Il mondo del termalismo europeo ed italiano unito per rilanciare le Terme. Si è chiusa sabato 15 novembre ad Abano Terme la seconda edizione del Thermal World Forum, un’importante occasione di confronto che ha raccolto attorno ad un tavolo gli attori del mondo del termalismo italiano ed europeo. Temi all’ordine del giorno: come qualificare l’offerta termale, non solo centro di cura ma anche di prevenzione e riabilitazione, a fronte del proliferare di offerte di wellness, ma anche come rispondere alle mutate richieste del mercato, di un ospite che chiede anche cultura, intrattenimento ed ambiente, che sceglie la meta del suo soggiorno non solo in base al classico binomio cura/albergo, ma anche alle risorse che offre il territorio. “I partecipanti alla seconda edizione del TWF – ha spiegato Andrea Bronzato, Sindaco di Abano Terme, il Comune promotore del convegno – si sono confrontati in sessioni tematiche che hanno spaziato dall’aspetto clinico a quello turistico, dalla formazione alla proposta di un modello culturale europeo, fino ad un dibattito politico sulla situazione del  termalismo allo stato attuale e sulle sue prospettive”. Importante contributo al Forum è stato portato da Matteo Marzotto, Presidente dell’Enit, che, pur denunciando le scarsità di risorse in cui si trova l’ente di promozione del “brand Italia”, ha assicurato la propria disponibilità a prendere in considerazione e patrocinare le proposte ed i progetti di promozione, innovazione e sviluppo provenienti del mondo del termalismo. Il livello di attuazione della legge italiana sul termalismo ed il suo rilancio sono stati i temi guida di una tavola rotonda dedicata a “investire in prevenzione e benessere. Una nuova lettura della L.323/2000”. Forte l’invito di Federterme, che, per bocca del suo presidente, Costanzo Janotti Pecci, ha invitato ad una più attenta applicazione della normativa esistente. Un’intera sessione è stata dedicata a dare risposte sul tema della certificazione delle cure  termali in ambito europeo. Un tema sempre più all’attenzione dell’Unione Europea- ha spiegato l’eurodeputato Iles Baraghetto – che ha anche illustrato i provvedimenti in discussione nel Parlamento Europeo su terme e turismo, terme e salute e sullo sfruttamento da un punto di vista della produzione di energia pulita delle acque termali. In questo contesto, stimolanti le presentazioni di “best practice” in ambito italiano ed europeo. Ha riscontrato una grande attenzione l’ultima parte del Forum, dedicata alle nuove aspettative con cui il cliente si avvicina al mondo delle terme. Da un immagine del prodotto termale legata alla salute ed alla guarigione, ci si sta spostando verso una dimensione più orientata al benessere. Un trend che si è innescato già da alcuni anni e che sta producendo una profonda riconversione e riqualificazione dell’offerta termale. “Tenuto fermo il ruolo di cura, prevenzione e riabilitazione delle pratiche termali – ha puntualizzato l’Assessore al Turismo della Regione Veneto, Franco Manzato – bisogna pensare ad un’offerta che possa attirare anche un pubblico diverso e più giovane e che dia una risposta qualificata alla crescente richiesta di wellness. Non solo fango e piscina, dunque ma anche relax, benessere in generale, divertimenti, svago, valorizzando il territorio e le sue offerte”. Momento significativo del convegno, la presentazione della nuova testimonial proprio delle Terme Euganee: l’astista, primatista mondiale e medaglia d’oro a Pechino Yelena Isimbaeva, che sarà per i prossimi due anni il volto delle terme di Abano e Montegrotto nel mercato europeo.  A chiusura del Forum la presentazione del manifesto conclusivo, un documento che ha raccolto le principali indicazioni e le proposte emerse nei tre giorni e che vuole impegnare il mondo del termalismo su obiettivi comuni: proseguire l’azione politico-imprenditoriale termale per l’istituzione dei un’Authority Termale Europea; elaborare un sistema di “governance” che consenta di abbracciare tutti gli ambiti del sistema termale; cogliere le opportunità ed i finanziamenti offerti dai programmi Comunitari; attivare un percorso legislativo per l’emanazione di una specifica direttiva comunitaria che definisca il ruolo del termalismo nell’ambito dei sistemi turistici, sanitari, assicurativi e previdenziali dei vari Paesi; infine, riaffermare la validità scientifica delle cure termali, promuovendone l’inserimento in pratiche di prevenzione e riabilitazione ed incentivare la formazione e la ricerca nelle Università e tra i medici di base. Il Comitato organizzatore ha dato appuntamento a tutti alla terza edizione del TWF che si terrà nel novembre 2009 sempre nella città termale veneta, invitando i diversi attori del mondo del termalismo a continuare a confrontarsi utilizzando come strumento di dialogo e di aggiornamento il sito www.termetwf.eu dove sono reperibili anche gli atti, gli abstract degli interventi ed il manifesto conclusivo dell’edizione appena conclusa.