Spettacolari giochi di luci, passeggiate   alla scoperta dei mercatini e suggestive celebrazioni per il nuovo anno. É quanto promette l’inverno a Tokyo a quanti volessero trascorrere una piacevole vacanza durante la stagione più fredda dell’anno. Illuminato da ben 350 mila luci

Led il viale dei ciliegi, lungo il fiume Meguro, sembra rifiorire regalando uno spettacolo suggestivo. É il Megurogawa Minna no Illumination, “luminarie per tutti”, che ogni anno fa risplendere di luce e colori il tratto di lungofiume tra le stazioni di Gotanda e Osaki nel quartiere di Shinagawa. I led, che si accendono dalle 17 alle 22, sono rosa come i fiori di ciliegio e utilizzano elettricità prodotta al 100% con combustibile di oli di scarto. 

Spettacolare è anche la Marunouchi Illumination che fino al 18 febbraio illumina i 360 alberi del viale principale con  1,2 milioni di  lampadine Led color champagne alimentate con energia da fonti rinnovabili. Inoltre, fino al giorno di Natale, Disney per celebrare il suo centesimo anniversario decorerà diversi punti del quartiere di Marunouchi con installazioni luminose ispirate ai suoi film.

Da Ginza a Omotesando, da Shiodome a Shinjuku, l’intera città si vestirà di luci e suggestioni, molte delle quali rimarranno fino a febbraio. Ma anche il giorno ha il suo fascino:  in questo periodo l’umidità bassa e i cieli più tersi consentono di ammirare panorami a perdita d’occhio, persino il maestoso Monte Fuji che dista dalla capitale circa 100 km.

Esistono molti punti d’osservazione, come il 46° piano del Palazzo del governo metropolitano di Tokyo, la terrazza Shibuya Sky  del complesso commerciale Shibuya Scramble Square, la Tokyo Tower e la Tokyo Skytree che con i suoi 634 metri offre straordinarie vedute della metropoli. Il clima mite consente piacevoli passeggiare alla scoperta dei luoghi più famosi come il grande incrocio di Shibuya, tra i vicoli di Golden Gai a Shinjuku, nei mercatini dell’usato di Shimokitazawa o a Jimbocho

specializzato nei libri di seconda mano. Imperdibili le bancarelle dei daruma: bambole votive  raffiguranti Bodhidharma, il fondatore del buddhismo zen. Gennaio è anche uno dei tre periodi dell’anno in cui si tengono i tornei di sumo. Nell’ambito delle esperienze culturali l’offerta è ampia e comprende, oltre ai musei e ai teatri, le arti minori, in particolare di   ceramica e di kintsugi,  tecnica  giapponese di riparare vasellame rendendo decorative le crepe con la polvere d’oro.

L’ultimo dell’anno è una festa molto tranquilla ma è emozionante assistere al Joya no Kane: cerimonia che consiste in 108 rintocchi che rappresentano la purificazione dai 108 desideri terreni della tradizione buddhista. L’orario di inizio varia a seconda del tempio ma solitamente parte dalle ore 23:00 del 31 dicembre con 107 rintocchi. L’ultima campana viene suonata allo scoccare della mezzanotte e il rintocco ascoltato fino al termine dell’ultima vibrazione. In molti templi i visitatori possono partecipare in prima persona al suono della campana.

E se l’attesa del Capodanno mette appetito, intorno ai templi è possibile trovare punti di ristoro che servono la toshikoshi soba, i tagliolini di “fine anno” preparati con grano saraceno, che per la loro lunghezza sono simbolo di lunga vita. Inoltre, dato che la soba è più facile da spezzare rispetto ad altri tipi di tagliolini, consumare questa specialità è un modo per rompere, seppur in maniera simbolica, con le sventure dell’anno che sta per finire.