In occasione di Mediterre 2010, manifestazione promossa da Federparchi con il sostegno della Regione Puglia, ormai giunta alla sua settima edizione, il convegno “Turismo e sostenibilità, i parchi come prodotto” ha inaugurato una nuova fase per il turismo verde in Italia.
Per molti decenni, infatti, i Parchi e le Riserve Naturali italiane avevano concentrato la loro attenzione sulla difesa e sulla protezione delle risorse naturali loro affidate. Avevano cioè combattuto una battaglia, oscura ma vittoriosa, per la propria esistenza.
Anche se i problemi, in primo luogo economici, non mancano, i Parchi italiani iniziano oggi una stagione nuova, sono talenti italiani che vogliono valorizzare le loro risorse: risorse di natura tutelata, in primo luogo, e di immagine ormai affermata, una Marca forte riconosciuta e desiderata anche oltre confine.
La prospettiva è quella di creare, anche con il concorso dei più importanti e sensibili Tour Operator, che non a caso hanno partecipato all’evento, dei precisi prodotti turistici dentro e intorno ai parchi italiani: prodotti concreti, acquistabili, fruibili.
I Parchi e le Riserve Naturali italiane, oltre duecento, per la loro valorizzazione turistica partono dal cuore, ma non disdegnano certo il territorio circostante. Le aree di tutela integrale non sono e non saranno infatti fruibili, ma tutto quello che c’è intorno, con le opportune regole, invece si. E si tratta di proporre e comunicare una vera e propria cultura del consumo e della visita, rispettosa e responsabile, una cultura che peraltro si sta sempre più diffondendo presso gli ospiti, anche Italiani, che fanno turismo responsabile nel Mondo, ma non trovano ancora risposte analoghe nel loro Paese.
Inoltre i Parchi come istituzioni legittimate e radicate sul territorio sono ora sempre più in grado di proporsi come gestori della marca locale e della proposta turistica, sia nei confronti della domanda di prossimità, ora esaltata dalle microvacanze a chilometri zero, che del mercato internazionale, il quale si dimostra molto sensibile ai pacchetti specializzati.
“Ma non basta dire che c’è il Parco: si devono definire prodotti turistici tematici, dal Trekking allo snorkeling, dal bird-watching al benessere. Prodotti completi, fatti di trasporto, ricettività, ristorazione, attività, intrattenimento ed acquisti” ha precisato Stefano Landi, Presidente di SL&A turismo e territorio nella sua relazione introduttiva al Convegno, “altrimenti resteremo fermi al fidanzamento”.