di Antonio Bordoni.

 

Dopo la sosta covid Ryanair ha ripreso a macinare i suoi soliti utili. Come abbiamo più volte illustrato ai nostri lettori, l’anno finanziario di Ryanair va da Aprile a Marzo.  In questi giorni la compagnia irlandese ha diffuso i dati relativi al primo semestre (Aprile/Settembre) dell’anno finanziario 22/23.

In questo periodo Ryanair ha dichiarato un profitto netto di 1,37 miliardi di euro. In dettaglio le spese sono state  4.98 miliardi, le entrate  6.62 (1)

Elevato il numero passeggeri registrato anche perché comparato ad un periodo di “bassa” quale quello pre-covid; i passeggeri trasportati sono stati  95.1 milioni contro 39.1 che erano stati registrati al 30 settembre 2021.

Durante la corrente stagione la compagnia ha messo in linea 73 nuovi velivoli B737 “Gamechanger” i quali offrono una capacità di posti superiore del 4 per cento ai tradizionali B737, consumano il 16 per cento in meno di carburante e tagliano le emissioni sonore del 40 per cento. Complessivamente la flotta consiste di 517 aerei con altri 132 Boeing 737 in ordinazione.

Nelle note che accompagnano i risultati del bilancio si può leggere che Ryanair e i suoi partner sindacali hanno negoziato accordi per proteggere i posti di lavoro del personale di lavoro degli equipaggi attraverso tagli temporanei alle retribuzioni, che “sarebbero stati gradualmente ripristinati dal 2022 al 2025”. Questi accordi -avverte Ryanair- hanno garantito la sicurezza dei posti di lavoro durante i due anni della pandemia di Covid, e ciò ha permesso di mantenere non solo i posti di lavoro ma anche le licenze degli equipaggi.

Una interessante annotazione che vogliamo evidenziare è che le cifre riferentesi alle entrate della compagnia mostrano  un sostanziale aumento delle “scheduled revenues” ovvero delle entrate derivanti dalle tariffe applicate, ma stessa cosa non si può dire per le ancillary revenue che avevano sempre registrato una alta percentuale di incidenza.

La sottostante tabella evidenzia il nostro appunto.

(euro milioni)                                                       al 30/9/22           30/9/21               22 vs 21

Scheduled Revenue                                          4424.8                   1273.3                   (+248%)

Ancillary Revenue                                              2191.3                     881.6                   (+149%)

Totale Revenue                                                  6616.1                   2154.9  

 

Incidenza Ancillary su ttl revenue              33%                        41%

Ciò significa pertanto che nel corso del corrente anno vi è stato un sostanziale aumento delle tariffe ma questo fatto, per la verità, era stato preannunciato da Michael O’Leary. (2)

 

Il documento diffuso da Ryanair (3)  mostra anche una tabella che ci riguarda molto da vicino e che ci riconduce ai misteri italiani. Il mercato Italia, da solo, rappresenta  la prima fonte di revenue della compagnia irlandese.

Nella sottostante tabella oltre ad apprendere che l’Italia fornisce il 22 per cento dell’intero revenue (1460/6616) possiamo notare come tutti gli altri paesi su cui la compagnia opera hanno fornito complessivamente 2651  miliardi di revenue,  ma tenendo conto che Ryanair opera in altri 36 paesi oltre l’Italia possiamo dedurne una media di produzione revenue per ciascuna nazione servita di appena 80 milioni di euro a paese. (4) Ma perché abbiamo parlato di misteri italiani? 

Per il semplice motivo che le cifre di Ryanair dimostrano quanto sia  ricco il mercato aereo italiano e ciò ci pone di fronte al “mistero” di come sia possibile che con tanta abbondanza di traffico a disposizione l’Italia sia stato  l’unico paese europeo ad avere una compagnia di bandiera in perenne stato comatoso. Indubbiamente un primato tutto italiano.

 

Come sopra precisato, il numero passeggeri portato da Ryanair nel primo semestre del suo anno finanziario 22/23 si è attestato a 95.1 milioni di passeggeri. Dal momento che il revenue è stato di 6.616.100.000 euro possiamo determinare che la tariffa media pagata da ciascun passeggero  si è aggirata sui 69 euro, entrate ancillari incluse. Facendo lo stesso esercizio sulle cifre del primo semestre 2021/2022 otteniamo una tariffa procapite pagata da ciascun passeggero di 55 euro. (5) L’aumento sulle tariffe applicate risulta evidente anche da questo esercizio.

 

  • La cifra di 1.37 miliardi è al netto delle tasse; il profitto ante tasse è di 1.64
  • Nel documento che stiamo trattando (https://investor.ryanair.com/wp-content/uploads/2022/11/H1-FY23-Results.pdf) alla pag. 13 viene specificato che le tariffe sono state aumentate del 14 per cento rispetto al periodo pre-covid.
  • Dati tratti dalla pagina 19 del documento di cui alla nota precedente, emesso il 7 novembre 2022.
  • Ryanair vola in 37 differenti Paesi. Poiché la tabella fornisce il dettaglio delle cifre riportate da Italia, Spagna, Regno Unito e Irlanda, la cifra riportata sotto “other European countries” (2650.8) va rapportata a 33 altri Paesi.
  • Tariffa scaturente dal rapporto 2.154.900.000 euro (vedi tabella) / 39.100.000 passeggeri.

 

     Tratto da    www.Aviation-Industry-News.com