Le manifestazioni di questa estate contro i turisti hanno posto problematiche nuove per l’incoming. Ad affrontare il tema Fiavet Confcommercio nel suo convegno di TTG 2024 dal titolo “Il ruolo degli operatori incoming per l’economia del Paese e la sfida all’overtourism” cui hanno partecipato Ivana Jelinic, ad Enit; Giampiero Campajola, presidente Fiavet Friuli Venezia Giulia e responsabile del gruppo di lavoro Incoming; Giancarlo Reverenna, presidente Fiavet Veneto e agente di viaggio specializzato  incoming.

L’Italia è una delle principali destinazioni turistiche mondiali, con oltre 134 milioni di arrivi e 451 milioni di presenze nel 2023. Rispetto all’anno precedente si è registrato un aumento del 13,4% di (16 milioni in più del2022) e del 9,5% di presenze con 39 milioni in più di turisti nel nostro Paese. Una crescita importante anche rispetto al pre-pandemia: in confronto con il 2019 si registra una crescita del 2,3% degli arrivi e del 3,3% delle presenze.

I turisti stranieri sono tornati a superare il turismo domestico rappresentando il 52,4% della quota di mercato. Decisivo il loro peso economico: secondo i dati ISTAT e ENIT nel 2022 ci sono stati in Italia 74,2 milioni di  turisti internazionali, che hanno speso circa 44 miliardi di euro, mentre il turismo italiano ha visto partire 50 milioni di viaggiatori che hanno speso complessivamente 25 miliardi di euro.

“Quest’anno Enit in tutte le fiere internazionali ha promosso il turismo attraverso workshop eventi e comunicazione – ha dichiarato Ivana Jelinic, ad di Enit-  soprattutto le agenzie di viaggi hanno l’opportunità di avere il supporto all’interno del sistema dell’offerta, perché all’estero non siamo Enit: siamo Italia”. E le fa eco il presidente di Fiavet Confcommercio, Giuseppe Ciminnisi sottolineando l’importanza di questa promozione internazionale congiunta: “Gli operatori incoming giocano un ruolo cruciale in questo processo, poiché siamo i primi ad entrare in contatto con i visitatori e abbiamo la responsabilità di promuovere un turismo consapevole, diversificando l’offerta turistica, incoraggiando i visitatori a scoprire destinazioni meno conosciute e a visitare nei periodi di bassa stagione”. 

Il presidente Ciminnisi si è poi soffermato sull’overtourism citando alcuni esempi di gestione digitale e corretta dei flussi, come ad esempio in Val di Fassa, e di gestione più complicata, come al Centro Sud  che prevede il semplice aumento dei costi, come a Roma dove sono triplicate le tariffe di ingresso dei pullman. “I provvedimenti presi sui gruppi questa estate a Venezia, l’aumento della tassa di soggiorno, dei trasporti locali non sono provvedimenti che tamponeranno il problema, c’è bisogno urgente di una programmazione condivisa con le Istituzioni. Nel lungo periodo – ha proseguito il presidente -queste decisioni muteranno il turismo verso una direzione diversa da quella cui ci chiama l’Europa con gli obiettivi del 2030, ovvero un turismo sostenibile a livello ambientale e sociale”. Molti operatori non lavorano con i segmenti di alto profilo “e non è possibile che nel futuro, il mondo dei viaggi appartenga solo a coloro che possono permettersi balzelli e rincari: il mondo è di tutti e si sta trasformando l’offerta turistica italiana in qualcosa di distorto, perché il denaro non può essere artefice della selezione della bellezza che appartiene all’Italia”.

“In tutto questo il turismo organizzato ha un ruolo strategico   – ha aggiunto Giampiero Campajola, presidente di Fiavet Friuli Venezia Giulia – in particolare gli agenti di viaggio che offrono un valore unico in termini di esperienza personalizzata, sono in prima linea per la promozione di itinerari sempre nuovi che presentano alle agenzie di viaggio e tour operator stranieri contribuendo a una distribuzione più equa dei flussi turistici sul territorio e alla valorizzazione dei fornitori locali”.

Sul tema dell’overtourism è intervenuto anche Giancarlo Reverenna, presidente Fiavet Veneto e agente di viaggio specializzato in incoming.  Il ruolo strategico degli operatori incoming contro l’overtourism nel futuro sarà quello di promuovere mete meno conosciute, alleggerendo il peso sulle località più popolari.

La collaborazione con le Istituzioni è tuttavia di vitale importanza per educare i visitatori a comportamenti responsabili e a una maggiore consapevolezza del contesto locale, per Incentivare collaborazioni tra operatori ed enti locali a tutti i livelli, per promuovere politiche turistiche sostenibili e innovative. “Indispensabile in questo senso – ha dichiarato Giancarlo Reverenna – l’utilizzo di dati e della tecnologia digitale per la gestione dei flussi turistici, la promozione di viaggi in bassa stagione, la prenotazione di visite in orari meno affollati e il monitoraggio dell’impatto ambientale e sociale dei turisti”. “Le agenzie di viaggio coinvolgono già le comunità locali per realizzare tour sostenibili e vicini alle tradizioni locali, ma possono avviare anche tavoli permanenti operativi con i  Comuni, le Regioni e l’Enit, quale strumento operativo del Ministero del turismo,  per favorire il dialogo, e potrebbero individuale soluzioni condivise al fine di creare programmi di formazione per guide turistiche e operatori del territorio su come gestire i flussi in modo sostenibile” ha aggiunto Reverenna.

Fiavet Confcommercio ha quindi stilato un decalogo per affrontare l’overtourism: diversificare, destagionalizzare, collaborare, essere sostenibili, valorizzare il territorio, creare prodotti turistici dedicati, gestire le infrastrutture.