Un febbraio ricco di novità al MACRO che si conferma come laboratorio vivo dell’arte contemporanea. Infatti, a due mesi dall’apertura dei nuovi spazi, saranno presentati al pubblico quattro nuovi progetti che coinvolgeranno le sale e gli ambienti del Museo d’Arte Contemporanea di Roma. Si tratta di iniziative promosse da Roma Capitale, Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico – Sovraintendenza ai Beni Culturali.
Dal 5 Febbraio Dan Perjovschi sta lavorando sulla pelle del MACRO, trasformando le pareti della grande sala Enel in un gigantesco e ironico affresco dell’oggi, attraverso una performance di alcuni giorni completamente visibile dal pubblico e che si concluderà il 16 Febbraio (l’opera rimarrà in mostra fino al 12 giugno).
Il 12 Febbraio 2011 ha aperto al pubblico la mostra personale di Giorgio Griffa dal titolo “Canone Aureo”: al secondo piano del MACRO, quattro grandi tele che riflettono sul numero aureo, l’armonia, la meraviglia e l’ignoto, concepite dall’artista appositamente per gli spazi del Museo. Nella stessa data sono inoltre state presentate due nuove opere entrate recentemente nella collezione del MACRO, lavori che interagiscono in modo sorprendente con l’architettura del Museo: “Interno MACRO Roma” di Giuseppe Pietroniro e “Untitled” del collettivo ZimmerFrei. Sempre dal 12 Febbraio, la Hall del Museo ospiterà la musica cristallizzata di Pablo Echaurren – “Baroque’n’roll”: 6 “spiazzanti” sculture in ceramica tra barocco e rock’n’ roll.
Ma per comprendere meglio l’importanza del febbraio al MACRO conosciamo meglio gli artisti coinvolti a cominciare da Dan Perjovschi (Sibiu, Romania, 1961), artista riconosciuto in tutto il mondo per i suoi interventi nei più grandi musei internazionali, quali il MoMA di New York e la Tate Modern di Londra.
Giorgio Griffa nasce a Torino nel 1936, dove vive e lavora. Inizia la sua esperienza artistica negli anni ‘60 divenendo uno dei maggiori pittori italiani contemporanei. La ricerca artistica del maestro è caratterizzata da un’analisi pura del colore, del gesto e della linea. La prima mostra risale al 1968 alla galleria Martana di Torino, dove collabora anche con la galleria Sperone, mentre a New York e a Parigi collabora con la galleria Sonnabend. Espone con continuità in gallerie internazionali.
Giuseppe Pietroniro è nato a Toronto (Canada) nel 1968, ma vive e lavora a Roma. Tra le principali mostre personali ricordiamo Lo scandalo del vuoto presso Spazio Gerra a Reggio Emilia nel 2009, Perluciditas alla Galleria Maze di Torino e IN_STABILITY presso Loto Design a Roma nel 2007.
ZimmerFrei è un collettivo di artisti nato a Bologna nel 2000. E’ formato da Anna de Manincor (1972), artista e videomaker, Anna Rispoli (1974), artista e performer, e Massimo Carozzi (1967), artista e sound designer. Il gruppo lavora sulle possibili connessioni tra le arti visive e la performance, attraverso l’utilizzo di diversi media, dal video, alla fotografia, all’installazione.
Tra le mostre personali recenti segnaliamo TOMORROW IS THE QUESTION! presso la galleria Monitor video&contemporary art di Roma nel 2010 e ZimmerFrei alla Front Room Gallery di Brooklyn NYC nel 2009.
Pablo Echaurren (Roma, 1951), inizia a dipingere a diciotto anni e tra il 1973 e il 1975 espone a Roma, Milano, Basilea, Philadelphia, Zurigo, Berlino, New York, Bruxelles. Nel 1975 partecipa alla Biennale di Parigi. Nel 1983 è al Palazzo delle Esposizioni di Roma (con Altan e Andrea Pazienza), dove tornerà nel 1995 con una mostra personale di omaggio al Futurismo. È presente in numerose rassegne, tra cui, Anniottanta (Bologna, 1985), XI Quadriennale (Roma, 1986), Artoon (Roma, 1989). Sullo sfondo dell’ultima pop art, dell’arte povera, del minimalismo e del concettuale, nei primi anni settanta mette a punto un proprio universo lessicale in cui confluiscono varie sollecitazioni, dal segno di Hokusai alle citazioni fumettistiche di Roy Lichtenstein, ma anche le immagini scientifiche dei libri di storia naturale, e l’orizzonte dei comics.