Lontana dai classici percorsi turistici, la provincia di Nan si trova a circa 670 chilometri a nord di Bangkok. Questa zona è apprezzata per i luoghi ancora poco esplorati, per le bellezze naturali e per l’architettura ricercata che si esprime al meglio nei monasteri buddisti unici nel loro genere, che sorgono tra le colline.
All’arrivo i visitatori vengono accolti da un trenino elettrico per un tour ecologico attraverso i diversi templi del centro storico di Nan. Durante il percorso si ha l’opportunità di scoprire le radici culturali della zona, osservando l’arte e gli stili architettonici che raffigurano tradizioni, costumi e personaggi locali.
Prima tappa è il tempio Wat Phumin, costruito nel 1696, esempio unico nell’architettura thailandese per le balaustre raffiguranti i Naga (Serpenti Re). I suoi dipinti murali sono tra i più belli della Thailandia: le scene della Chadok – storie di vite precedenti di Budda e racconti popolari – sono state dipinte in un’insolita varietà di stili da alcuni artisti di Tai Lue, popolazione emigrata dal sud della Cina.
Il Museo Nazionale di Nan (Haw Kham) ha sede in un palazzo risalente al 1903: l’esposizione fornisce particolari circa la vita della popolazione locale nel passato e nel presente, grazie a diorami raffiguranti i vari gruppi etnici e riproduzioni di costumi, ceramiche e utensili, integrati da reperti archeologici, vecchie foto e monili religiosi.
Al di là del fiume Nan si trova il Wat Phra That Chae Haeng, secondo solo al Wat Phumin in quanto a bellezza, con un lungo Naga che conduce all’ingresso principale. Questo tempio è conosciuto soprattutto per il chedi d’oro, una grande struttura alta 55 metri, contenente una reliquia del Sukhothai, il primo regno di Thailandia (1238-1350 dC). Sono i piccoli dettagli del tempio comunque a catturare l’attenzione: ovunque si trovano statue di conigli, il simbolo del tempio e dell’anno cinese 2011 e, sulla porta principale e sul tetto dell’edificio, sono rappresentati diversi Naga in gesso. Questo luogo trasmette un senso di tranquillità e serenità, rifugio ideale per un po’ di meditazione.
Un’altra possibilità è quella di attraversare il fiume in bicicletta per scoprire la zona agricola di Nan. La strada sterrata che costeggia il fiume si snoda attraverso campi di mais e di arachidi e, continuando a pedalare, si possono incontrare uomini che lavorano blocchi di argilla per costruire mattoni. Nelle vicine abitazioni vengono coltivati nei vasi i fagioli mung, i cui germogli vengono utilizzati per cucinare il tieow kuay (zuppa di spaghetti) e il phad thai.
Spostandosi nella provincia a nord di Nan, si incontra Ban Pha HadKhon, un villaggio di 137 case sulle rive del fiume Nan, per una breve immersione nella vita quotidiana della comunità.
Continuando il viaggio si arriva al Wat Nong Bua che domina il villaggio di Tai Lue: fuori dal cancello di questo monastero due musicisti suonano una melodia Lanna, con due strumenti per i quali Nan è famosa: il salaw, un violino a tre corde, e il pin (o sueng), un tipo di chitarra locale. Dietro al monastero alcune donne cucinano un delizioso khao khap, una frittella dolce che viene cosparsa di semi di sesamo nero. Nelle vicinanze altre donne tessono il caratteristico tessuto chiamato lai nam lai, che richiama le onde del mare.
L’ex capitale della provincia di Nan, Doi Phu Ka, si trova a 1.980 metri di altezza, all’interno del Doi Phu Kha National Park, il più grande parco della Thailandia settentrionale, dove risiedono le tribù di Htin, Mien, Hmong e Tai Lue e dove si possono ammirare grotte e cascate, passeggiando lungo i sentieri del parco.
Qui è possibile osservare il Chompoo Phu Ka, un bel fiore rosa che sboccia nel mese di febbraio e gli alberi giganti Caryota. Entrambi sono a rischio di estinzione e c’è molta attenzione da parte della guide del parco per preservarli.
Scendendo verso valle, si arriva a Ban Bo Kluea – SaltWell Village. Da 400 anni, i suoi abitanti sono produttori di uno speciale sale che si ottiene dall’acqua raccolta da antichi pozzi: il sale di montagna è molto apprezzato perché più dolce del sale marino. I visitatori possono osservare questo processo nei pressi del fiume Mung e poi visitare gli edifici in cui viene messa a bollire l’acqua in grandi vasche per estrarre il sale, che viene venduto a 25 baht per un sacchetto di 2kg.
Sulla collina si trova poi il Bo Klua View Resort, che dispone di otto bungalow collocati su terrazze coltivate a ortaggi. La cena è spesso costituita da due specialità locali: il makwaen kai (pollo al pepe) e il tao huu song khrueang (tofu e verdure).
Il parco è il punto di partenza per un tour emozionante di tre ore, che attraversa le gole più belle. Lungo il percorso, gli avventurosi possono tuffarsi da una roccia alta quattro metri nelle acque limpide sottostanti e poi gustare un pranzo al sacco per una ottima conclusione di questo viaggio ricco di tesori nella provincia di Nan.