Di Franca D.Scotti

Già riconosciuta per le sue pratiche eccellenti  di tutela ambientale e turismo sostenibile,  Torre Guaceto punta ad essere la  candidata italiana  come Riserva della biosfera MAB-UNESCO

Un’area protetta speciale, composta da una riserva marina e una terrestre, gestite da un unico ente: il Consorzio di Gestione di Torre Guaceto.

La Riserva di Torre Guaceto, formata dall’Area Marina Protetta, istituita nel 1991, e dalla Riserva Naturale dello Stato nata nel 2000, è già riconosciuta per le sue eccellenti pratiche di tutela e promozione dell’ambiente, di economia e turismo sostenibile, e per esperienze in natura fortemente inclusive. 

Punta di diamante del patrimonio naturale italiano, e in particolare della Puglia,  Torre Guaceto è attualmente un sistema di aree estese per circa 3.300 ettari ed interessa un tratto di costa lungo 8 chilometri che va dal capoluogo di provincia, Brindisi, al territorio di pertinenza del comune di Carovigno.

Ora si candida a diventare Riserva della Biosfera MAB-UNESCO in un processo di integrazione tra il patrimonio naturale e l’aspetto umano dei luoghi.
Per proteggere i contesti naturali di pregio e promuovere l’interazione sostenibile con le comunità di appartenenza ed il loro benessere, l’Unesco ha avviato il programma MAB, “Man And Biosphere”, nell’ambito del quale individua le Riserve della biosfera.

In questa accezione il termine Riserva si amplia, da luogo naturale a un insieme di comunità e ricchezze paesaggistiche che si sviluppano sul territorio di riferimento di un’area protetta.

Le Riserve della Biosfera UNESCO sono territori che, attraverso una gestione appropriata, puntano a coniugare la conservazione degli ecosistemi e della biodiversità con l’utilizzo sostenibile delle risorse naturali.

Il tutto con ricadute positive sulle comunità che vi risiedono.

Ogni anno, ciascun Paese può presentare all’Unesco una sola area.

Il percorso avviato nel 2024, che comporta la preparazione di un impegnativo dossier, potrebbe portare alla scelta dell’Italia di candidare  Torre Guaceto e la sua area di riferimento a Riserva della biosfera MAB-UNESCO

In particolare l’area comprenderebbe un’estensione molto maggiore dell’attuale Riserva, ampliandosi nei territori di Brindisi, Carovigno, Mesagne e San Vito dei Normanni.

Il presidente del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto, Rocky Malatesta, visionario e appassionato ideatore di strategie positive, sottolinea i valori di questo progetto.

“Il riconoscimento di Riserva della biosfera MAB-UNESCO costituisce una  grande opportunità di crescita sostenibile, prevedendo un’area di equilibrio tra tutela della natura ed attività umane. Ogni territorio e ogni comunità, mentre potenzia  la propria identità, collabora a un cammino condiviso che moltiplica i pregi del territorio, in termini di tutela della natura, incremento dell’attrattività,  non solo turistica, e ricadute economiche positive. Il concetto di Riserva, infatti, non allude a realtà custodite sotto vetro, ma a realtà  tutelate nella loro autenticità per diventare forti attrattori di un turismo intelligente, inclusivo e sostenibile”.

Elemento unificante del territorio coinvolto nel progetto è l’acqua: come  nutrimento, indispensabile elemento della pratica agricola, presenza diffusa da proteggere sotto forma di canale Reale, lame, zone umide, costa.

Un elemento fortemente simbolico, se pensiamo che il nome stesso del Parco rimanda all’arabo Al Gawsit, “il luogo dell’acqua dolce”, termine scelto da un antico topografo mediorientale per indicare nel luogo la presenza di sorgenti di acqua fonte di vita.

Il riconoscimento di Riserva della biosfera MAB-UNESCO coronerebbe una serie di attestazioni già ricevute da Torre Guaceto nel corso degli  anni.

Europarc ha certificato l’alta qualità della governance del Consorzio con l’assegnazione della Carta Europea per il Turismo Sostenibile, nell’ambito della quale l’ente ha formato e certificato 23 operatori locali con l’assegnazione del marchio “Partner CETS di Torre Guaceto”. 

La Riserva vanta anche il MPA Award, assegnato dalla Commissione europea affari marittimi e pesca, che ha riconosciuto la governance della Riserva la migliore d’Europa, a pari merito con una collega francese, il  BLUE PARK – Marine Conservation Institute, Riconoscimento internazionale per le migliori Aree Marine Protette al mondo, l’ASPIM,  Area Specialmente Protetta di Importanza Mediterranea, assegnato nell’ambito della Convenzione di Barcellona – tutela del Mediterraneo, l’EMAS – Eco-Management and Audit Scheme, Certificazione ambientale europea per gestione trasparente e partecipata, il CETS,  Carta Europea del Turismo Sostenibile, Certificazione europea che attesta turismo sostenibile e coinvolgimento del territorio, il titolo di Parco Inclusivo 2024 – Fiaba Onlus e Federparchi, Riconoscimento nazionale per i servizi inclusivi offerti, il titolo di Area Marina Protetta amica delle tartarughe – Legambiente, un Premio tematico nazionale per la tutela delle tartarughe marine.

Inoltre, nel 2024, il Ministero della transizione ecologica ha sancito che Torre Guaceto è l’AMP meglio gestita d’Italia nell’ambito della lista meritoria in base alla quale destina i fondi pubblici alle AMP italiane, seguendo il metodo di valutazione Sodecri.

Il Consorzio è anche appena entrato nella rete europea delle vie Francigene AEVF.

 “Con questi riconoscimenti e questi progetti” osserva Malatesta “Torre Guaceto rafforza la propria leadership e dà vita ad una piattaforma operativa e culturale capace di connettere territori, esperienze e soluzioni. E si pone come  hub europeo per la tutela del Mediterraneo”

https://riservaditorreguaceto.it