Gentile Liliana, sono Valentino,amministratore della Flag srl, con Agenzia viaggi a Napoli, CASTVAL. Volevo chiedere se noi, vituperati Agenti di Viaggio sempre additati come colpevoli di tutto,si possa denunziare i tour operators inadempienti presso ASTOI o Camera di Commercio per evidenziare i loro comportamenti e chiedere magari la loro cancellazione di Licenza e chiedere inoltre a costoro, a mezzo Tribunale, il risarcimento danni per la perdita di clienti insoddisfatti. So che siamo in Italia e non cerco la Città del Sole. Credo però che dovremmo trovare un sistema per tutelare i nostri interessi e la nostra immagine. Ti sarei grato se potessi ricevere suggerimenti e riuscire, attraverso Travelling Interline, a organizzare un forum di ADV per chiedere il rispetto dei contratti. Ti ringrazio per l’attenzione che vorrai dare alla mia richiesta e resto in attesa di un riscontro.

Grazie.

Valentino Valentini di Castromediano

Flag Srl – Napoli

Caro Valentino, purtroppo hai detto bene, siamo in Italia e tutto è lecito e permesso, anche far perdere i clienti alle agenzie di viaggio. I problemi fra ADV dettaglianti e T.O. sono all’ordine del giorno e so perfettamente che in caso di inadempienza contrattuale da parte del T.O. in caso di problemi riscontrati dai clienti nel corso di un viaggio, l’unico che ci rimette è l’ADV. Il cliente, infatti, se la prende nel 98 per cento dei casi con chi ha prenotato il viaggio – ossia l’agente di viaggio. Di certo si può fare una segnalazione all’Astoi, ma sul ritiro della licenza o sul risarcimento danni per la perdita dei clienti la vedo come un’utopia. Al momento non esistono normative che tutelino gli ADV sulla perdita dei clienti, né credo che sarà possibile applicare una sanzione ai T.O. inadempienti. Sicuramente in forum fra ADV e rappresentanti delle Associazioni di categoria dei T.O. potrebbero mettere in evidenza un problema che sta diventando sempre più macroscopico e antipatico in quanto è intollerabile perdere i clienti quando non si hanno delle colpe. Vedremo di organizzare qualcosa nel 2009. Vi farò sapere al più presto notizie sul forum.

 

Buonasera da Guercino Viaggi, ci rendiamo conto che ormai l’argomento è trito e ritrito, ma forse noi siamo particolarmente ‘dure di comprendonio’ … vorremmo avere un commento (e magari un suggerimento ?!?) su quanto ci accade. Il nostro caso: Il 30/09/08 prenotiamo con Eden viaggi un pacchetto mar rosso in partenza il 30/11 – quote advance booking da catalogo mar rosso (validità maggio 2008-maggio 2009). Il 09/10/08 riceviamo la comunicazione dell’adeguamento carburante: 38 euro a testa. Il cliente era informato della possibilità, ma ci farà sicuramente delle rimostranze anche visto l’andamento del petrolio che è in fase decrescente; quindi tentiamo di dare un senso alla cosa per essere pronte a spiegarci al meglio: prima di tutto controlliamo il catalogo … Le condizioni generali (pagg.82-83) , alla voce “prezzo”  riportano: “Fuel-avio come da quotazione Platt’s del giorno 18/04/07, F.O.B. Med (high), pubblicata sul sito www.platts.com e dollaro del 18/04/07″. Abbiamo capito bene ?!? la quotazione del petrolio presa in considerazione per il calcolo dei prezzi è quella di aprile 2007 ?!? Il sito indicato è alquanto ostico, ma non ci scoraggiamo e ci rivolgiamo ad un cliente nel campo dei carburanti che ci informa sui prezzi: tra marzo e luglio 2007 il prezzo oscillava intorno ai 70 $ …addirittura oggi (3/11/08) è 65 $. A questo punto ci chiediamo: se i prezzi dei pacchetti sono calcolati su quote superiori o uguali a quelle attuali…. perchè chiedere l’adeguamento carburante ?!? Anche se la compagnia lo richiede, il prezzo dovrebbe essere già ‘adeguato’ , o no?!? A nulla è valso fare questo discorso a Eden, la risposta è stata: la compagnia lo chiede e noi lo chiediamo a voi !!! Ma se il cliente fa lo stesso controllo …. che cosa gli rispondo ?!?

Grazie per l’attenzione, saluti

Elisa Costa e Simona Gilli

Guercino Viaggi di Viaggi Srl – Cento (FE)

Cara Elisa e Simona,

mi scuso per il ritardo nel rispondere a questa vostra lettera. Il fatto è che ho chiesto delucidazioni al T.O. e sono ancora in attesa di ricevere una risposta. Purtroppo devo dire che nella gestione dell’adeguamento carburante da parte dei T.O. c’è stato un caos abbastanza imprevedibile. Ognuno, infatti, si è regolato come ha voluto applicando i supplementi in maniera molto individuale. Facciamo un esempio: c’è chi sui Caraibi ha applicato un fuel surcharge di euro 70,00 e chi invece di euro 140,00. Come mai tanta discrepanza di prezzo?Il fatto è che nessuno ha vegliato su quella che, ad un certo punto, è diventata una vera e propria aggiunta al prezzo del pacchetto base. Più che un adeguamento carburante, infatti, è stato un adeguamento tariffario. E alla faccia del prezzo del petrolio che è sceso da 145,00 dollari al barile-  nel mese di luglio – a 50 dollari nel mese di novembre. E anche se il dollaro si è apprezzato sull’euro, l’adeguamento carburante doveva essere o annullato o ridotto ai minimi termini. Ma così non è stato. Esiste forse qualche Ente o associazione di categoria preposti a vegliare sull’affare carburante? Non mi risulta. L’unica cosa certa è che: o paghi quest’importo o il tuo cliente non parte! In quanto alle spiegazioni da dare al tuo cliente, digli come stanno le cose. Forse non ti crederà e recriminerà nei confronti del settore, ma anche lui non può farci niente. Se vuole partire deve pagare quanto richiesto dal T.O.

 

Gent.ma Dott.ssa Comandè ,

 

facendo seguito al breve colloquio alla B.I.T. gradirei che Lei facesse un breve sondaggio presso le Agenzie di Viaggi per vedere se le commissione alberghiere vengono regolarmente pagate. A me capita che dobbiamo sollecitare più volte per avere una cosa che ci aspetta di diritto. E, molte volte (più in passato che ora) non si riceve nulla.

Grazie della sua gentilezza.

Saluti Giovanni Ceva

Gold Travel – Valenza (AL)

Gentile Sig. Ceva,

ho condotto il sondaggio da lei sollecitato ed ho appurato che la situazione da lei lamentata è comune anche agli altri agenti di viaggio. Ritardi su ritardi nei pagamenti, solleciti che rimangono senza risposta, sembrano essere la norma. Gli ADV, lamentano questa difficoltà nel farsi pagare le commissioni soprattutto da parte delle grosse catene alberghiere. Praticamente, per ottenere quei quattro soldi che spettano da contratto, bisogna spenderne altri fra telefonate e tempo dedicato al recupero crediti. E la bile…