Un recente rapporto di Reports & Insights attesta che il valore globale del turismo LGBTQ+ arriverà a 568,5 miliardi di dollari nel 2030. In Europa, secondo una ricerca AITGL, il reddito derivante da questo turismo si attestava già sui 43 miliardi di dollari nel 2021.

Un mercato che è  cresciuto moltissimo durante gli ultimi anni e che in Italia, dopo la convention IGLTA di Milano 2022, offre delle enormi potenzialità per le imprese italiane. Il WTO pone attenzione a questo mercato  che coinvolge il 10% dei turisti mondiali, e lo descrive come un target che viaggia più frequentemente degli altri.

Strategie e strumenti da utilizzare per un mercato che, al pari di altri, necessita di un’offerta strutturata saranno il focus del convegno organizzato da Sonders & Beach alla BIT di Milano  Il 5 febbraio nella Sala Amber 8. Nel convegno si parlerà anche del label internazionale di Diversity Equity & Inclusion QueerVadis, certificato da RINA,  che si ottiene a seguito di un programma di consulenza completa rivolto a strutture ricettive, Istituzioni, enti di accoglienza territoriali, tour operator.

Una certificazione ottenuta per prima dal Grand Hotel Adriatico di Firenze che presenterà la sua case history e i vantaggi ottenuti. The Data Appeal Company illustra invece la prima piattaforma italiana realizzata in partnership con Sonders&Beach per elaborare il sentiment inclusivo degli operatori e delle destinazioni turistiche. Tra i relatori  Alessio Virgili, ceo Sonders&Beach e presidente di ELTA (European LGBTQ+ Travel Alliance), Giovanna Ceccherini, brand manager Sonders & Beach, e coordinatrice attività AITGL, Cristina De Marchi, business development manager large accounts RINA, Mirko Lalli a.d. The Data Appeal Company, Laura Innocenti, Sales & Marketing director Grand Hotel Adriatico Firenze. Giovanna Ceccherini si soffermerà sul valore della dichiarata intenzione di intercettare questo turista, esplicitata anche attraverso l’appartenenza alle associazioni turistiche di settore e attraverso la formazione, scelte aziendali che consentono di approfondire temi e metodologie, ma soprattutto di mostrare alla domanda italiana e internazionale, la dichiarata apertura all’inclusività e non solo la disponibilità all’accoglienza.

Non bisogna scordare infatti che la comunicazione, sia all’interno dell’azienda, verso le risorse umane che lavorano meglio in un contesto inclusivo, che all’esterno, verso il potenziale cliente, viaggia a nuovi ritmi e i casi di rainbow washing comportano per le imprese investimenti molto superiori a quelli che avrebbero potuto effettuare con una formazione e una promozione orientata a questo segmento che porta con se il favore, non solo del cliente LGBTQ+, ma anche di coloro che apprezzano  questa attitudine inclusiva.

“Nel 2022  il fatturato  del turismo incoming LGBTQ+ ammontava a 8,7 miliardi secondo lo studio AITGL – afferma Alessio Virgili ceo di Sonders and Beach  – le politiche per la diversità e sostenibilità economica avviate dall’Europa ci dicono chiaramente che le imprese che non muteranno in quest’ottica si troveranno in un contesto anacronistico nel futuro”. “In Italia, invece – prosegue Virgili –   ci siamo trovati di fronte a una frenata importante degli investimenti, e se ve ne sono, spesso non vogliono essere esplicitati a livello di comunicazione”. “Continuiamo a lavorare a livello internazionale in un mondo che sta andando avanti impegnandosi per questo mercato – conclude il ceo – mentre in Italia  la stagnazione, soprattutto dopo la 39^ Convention Mondiale sul Turismo LGBTQ nel 2022 a Milano, rappresenta per noi, attivi protagonisti dei mutamenti che ci sono stati negli ultimi 10 anni in questo Paese, una profonda delusione”.