11.23 maggio Teatro Stabile di Calabria Ugo Pagliai,Paola Gassman, con la partecipazione straordinaria di Philippe Leroy/ FRANCESCO E IL RE La vera storia dell’incontro tra Francesco di Paola e Luigi XI di Francia di Vincenzo Ziccarelli con Antonio Ferrante, Ferruccio Ferrante, Luciano D’Amico, Giuseppe Cucco, Augusta Bargilli, Francesco Cordella, Giuseppina Mellace, Francesco Pupa, Rodolfo Medina, Enzo de’ Liguoro. scene e video proiezioni Paolo Calafiore costumi Gabriella Campagna musiche Matteo D’Amico light designer Luigi Ascione regia Geppy Gleijeses.

Tours, castello Plessis-du-Parc, albori del Rinascimento. Il re Luigi XI vive imprigionato nella sua dimora spaventato dalla sua malattia, dalla morte, affaticato dall’esercizio del potere. Francesco arriva in Francia e subito ricorda la sua città, Paola, e il suo mare, la vera e unica ricchezza che il povero eremita porta con sé nei suoi viaggi. I due si incontrano davanti al castello e subito, alla vista degli astanti, si presentano come due poli opposti e speculari: il re si inginocchia al cospetto del santo, pregandolo per essere guarito. Il miracolo tuttavia non può avvenire: Luigi non cerca il Dio della misericordia di cui Francesco è portavoce ma il dio che esaudisca il suo personale desiderio di restare attaccato a questa vita.

Francesco e il re, scritto da Vincenzo Ziccarelli, è interpretato da un trio di attori d’eccezione formato da Ugo Pagliai, Philippe Leroy e Paola Gassman guidati dalla regia di Geppy Gleijeses. Lo stile recitativo scelto è semplice, asciutto, severo e ironico così come la scenografia, spazio della Storia, della mente e dello scontro filosofico tra Immanente e Trascendente, Religione e Potere.

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Note di regia:

Francesco e il Re di Vincenzo Ziccarelli, è la storia di un viaggio e di un’attesa. Il viaggio di un uomo di 70 anni, Francesco di Paola, santificato in vita, che percorrendo oltre mille miglia, incontrando i potenti del mondo e sbattendo loro in faccia la verità e l’abominia della loro tirannia, va a dire al più potente degli uomini, Luigi XI (che lo attende come il Messia, perché gli allunghi la vita) che la sua esistenza terrena è al termine e che la sola salvezza è nella vita eterna, raggiungibile solo attraverso il pentimento, l’espiazione e la riparazione delle ingiustizie e delle violenze. Bel coraggio Francesco, grande tempra Luigi. Le scene tra i due sono l’esemplificazione dell’eterno contrasto tra Immanente e Trascendente, tra anima e corpo, tra Dio e Re, tra Religione e Potere. Si sparano addosso battute terribili e in quel momento sono l’incarnazione filosofica di due realtà opposte e speculari. Storia vera, ambientata nel Primo Rinascimento, in un’epoca di grandi trasformazioni con un clero corrotto e simoniaco, in mezzo alle pestilenze, alle soglie della scoperta dell’America e della Riforma Luterana. Il nuovo mondo. Francesco è una ventata d’aria pura, degno erede del poverello d’Assisi, predica giustizia sociale e pace, si nutre di erbe e vive in povertà come un hippy di 40 anni fa. Il testo è a scene alternate contrapposte, come le “Vite parallele” di Plutarco, fino all’incontro dei due. Lo spettacolo non prevede cambi di scena, è un unico luogo, un terreno lunare, un cretto di Burri, un’increspatura cerebrale. Dietro invece, cambia il mondo, con proiezioni fisse e in movimento che, come in un film o meglio in un quadro astratto, ci riportano i luoghi ma ancor più le angosce, i dubbi, i fantasmi dei protagonisti, che sono Ugo Pagliai, Philippe Leroy e Paola Gassman: terzetto d’attori formidabile per duttilità, disponibilità, carisma e statura interpretativa. È il sogno di ogni regista dirigere un cast di questo livello, completato da 10 ottimi professionisti giovani e meno giovani di cui, e lo dico con orgoglio, 7 calabresi. Abbiamo scelto uno stile di recitazione asciutto, semplice, severo, a volte ironico, ma mai enfatico o sovrabbondante. Un’ astrazione poetica, un realismo magico che ci consentissero di evitare i santini e di mettere a fuoco quello sguardo di “humana pietas” che dovrebbe illuminare tutta l’umanità, dal minimo dei minimi al più potente degli uomini.

Geppy Gleijeses

ORARI

mar11-mag 20,45

mer 12-mag 20,45

giov 13-mag 16,45

ven 14-mag 20,45

sab 15-mag 20,45

dom 16-mag 16,45

mar 18-mag 20,45

mer 19-mag 16,45

giov 20-mag 20,45

ven 21-mag 20,45

sab 22-mag 16,45 e 20.45

dom 23-mag 16,45

 

 

PREZZI

  intero   ridotto
platea € 30,00   € 26,00
I balconata € 25,50   € 23,00
II balconata € 22,00   € 19,00
galleria € 16,00   € 14,00