorchiata per essere demolita, e andata poi alla deriva per la rottura della catena che la trainava.
Brisbane, la capitale del Queensland
Un altro tratto di pullman (circa 4 ora da Maryborough), via Nosa, lungo la statale n.1 sud, e si arriva a Brisbane, la capitale del Queensland.
La città ha conservato il suo carattere “old english fashion”, e in alcuni quartieri si possono vedere ancora delle case coloniali in perfetto stato di conservazione, così come i cimiteri monumentali circondati da prati curatissimi e senza recinzioni di sorta.
Nata come colonia penale nel 1824, Brisbane divenne capoluogo dello stato indipendente. Il fiume Brisbane River, navigabile e che l’attraversa per tutta la sua lunghezza, ha svolto un ruolo decisivo per lo sviluppo della città, concepita a misura d’uomo, dove ci vivono appena 1.500.000 abitanti.
Piccola metropoli dall’architettura moderna, già centro commerciale e finanziario del Queensland, oltre ad avere l’aeroporto più grande dello Stato, vanta anche il principale porto marittimo.
Brisbane offre anche svaghi e divertimenti e le strutture alberghiere garantiscono una gamma di livelli adatti a qualsiasi esigenza turistica, sia congressuale che individuale. La storia di Brisbane ebbe inizio nel 1824 quando nacque come colonia penale e, quindi, all’inizio, abitata soprattutto da delinquenti deportati dalla lontana Inghilterra.
La città è dotata di numerosi parchi e il fiume che la attraversa permettono ai suoi abitanti di praticare numerosi sport sia di terra che acquatici. Sono numerosi i circoli velici che impegnano gli sportivi di tutte le età.
Lo sviluppo turistico va assumendo un’importante voce nel bilancio economico della città. Brisbane, infatti, è considerata la porta della “Gold Coast” uno dei luoghi di villeggiatura più frequentati dell’Australia.
Secondo quanto affermano gli stessi Australiani non esiste altro luogo con così tanti luoghi di divertimento, tanti
negozi, pensioni, ostelli, alberghi e una vasta scelta di attività di sport acquatici. Il centro turistico più importante della Gold Coast è “Surfer Paradise” che, adotta il logo delle 3 S: Sun Sand Surf (sole, sabbia, surf), ed ha di fatto iniziato ad essere popolare già dagli anni quaranta.
La sua vivace vita notturna e le tante opportunità diurne per trascorrere il proprio tempo libero senza annoiarsi, hanno reso questa città unica, tanto da sembrare nata all’insegna del divertimento e della vacanza.
Non a caso il nostro stilista Versace ha voluto costruire il suo “palazzo” proprio qui, e oggi l’hotel è unanimemente riconosciuto come uno dei luoghi turistici di culto di tutta la Golden Coast. Ma assieme ai divertimenti e alla modernità, Surfer Paradise permette ai turisti di ricrearsi nei “santuari” naturali.
Subito fuori città, infatti, la grande Rain Forest si presenta nuovamente con tutta la sua maestosità. Immensi e verdi boschi lambiscono il mare cristallino e la sua barriera corallina.
L’Australia, e in questo caso, lo stato del Queensland ci convincono che la natura incontaminata qui è ancora la padrona assoluta e l’uomo, che tenta di colonizzarla ed abitarla, ne costituisce soltanto una piccola interferenza.
Gli ampi spazi, il mare turchese, le lunghe spiagge, la più bella barriera corallina esistente al mondo, la vegetazione rigogliosa, i numerosi animali – anche rari – le belle città, i deserti, i divertimenti in maniera “easy”, rendono affascinante per chiunque questo continente ormai… non più tanto lontano.