Si è svolto oggi nei saloni dell’Hotel De La Ville il tradizionale incontro di Natale del Consiglio Direttivo di  Federalberghi Roma, al quale hanno partecipato come ospiti anche l’Assessore a Turismo, Grandi Eventi, Sport e Moda di Roma Capitale Alessandro Onorato ed il Presidente della XII Commissione Permanente Turismo, Moda e Relazioni Internazionali di Roma Capitale Mariano Angelucci.

I primi numeri previsionali per Natale e Capodanno 2023 

Nell’incontro sono state presentate anche le prime indicazioni previsionali fornite dall’Ente Bilaterale del Turismo del Lazio (EBTL) che riguardano tutto il periodo delle feste di fine anno.

Per il periodo di Natale le previsioni per gli alberghi di Roma sono più che ottime con un + 30% di arrivi rispetto allo scorso anno, mentre per il Capodanno l’aumento dovrebbe attestarsi ad un + 20% di arrivi rispetto al 2023, al netto delle prenotazioni che saranno effettuate nei prossimi giorni e delle eventuali disdette.

Le parole del Presidente di Federalberghi Roma: Capitale tra luci ed ombre

Giuseppe Roscioli, Presidente di Federalberghi Roma  ha commentato l’andamento turistico del 2023 della Capitale evidenziandone gli aspetti positivi, ma anche alcune decisive criticità. “In termini di numeri non possiamo che essere soddisfatti,” ha detto Roscioli. “Roma ha confermato un trend di forte attrattività grazie all’impegno dell’Amministrazione, ed  in particolare dell’Assessorato al Turismo, nel proporre un costante flusso di nuove occasioni di visita con il susseguirsi di eventi di richiamo. Inoltre, le aperture di nuove e prestigiose strutture alberghiere stanno contribuendo ad innalzare il livello complessivo dell’offerta. D’altro canto,” ha detto ancora Roscioli “ dobbiamo registrare il persistere di alcune ombre e ciò al netto dalla brutta sconfitta dell’Expo 2030, manifestazione che avrebbe contribuito a cambiare il volto stesso di Roma, oltre che a realizzare un indotto turistico notevolissimo, se fossimo riusciti ad aggiudicarcela.  Mi riferisco, oltre che all’inopinato aumento del contributo di soggiorno di qualche mese fa, che ha penalizzato la nostra ritrovata capacità competitiva sul piano internazionale, anche alle situazioni attualmente pendenti, da chiarire quanto prima, che allo stesso contributo di soggiorno si sono recentemente connesse. Infine la regolamentazione degli affitti brevi, la cui normativa tarda ad arrivare e per di più appare ispirata ad un approccio fin troppo timido e permissivo verso un fenomeno che contiene gravissime sacche di irregolarità fiscale ed altera in termini molto concreti la stessa lealtà del mercato”.