di Tiziana Conte

 

Il turismo accessibile rappresenta un settore in continua crescita. In Italia le persone con disabilità sono 3 milioni in Italia di cui 160mila con patenti speciali: poter vivere esperienze di turismo in libertà e autonomia è un diritto di ogni cittadino ma troppe barriere, anche legate ai processi e ai modelli di organizzazione dei servizi, come il noleggio auto, si frappongono all’esercizio concreto di questo diritto.

AISM, fedele all’Agenda della SM 2025, ha deciso di intervenire creando con partner privati come BIL Benefit e Sicily by car un modello che apre la possibilità di noleggiare auto per persone con patenti speciali, ottenendo il patrocinio di soggetti istituzionali come ENIT e di reti di associazioni di persone con disabilità come FISH.

Nasce così il progetto “La Vita Indipendente Non Va In Vacanza”: Un esempio di coprogrammazione e coprogettazione aperto. “Un progetto che favorisce la libertà di spostamento, ampliando le potenzialità dell’intero sistema turistico nazionale, attraverso servizi in grado di costruire comunità inclusive, accessibili, sostenibili,” ha commentato il ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, intervenuta alla presentazione del progetto di noleggio inclusivo  promosso da Aism durante la settimana nazionale della sclerosi multipla e presentato a Roma nella sala Italia dell’Enit – Agenzia Nazionale del Turismo.

Tommaso Dragotto, presidente di Sicily by Car – società che avrà la gestione operativa delle vetture e del servizio di noleggio delle auto allestite, attraverso l’utilizzo delle proprie strutture e personale – ha sottolineato che “per la prima volta l’Italia si dota di auto a noleggio adattate per viaggi e mobilità inclusiva con un progetto unico, che prevede inizialmente una ventina di automobili e che entro il 2025 si propone di raggiungere fino a dieci aeroporti in importanti città italiane come Milano, Roma, Firenze, Napoli, Palermo, Catania, Torino, Bari, Trapani e Perugia”.

Dall’indagine dell’Ufficio Studi ENIT su rilevazione diretta CSA, il 7% dei vacanzieri italiani durante l’estate 2021 ha trascorso almeno una vacanza con qualcuno che presenta una disabilità o delle esigenze particolari. Il dato sale al 13% tra i Veterans (over 65), al 12% tra i pensionati ed è leggermente più alto tra i residenti nel Nord Est (9%) e tra chi dichiara uno status socio-economico alto (10%).

Ivana Jelinic, presidente e ceo Enit, ha ricordato nel suo intervento che “le imprese ricettive italiane sono attrezzate con specifici servizi: 50,2% per celiaci, il 48,2% effettua comunicazione trasparente su servizi e caratteristiche della struttura per una maggiore accessibilità, il 45% sostiene di avere  servizi accessibili a tutti, il 16% dispone un montascale in servizio, il 14,5% ha dotato l’esercizio di segnaletica direzionale, identificativa podo-tattile o multimodale, il 14% fa formazione sulle disabilità al proprio personale, il 7,6% ha predisposto percorsi tattili e il 5,3% ha impiantato dispositivi luminosi per sordo-muti” . 

Stando ai dati Istat le persone con limitazioni più gravi sono anche quelle che manifestano una minore soddisfazione rispetto alle attività che svolgono abitualmente nel loro tempo libero: solo l’8,3% si dichiara molto soddisfatto e il 31,2% si dichiara poco soddisfatto. Una significativa percentuale di persone non ha espresso un livello di soddisfazione per il tempo libero (15,3% non indicato), il che indica la complessità della situazione e la necessità di un intervento mirato per migliorare l’accessibilità e l’inclusione delle persone con disabilità.

Tra le esigenze e gli aspetti verificati per la vacanza, il 50% riguarda la struttura ricettiva, il 33% la mobilità e i mezzi di trasporto, il 32% l’accessibilità ai punti di interesse turistico, il 22% gli aspetti sanitari e il 10% la ristorazione. La valutazione complessiva su l’accoglienza e l’accessibilità ai servizi che queste persone con disabilità o esigenze particolari hanno trovato nel corso della vacanza è soddisfacente ma con riserva: il 40% ha dato un giudizio tra 8 e 10, il 47% tra il 6 e il 7. Giudizi tra l’1 e il 5 per il 13%, che raggiunge il 27% in tema di mobilità.

I viaggiatori con esigenze speciali, la scorsa estate era rappresentato dal 37,8% del totale e composto da famiglie con bambini, il 15,5% da anziani, il 4% da clienti con disabilità motorie, il 3,1% da turismo sociale, l’1% da turisti con disabilità sensoriali.

Partendo da questi dati si capisce l’importanza di questo progetto che come ha precisato Francesco Vacca, presidente nazionale AISM rappresenta “un altro passo significativo, nell’ambito dell’Agenda della Sclerosi Multipla e patologie correlate 2025 di AISM, che promuove un ambiente accessibile e inclusivo per garantire l’autonomia delle persone con disabilità, costruire comunità sostenibili e richiede soluzioni di accessibilità universale.”