Di Tiziana Conte

 

Il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia è tornato a nuova vita grazie ad un ambizioso progetto che oltre all’opera di restauro lo sta trasformando via via in un museo sempre più dinamico. Si inserisce in questo quadro l’inaugurazione di due nuovi allestimenti immersivi e la riattivazione delle Fontane del Ninfeo della Villa, che si è svolta alla presenza di Luana Toniolo, Direttrice Museo Etrusco di Villa Giulia, Adriano Meloni, Amministratore Delegato Sphere Italia Massimo Osanna, Direttore Generale Musei del Ministero della Cultura.

“Un museo dove il mondo degli etruschi non sarà più raccontato con un approccio fotografico ma cronologico”, ha esordito Luana Toniolo. I nuovi allestimenti consentono di raccontare, in modo nuovo, il complesso mondo degli etruschi, ed in particolare il mondo funerario, rendendolo accessibile e inclusivo anche alle persone con disabilità fisiche, cognitive, sensoriali e sorde grazie a LIS, sia per la sezione delle tombe che per la sala Castellani caratterizzata da spazi immersivi e insegne oleografiche e una galleria multimediale.

“Per la prossima estate esporremo tutti i materiali della collezione Castellani conservati nei depositi”, ha fatto sapere Toniolo, precisando: “Contemporaneamente stiamo valorizzando la villa Giulia ed oggi celebriamo il restauro del Ninfeo con i suoi marmi, le sculture e il mosaico e soprattutto il ripristino dell’impianto idrico delle fontane, riportate così alla loro originaria funzione di elementi di raccordo del “teatro delle acque” del Ninfeo”.

Cuore della Villa sono, infatti, i giardini e lo splendido Ninfeo, le cui fontane sono alimentate dall’antico Acquedotto Vergine.  Il progetto di restauro conservativo, iniziato a ottobre 2024 “è stato finanziato per un importo di 80 mila euro, attraverso lo strumento dell’Art Bonus da Sphere Italia”.

Dopo quasi dieci anni di godimento esclusivo dalla soprastante Loggia dell’Ammannati, è ora possibile scendere lungo le rampe di accesso e passeggiare accanto alle monumentali fontane con le personificazioni dei fiumi Tevere e Arno. Inoltre, nell’ambito delle strategie messe in campo per rendere Villa Giulia un museo accessibile a tutti, il Ninfeo diventa raggiungibile anche dal pubblico con ridotta capacità motoria grazie ad un nuovo impianto servoscala che permette di ammirare da vicino le sculture, realizzando così gli obiettivi previsti dal Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche”. Un passo decisivo verso l’accessibilità fisica totale del Museo.

“Siamo orgogliosi della collaborazione con il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia che ci ha permesso di contribuire al recupero di un bene culturale di inestimabile valore”, ha fatto sapere Adriano Meloni, Amministratore Delegato di Sphere Italia, “abbiamo accolto con entusiasmo la proposta di poter sostenere il restauro del complesso del Ninfeo e delle sue fontane, confermando anche la manutenzione programmata del Ninfeo per i prossimi quattro anni”. Meloni ha ringraziato il prezioso contributo dell’Associazione LoveItaly nella persona della Direttrice Tracy Roberts, un’associazione senza fini di lucro, – dedita a tutelare e valorizzare il patrimonio culturale italiano – che ha suggerito il progetto con il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia. Massimo Osanna ha dichiarato che “presto gli attuali 80 mila visitatori annuali del museo raddoppieranno” grazie all’attuazione dell’ambizioso progetto che anche con il supporto del digitale trasformerà questa realtà in una delle più moderne e dinamiche realtà museali.