di Antonio Bordoni.
Le compagnie aeree hanno ripreso a volare alla grande. Certo abbiamo registrato qui e la qualche problema contingente dovuto al fatto che alcuni aeroporti non si aspettavano una ripresa immediata e repentina ma forse più lenta e graduale, facendosi così trovare impreparati, ma alla fine quello che conta è che le prenotazioni, rallentate da una palla al piede portata per più di 24 mesi a causa di restrizioni e blocchi, hanno ripreso a piovere alla grande e la Iata, la Associazione che raggruppa quasi 300 compagnie aeree nel mondo ha suonato le campane.
L’anno 2021 era stato decisamente tragico con tagli dell’offerta-posti che arrivavano a toccare, per talune compagnie il 77 per cento di quanto messo in vendita nell’ultimo anno utile (il 2019).
Il taglio nei posti offerti, sarà bene ricordarlo, significava non volare, ridurre il numero voli ovvero tenere a terra aeromobili costati fior di milioni e in questo gioco al massacro chi sembra averne risentito in minor misura è la Cina la quale mostra soltanto una modesta diminuzione nel numero posti offerti del 6,3%.
La principale ragione di questa “tenuta” potrebbe essere la consistenza del traffico domestico/regionale rispetto all’internazionale. Anche le compagnie a stelle e strisce, ricordando che negli Usa prevale il traffico domestico, hanno registrato un contenuto -22%
Ma ora in base agli ultimi outlook, lo scenario sta cambiando. Se nel 2021 il numero voli era stato di 22.2 milioni, per il corrente anno, il 2022, la stima è di 33.8 milioni in pratica l’86,9 per cento del numero raggiunto nel 2019.
Cosa significa tutto ciò in termini di sonante revenue? Significa una previsione di ricavi da passeggeri che dovrebbe aggirarsi sui 498 miliardi di dollari del settore, più del doppio rispetto ai 239 miliardi di dollari generati nel 2021. Il numero di passeggeri di linea dovrebbe raggiungere i 3,8 miliardi, con una crescita del 97,6% dei passeggeri-chilometro (RPK) rispetto al 2021, raggiungendo l’82,4% del traffico del 2019.
Essenziali al recupero del contante perduto i ricavi del trasporto merci i quali dovrebbero rappresentare 191 miliardi di dollari di ricavi del settore. Si tratta di una cifra leggermente inferiore ai 204 miliardi di dollari registrati nel 2021, ma quasi doppia rispetto ai 100 miliardi di dollari del 2019. Complessivamente, si prevede che nel 2022 il settore trasporterà oltre 68 milioni di tonnellate di merci, un record assoluto. (2)
Ovviamente se si passa ai risultati dei più recenti bilanci, quelli riferentisi all’anno fiscale 2021, questi non potevano non risentire degli effetti negativi di un anno intero passato in completo lockdown ed è così che a parte qualche “solito” vettore, come Southwest e Qatar Airways, la maggior parte delle compagnie mostra risultati in negativo. (quelle che hanno dichiarato profitto sono evidenziate in rosso).
I risultati finanziari al 31 dicembre 2021 (milioni di dollari)
Aeroflot -610
Air Canada -2833
Air China -2961
Air France/KLM -3687
American Airlines -1993
Cathay Pacific -706
China Airlines 338
Delta Airlines 280
Easyjet (1) -1157
Emirates -1066
IAG -3310
Japan Airlines -1662
Korean Air 529
Lufthansa Group -2473
Qatar Airways 5607
Ryanair (2) -473
SAS -732
Singapore Airlines -1211
Southwest 977
TAP Air Portugal -1806
Turkish Arlines 959
United Airlines -1964
Numero passeggeri trasportati nel 2021 (x000)
American Airlines 165.682
Southwest 123.564
United Airlines 104.082
China Southern 98.505
Ryanair 97.100
China Eastern 79.055
Air China 69.048
Lufthansa 46.949
Aeroflot Group 45.813
Turkish 44.788
AF/KL 44.669
Hainan Airlines 41.299
IAG 38.864
Easyjet 20.400
Emirates 19.562
Qantas 15.866
Qatar 14.833
TAP 5.827
Per attendere risultati completi e omogenei bisognerà giungere al dicembre 2022, quando fra l’altro avremo anche un quadro completo del primo anno di attività di ITA Airways. Attualmente la compagnia italiana è praticamente assente da ogni valutazione e graduatoria dal momento che le sue attività si sono avviate a partire dal 15 ottobre 2021.
Se il 2022 dovesse veramente segnare la ripresa del traffico aereo mondiale questo dovrebbe permettere ad Ita Airways di mostrare un utile e un consistente numero di passeggeri.
Ricordiamo come negli anni passati ogni mancato rilancio della nostra principale compagnia veniva giustificato con l’invadenza e proliferare delle compagnie low cost, con il costo eccessivo del carburante, ed altre risibili giustificazioni. Mai una volta che qualcuno dei pur tanti dirigenti chiamati a guidare questa compagnia si sia preso la responsabilità del fallimento della sua politica.
Tuttavia già possiamo immaginare cosa verrà detto per giustificare un eventuale deludente risultato per il corrente anno: il ritardo nel closing della gara indetta dal Ministero dell’Economia e delle Finanze per la scelta dell’acquirente: sarà questa la giustificazione ufficiale cui non mancherà l’aggiunta dell’intromissione della politica nella corrente campagna elettorale con gli immancabili proclami all’italianità. (3)
Comunque vada attendiamoci una ulteriore richiesta di fondi che con ogni probabilità si dovrebbe aggirare sui 400 milioni di euro i quali si andranno ad aggiungere ai 700 milioni già immessi nel suo capitale. Ormai siamo ben abituati alle rinascite all’italiana di Alitalia e suoi strascichi.
Insomma non c’è da illudersi, anche se il 2022 segnerà una generosa ripresa del traffico per tutte le aerolinee, per Ita Airways prepariamoci alla solita controtendenza, dopo tutto la compagnia è stata creata per essere messa in vendita e finchè un acquirente non verrà allo scoperto la fase di incertezza sul suo rilancio è ben difficile che svanisca.
- Fonte: Diio by CIRIUM
- Circa i dati finanziari dei vettori, rimandiamo il lettore alla nostra newsletter “I conti delle aerolinee” del 10 luglio 2022
- Vedi in merito: “Ita Airways, Elezioni e rispunta l’italianità” Newsletter del 5 agosto 2022
- Il risultato easyjet è al 30/9/21
- Il risultato Ryanair è al 31/3/22
Tratto da www.aviation-industry-news.com